L’altra metà del cielo. Giovane
Capita spesso di imbattersi nelle mostre di "genere", con risultati altalenanti. Questa volta, la sintetica ma accurata selezione di quattro giovani artiste italiane appare riuscita. Merito del loro lavoro, asciutto e senza cedimenti al "femminile". E merito anche di uno spazio, carico di storia ma capace di accogliere la creatività contemporanea. In una città che tutela la sua "grande bellezza" guardando al presente
Tutto il mondo in un clic. A Parigi
Per due mesi, 400 immagini dal mondo sbarcano a Photoquai, la biennale che in sole quattro edizioni è diventata un appuntamento irrinunciabile della capitale francese. 40 fotografi provenienti da 29 Paesi non europei. Il filo conduttore? Una geografia umana resa in una moltitudine di identità diverse e lontana dai cliché commerciali. E non mancano programmi di residenze e la foto contemporanea colombiana. Fino al 17 novembre
Io polish, tu british. Divisi dal mercato
Al Centro per l’Arte Contemporanea Castello Ujazdowski di Varsavia si è aperta una mostra che mette a confronto la YBA con gli artisti polacchi degli anni ‘90. Non il vis-à-vis di un decennio artistico, ma tra due mondi. Dove in uno «germogliava il neoliberalismo» e nell’altro «il caos», dove tutto però era possibile. A dirlo è un’insider, un’artista polacca emersa in quegli anni e diventata una figura di riferimento: Katarzyna Kozyra. Che ha scritto per Exibart questo testo
La peste secondo Gian Maria Tosatti
Nella città dove Caravaggio ha realizzato uno dei suoi capolavori, le Sette opere di misericordia, ha preso il via la prima tappa del progetto che per due anni vede impegnato l’artista romano trasferitosi a Napoli. Senza fare paragoni irriverenti, le Sette stagioni dello spirito di Tosatti scavano nel cuore dolente della città partenopea. Con un occhio al misticismo visionario di Santa Teresa e al mondo malato di Camus
Sospeso ma denso | Ecco il cinema surreale di Von Wedemeyer
Il MAXXI ha inaugurato da qualche giorno una mostra dedicata al giovane - ma molto adulto quanto a sguardo e capacità espressiva - artista tedesco. Che, fedele al suo metodo di lavoro, ha fatto una full immersion nella realtà romana, attuale e passata. Ne sono nate delle narrazioni filmiche. Affascinanti e tecnicamente impeccabili
Tra arte e vino, fiorisce il paesaggio
Tra colline coperte di vigneti, lì dove nasce il celeberrimo Gavi, la neonata Fondazione La Raia ha deciso d'intraprendere un discorso totalmente nuovo sul tema del paesaggio. Tre opere appositamente create dallo scultore Remo Salvadori sono il primo risultato tangibile di questo progetto composito. In cui speculazione filosofica e produzione artistica collaborano senza pestarsi i piedi
L’architettura che danza. Con l’arte
La mostra “Invalidenstraße” di Klara Lidén, di scena al Museion di Bolzano, ci catapulta nel mondo dinamico e bizzarro dell’artista svedese. Dove emerge un’esperienza dello spazio che ne sbriciola le convenzioni attraverso azioni paradossali. Sbarramenti di ingressi per trovare altre vie, balli frenetici, luoghi reinventati scandiscono il ritmo della sua produzione artistica e della sua visione del mondo. Tra installazioni e video. E molta energia
Urs Urs Urrah
L’irriverente artista svizzero fa il suo ingresso nella sala ovale della galleria Gagosian a Roma. E la violenta e la trasforma a modo suo. Con un occhio al barocco e l’altro a Duchamp. Tra Cattelan, i robot e le paure che hanno aggredito la nostra infanzia. Ma ridendoci sopra
“Writer attack!”. E la città rinasce
Con la terza edizione di Lecco Street Art View l’ambiente anonimo di una ferrovia cambia volto. Dividendo l’opinione pubblica, ma poi avendo la meglio. Merito della sensibilità dei writer che vi hanno lavorato coinvolgendo anche alcuni carcerati. E che non sono dei “vandali” da cui guardarsi. Ma artisti a tutti gli effetti. Nomadi e fantasiosi