‘Earth: Keith Arnatt, Heidi Bucher, James Capper’ da Alma Zevi, Venezia
La mostra mette a confronto per la prima volta le ricerche dei tre artisti, contestualizzandole in relazione al movimento della Land Art. Fino al 24 aprile
Your ocular relief: la nuova mostra di Olafur Eliasson
Oggi vi portiamo alla scoperta della nuova emozionante mostra di Olafur Eliasson, allestita presso la Tanya Bonakdar Gallery di New York.
‘Fragilità’, il progetto ‘phygital’ tra Milano e Kuala Lumpur. Intervista a...
“Fragilità” è il primo progetto espositivo ideato e prodotto da Particle, in collaborazione con Fondazione ICA Milano, che arriva fino Kuala Lumpur. Un progetto in cui dimensione fisica e digitale si uniscono in una realtà “phygital”, a forte impatto emozionale e relazionale.
Uno sguardo sull’arte emergente italiana: intervista a Ilaria Gianni
“Domani Qui Oggi” è il principale evento collaterale della Quadriennale d’arte 2020, una mostra che offre uno sguardo sull’arte emergente italiana, per dare spazio alle voci creative del futuro
Yayoi Kusama: la grande antologica al Gropius Bau, Berlino
Con la ricostruzione di otto mostre realizzate tra il 1952 e il 1983 e una nuova Infinity Mirror Show site specific, la mostra al Gropius Bau indaga l'influenza dell'artista sulla scena europea e su quella tedesca in particolare. Dal 23 aprile al 15 agosto 2021
Il cibo è (s)cultura
Avanzi di frutta e verdura, Luca Trevisani porta da Pinksummer l'altra faccia del riciclo. Quando “non si butta via niente” più che uno stile di vita è una forma di pensiero sociale
Elisa Montessori, La camera bianca – Fondazione Giuliani
Arriva alla Fondanzione Giuliani la personale La Camera Bianca di Elisa Montessori, con opere inedite e raramente esposte
La relazione “toccante”: intervista a Ornaghi & Prestinari
Alla Galleria Continua di Roma va in mostra "Toccante" del duo di artisti Valentina Ornaghi e Claudio Prestinari che esplora il tema dell’incontro, nei mesi più difficili delle relazioni umane
Giorgio Griffa, Un mondo astratto non basta – ABC-ARTE
Giorgio Griffa, la sua inconfondibile ricerca visuale, quel mondo astratto che non basta. E il mood è subito “più concretezza all'immateriale”












