Fondazione Prada Pino Pascali
Fondazione Prada Pino Pascali
Collezione Maramotti
Collezione Maramotti

Progetti e iniziative

Dal 26 al 28 aprile alla Lavanderia a Vapore di Collegno, in provincia di Torino, prende vita Spring Rolls, il festival che inneggia alla vitalità ritrovata dei corpi umani, vegetali e celesti con incontri, workshop, spettacoli per celebrare la primavera
Boetti über alles! |

Boetti über alles! |

La sede della Dia:Becon sul fiume Hudson compie dieci anni. E li festeggia con una mostra su Boetti, il nostro artista più amato all'estero e collezionato da anni dalla Fondazione. Ma l'apprezzamento per il made in Italy culturale si conferma anche con il progetto dedicato ad Antonio Gramsci nella casa del Bronx della Dia. Sarà l'ora di imparare dagli altri a valorizzare la nostra cultura?
Mudam, piccolo è bello. E virtuoso

Mudam, piccolo è bello. E virtuoso

Dal 2006, nel centro finanziario di Lussemburgo sorge il museo d’arte contemporanea progettato dall’architetto sino-americano Pei. Un modello museale che si sta affermando come virtuoso per la sua capacità di unire offerta culturale a intrattenimento di qualità. Ora, fino a gennaio, propone due buone mostre. Le abbiamo visitate per voi. E per parlarvi di “altritudine”
Meno male che Emilio c’è

Meno male che Emilio c’è

Con un lavoro ironico e intelligente, Emilio Isgrò riporta all’attenzione i mali dell’Italia. L’idea di cambiare la Costituzione, il debito pubblico, fino alla strage di Bologna. Il tutto attraverso decise cancellazioni di carte e documenti che ridicolizzano i maldestri tentativi di nascondere e camuffare una storia che, se non fosse grottesca, risulterebbe solo tragica. Ora in mostra alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna
Irresistibile Effetto Eliseo

Irresistibile Effetto Eliseo

Alla Pescheria di Pesaro Eliseo Mattiacci mette in scena un teatro di forze che chiedono allo spettatore di partecipare con le proprie. Ingaggio che obbliga a confrontarsi con la materia, le forze della natura, gli equilibri precari. La posta in gioco? Molto alta, secondo il semiologo Paolo Fabbri. "Restituire alla materia il ruolo di centro onirico, dove essa sogna dentro di noi, al di sotto delle forme": fino ad avere la meglio sulla gravità
Il grande artificio di Degas

Il grande artificio di Degas

Contrariamente alle abitudini degli Impressionisti, ai quali era legato, Degas non dipingeva en plein aire, ma nel suo studio. Reintervenendo infinite volte sulle opere fino a sviluppare quello che una bella mostra di scena a Copenhagen definisce il “metodo Degas”. Al cui centro sta un'idea razionale della pittura, uno studio accurato dei pittori che amava e soprattutto del movimento. Fino ad assoggettarlo alla sintassi del quadro
Mai più mostre d’Arte Povera

Mai più mostre d’Arte Povera

Appropriazionismo, vampirismo, ready made o remake? In realtà poco importa quando si entra nelle sale ricostruite della Kunsthalle di Berna alla Fondazione Prada di Venezia. Perché “When Attitudes Become Form” è uno shock che spezza certezze, che annulla anni di mostre intorno all'Arte Povera e ai suoi “temi”. E che racconta la modernità in modo più graffiante dello stesso contemporaneo. Partendo da dove il filo si è interrotto, oltre quarant'anni fa
La bruttezza salverà il mondo

La bruttezza salverà il mondo

Il Pan di Napoli ospita una mostra del fotografo americano Joel-Peter Witkin. Più che un’esposizione, va in scena un teatro del sacrificio, un affresco a tinte fortissime dell’animo umano che rivisita la mitologia e la storia dell’arte. «Quella grande e vera, puntualizza lui, quella per cui vivo e che cura lo spirito». Medicazione radicale che arriva al memento mori. Passando per freak di ogni genere. Perché da qui si accede alla verità
Il giro del mondo tra la rete e le cose quotidiane

Il giro del mondo tra la rete e le cose quotidiane

Con la mostra attualmente in corso di Qiu Zhijie, artista cinese, curatore e docente, la Fondazione Querini Stampalia di Venezia inaugura un nuovo progetto triennale. “New Roads” prevede residenze d’artista e realizzazioni di progetti site specific nella propria sede e a Shangai, in collaborazione con Arthub. Per una “connessione totale” di un mondo che da Est a Ovest si ibrida sempre di più
Un paesaggio allo specchio

Un paesaggio allo specchio

La regione del Chianti e l’architettura che lo abita si riflettono in specchi deformanti provenienti dalla tradizione del Seicento. Si tratta di filtri che reinterpretano l’ambiente toscano in un vis-à-vis tra antico e contemporaneo. In questo consiste il lavoro dell’artista Dacia Manto per l’ultima edizione di Tuscia Electa. Unico progetto sopravvissuto basato sul paesaggio tra presente e passato

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