In lode di Thomas Schütte
Dal realismo alla figurazione è il percorso con cui Alfredo Pirri disegna un ritratto dell'artista tedesco in mostra al Castello di Rivoli. Uno scavo nelle sue origini europee che arriva al fallimento della nostra cultura. E che passa per lo scardinamento dell'orizzonte dell'arte appiattito negli anni Ottanta su inutili dualismi. Fino ad immergersi nella necessità del rapporto tra monumento e città. E delle espressioni umane
Quando l’artista gioca con il linguaggio
La mostra al CIAC di Foligno è un'occasione per tornare su Vincenzo Agnetti, figura poliedrica che dall'Arte Concettuale sconfina nella poesia, nella letteratura e nella critica. E uno dei primi e isolati artisti a lavorare sui paradossi linguistici. Ma non solo: da 'Proto-permutabile. Riflessi di colore' a 'Photo-graffia' e 'l'Arte no' emerge il suo percorso per assiomi originale e profondo
L’intervista/Mario Airò | Come non imparare l’arte e non metterla da...
Ci siamo occupati dei tanti corsi e master che si diffondono in Italia e all'estero e che dovrebbero insegnare a diventare curatori. E l'artista, anche questo è un mestiere, o una professione, che si può apprendere? Ed esistono maestri? Le accademie sono i luoghi deputati per imparare l'arte? Sentiamo che ne pensa Mario Airò
Grandissimo Gerhard
«Il mio mestiere è la pittura, in ogni caso non so fare nient'altro». Così, a 80 anni appena compiuti, Gerhard Richter dà il via alla retrospettiva parigina che conta 300 opere dislocate in un itinerario che si rivela un viaggio caleidoscopico nella sua arte. E poi ci sono i disegni e gli acquarelli al Louvre e un film appena uscito. Insomma, lui, è sempre il più grande. Peccato che dopo Londra, Berlino e Parigi non arrivi in Italia
L’intervista/Giuliano Gori | L’arte del nostro tempo? È fatta per...
La Collezione Gori ha appena compiuto trenta anni. E dopo essere andata in mostra alla Fondation Maeght, ha celebrato l'anniversario a casa propria con quattro nuove opere. In quel parco romantico contemporaneo che è la Fattoria di Celle. Esempio di Arte Ambientale e di un rapporto necessario con l'artista. Che ha il solo compito di rispettare la natura. Ci racconta tutto Giuliano Gori
L’intervista/FAM | Fabio Mauri e la coscienza dell’arte
Un artista scomodo, che ha indagato per tutta la vita i nervi scoperti della cultura e della storia europea. Un corpus di opere, nell'arco di cinquant'anni di carriera, diventate emblemi tutelari della coscienza, della differenza, della memoria. A Milano va in scena “The End”, una mostra “con” Fabio Mauri, come ci racconta in anteprima per Exibart la curatrice, Francesca Alfano Miglietti. Perché mai come oggi Fabio Mauri è un artista contemporaneo. E scomodo
L’intervista/Francesco Bonami | Anni Settanta, il passato che non passa
Con la mostra di scena a Palazzo Reale di Milano, i curatori Francesco Bonami e Paola Nicolin danno l'addio a quel decennio che ha segnato l'Italia recente. Perché si tratta – spiega Bonami – di un passato che si è tramutato in una zavorra. E che invece bisogna gettarsi alle spalle, ma senza rimuoverlo. Scoprendo, anzi, l'arte importante prodotta allora. Tra politica e soluzioni estetiche
Dichiaro di essere Emilio Isgrò
L'artista si confronta con un nuovo capitolo dell'azione che l'ha reso celebre: cancellare una lingua morta. È quanto accade alla Fondazione Marconi di Milano dove a sparire sono alcuni passi dei Codici Ottomani trovati in un bazar. E come sempre Isgrò riflette e motiva a modo suo il gesto iniziato negli anni Sessanta. Con lo sguardo a Istanbul e un sogno: cancellare lo spread
Liliana Maresca, una preziosa scoperta
Nata in Argentina, sconosciuta in Italia, arriva ora con una mostra in una nuova galleria romana. Ed è una vera sorpresa. Fotografa e performer, Liliana Maresca ci rivela il mondo vivo dell'America Latina, tra intellettuali e un capitolo importante della Body Art degli anni Ottanta in questo Continente. Con un'intensità che evoca quella di altre artiste femministe. Dove tutto si gioca nel e col corpo