02 gennaio 2018

Tutto Mimmo Rotella dal 1944 al 1961

 
Germano Celant, Mimmo Rotella. Catalogo ragionato (primo volume 1944-1961), Skira

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Non è un libro fresco di stampa, dal momento che è stato pubblicato nel 2016. E non è certamente economico, con un prezzo di copertina di 280 euro. Vero. Ma è altrettanto vero che questo volume rimarrà attuale per i prossimi decenni. Anzi, sarà un vero e proprio faro permanente per lo studio dell’opera di Mimmo Rotella e per il mercato delle sue opere dal 1944 al 1961. È questo, infatti, l’arco diacronico che prende in esame il primo volume del catalogo generale dell’artista, a cura di Germano Celant, edito per i tipi di Skira. La pubblicazione è realizzata in collaborazione con il Mimmo Rotella Institute, costituito nel 2012 da Inna e Aghnessa Rotella e diretto da Antonella Soldaini, insieme con la Fondazione Mimmo Rotella, presieduta da Rocco Gugliemo. Questo primo volume consta di due tomi. Il primo contiene il saggio di Celant “L’avventura di Mimmo Rotella” e gli apparati (esposizioni e bibliografia). Il secondo tomo, invece, presenta una puntuale cronologia del periodo trattato, la vita dell’artista dal 1918 al 1961 e la sua produzione dal 1944 al 1961 (circa 1.500 opere). La catalogazione scientifica dei lavori realizzati da Mimmo Rotella tra il 1962 e il 2006 e la relativa cronologia, ancora in corso di analisi, saranno invece oggetto di successivi volumi.
Nel primo tomo, l’analisi e la verifica scientifica sono state condotte, pertanto, sui lavori realizzati nel periodo tra il 1944 e il 1961, vale a dire dalle sperimentazioni pittoriche, prima figurative e poi verso l’astrattismo geometrico, fino all’invenzione delle tecniche del décollage e del retro d’affiche. Come noto Rotella, fin dai primi anni Cinquanta, si appropriò di uno degli oggetti industriali più appariscenti della società dei consumi, il manifesto pubblicitario. Manifesti pubblicitari o politici, strappati dai muri delle città e riassemblati su nuove superfici, con l’intento di richiamare l’attenzione sui prodotti di consumo e trasferire in arte il risultato di una comunicazione di massa. Sviluppando dallo strappo (da intendersi come rottura degli schemi precostituiti) una propria cifra stilistica con due tecniche distinte, ma parallele: con il recto delle affiches Rotella realizza i décollages, al principio più vicini a un gusto informale tipico delle ricerche coeve di Alberto Burri e Lucio Fontana e, in seguito, più figurativi e iconici, tipici della pubblicità cinematografica che esalta le star come Marilyn Monroe e Sophia Loren, così da mettere l’artista in sintonia storica con la pop art americana e il nouveau réalisme francese. Mentre dal verso dei manifesti, carichi di materia strappata dai muri e segnati da muffe, graffi, residui di calce e intonaco, prendono forma i retro d’affiches. Due tecniche complementari queste concepite da Rotella, che hanno avuto il merito di aprire squarci tanto nuovi quanto imprevisti alla bellezza contemporanea, sottraendo l’immagine alla contingenza del suo significato. (Cesare Biasini Selvaggi)
 
 
Germano Celant
Mimmo Rotella. Catalogo ragionato (primo volume 1944-1961)
Skira
bilingue (italiano-inglese)
2016
24 x 28 cm
624 pp.
1.100 ill. col.
400 ill. b/n
cartonato in cofanetto
€ 280,00
 

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