18 gennaio 2024

Quando la moda incontra la settima arte, al Modernissimo di Bologna

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Un anno di film, per raccontare le rivoluzioni della moda nel cinema: al Modernissimo di Bologna, la prima rassegna cinematografica curata da Vogue Italia: si parte con Blow Up. Ed è già sold out

Blow-Up, 1966, David Hemmings

Cinema e moda: due mondi che plasmano entrambi l’immaginario collettivo. Spesso, finiscono con l’essere tangenti, quasi a sfiorarsi, come si accarezza un velluto o uno chiffon di seta. Un esempio recente? Le creazioni Chanel apparse in Barbie The Movie – diretto da Greta Gerwig con Margot Robbie e Ryan Gosling come protagonisti – che ha scatenato il trend Barbiecore sui social media. Peraltro, preannunciato dal Valentino Pink PP della collezione Fall/Winter 2022-23 di Pierpaolo Piccioli.

Si tratta, in ogni caso, di una relazione biunivoca. Se, da un lato, il cinema influenza il fashion system, è vero anche il contrario. Basti pensare agli scatti di Peter Lindbergh con richiami a Fritz Lang, oppure alle foto di Steven Meisel dalle reminescenze felliniane. Nel 2014 proprio Meisel, insieme a Franca Sozzani, realizzò un servizio fotografico ispirato ai film dell’orrore, come Shining, Suspiria o L’Uccello dalle piume di cristallo. Oggi, appare come un’audace denuncia ante litteram del dramma dei femminicidi.

Ecco quindi che, in occasione del sessantesimo anniversario di Vogue Italia, l’iconico fashion magazine ha deciso di lanciare Nouvelle Vogue, la sua prima rassegna cinematografica, dedicata alla moda e alla sua forza di scavalcare i confini. È stata così selezionata una serie di film, la cui programmazione si articolerà nel corso dell’intero anno, con l’intento di narrare la portata rivoluzionaria della moda nel cinema a partire dagli anni Sessanta, quando Vogue è arrivato nel nostro Paese.

La locandina della prima edizione di Nouvelle Vogue, di Vogue Italia. (Vogue Italia, luglio 2016, Vittoria Ceretti fotografata da Steven Meisel)
La locandina della prima edizione di Nouvelle Vogue, di Vogue Italia. (Vogue Italia, luglio 2016, Vittoria Ceretti fotografata da Steven Meisel)

«Vogliamo raccontare quanto la moda sia stata pervasiva nel rappresentare la società, portando con la sua rivoluzione culturale innovazioni di ogni tipo. Così come ha fatto e fa tuttora il cinema, forma d’arte e industria con cui la moda ha sempre fotografato lo spirito del tempo. Lo dimostreranno, mese dopo mese, i tanti film che racconteremo al pubblico attraverso la lente di Vogue», ha commentato Francesca Ragazzi, Head of Editorial Content Vogue Italia.

Ad inaugurare l’iniziativa, il Cinema Modernissimo, la nuova sala della Cineteca di Bologna che ha visto il recupero di un prezioso spazio culturale nel cuore della città. Ogni mese, una pellicola diversa: film d’autore, ma anche lungometraggi dimenticati, con la presenza in sala della redazione di Vogue Italia, che commenterà e darà così al pubblico la possibilità di approfondire le tematiche oggetto del film.

Si parte il 19 gennaio con Blow-Up (1966), la cui proiezione è prevista alle ore 20 ed è già sold-out. Nella pellicola di Michelangelo Antonioni, che mette in scena il rapporto fra fotografo e modella, è possibile riconoscere una giovanissima Jane Birkin, così come Veruschka. Il programma completo della rassegna è in via di aggiornamento.

«Partecipare alle celebrazioni dei sessant’anni di Vogue Italia, una rivista che ha contribuito a formare il gusto del nostro Paese, è per la Cineteca un grande onore. Poter ospitare, ogni mese, la rassegna Nouvelle Vogue al Modernissimo è sottolineare l’unicità della nostra sala, un luogo di una bellezza unica immaginato per ospitare e mostrare il cinema, che della moda è stato partner, alleato, complice in un dialogo continuo e vitale», ha dichiarato Gianluca Farinelli, Direttore della Cineteca di Bologna e del Cinema Modernissimo. Allora, che lo spettacolo abbia inizio.

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