04 aprile 2012

Il viaggio in Italia di tre curatori stranieri

 
Iniziamo a seguire il tour promosso dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che porta in Italia tre giovani curatori internazionali. Saranno loro stessi, attraverso i report dalle varie città visitate, a raccontarci che cosa hanno scoperto del nostro Paese

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La sesta edizione del programma di Residenze per Giovani Curatori, organizzato dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, si arricchisce di un nuovo partner internazionale, la Fondazione Victoria – The Art of Being Contemporary di Mosca. Benoit Antille, nato a Sierre (Svizzera), Michele Fiedler, nata a Santurce (Porto Rico)] e Andrey Parshikov, nato a Mosca (Russia) sono arrivati in Italia a fine gennaio e partiti subito alla volta di Bologna, dove accanto a Artefiera e al Mambo hanno conosciuto realtà come Nosadella.due e Xing. Uno spazio no-profit e un collettivo dedicato a una ricerca interdisciplinare sperimentale rappresentano due delle linee principali lungo cui si è modellato il viaggio dei curatori, insieme all’attenzione verso realtà come il Teatro Valle a Roma, che sta ripensando il ruolo e il funzionamento di un’istituzione culturale. Allo stesso tempo, l’attenzione verso gli artisti italiani, giovani e già affermati, rimane uno dei principali focus del programma di residenza, quest’anno arricchito dagli incontri con i direttori dei principali musei italiani che hanno spiegato le politiche culturali svolte dalle loro istituzioni e hanno permesso di leggere in una prospettiva storica i mutamenti del nostro sistema artistico. La residenza non potrebbe funzionare senza il supporto entusiasta di alcuni corrispondenti che consentono ai curatori di avere accesso alle diverse realtà italiane, in particolare, quest’anno Elisa Del Prete, Eva Fabbris, Francesca di Nardo, Daria Carmi, Ilaria Gianni, Rachele D’Osualdo, Daniela Zangrando, Alessandra Ferlito, Carlotta Pezzolo e Hilda Ricaldone, Frida Carazzato, Giulia Corradi, Maria Romana Tetamo e Alberto Salvadori. La disponibilità di spazi come Docva (Milano), Macro (Roma), Sottobosco (Mestre Venezia), Museo Marino Marini (Firenze) e Base (Firenze) è stata essenziale per l’organizzazione nelle varie città di momenti di incontro tra artisti e curatori. 

La reazione dei curatori è entusiasta non solo per l’opportunità unica di viaggiare in Italia e poter conoscere città come Milano, Bergamo, Genova, Venezia, Roma, Firenze, Catania, Palermo, Trento, Bolzano e Rovereto ma anche per le potenzialità che il nostro Paese può offrire sulla contemporaneità e sul suo valore. Tra treni, aerei, taxi, studio visit, incontri con artisti, visita alle gallerie e ricerca di portfoli, la residenza permette l’accesso a informazioni sul sistema artistico italiano spesso difficili da ottenere dall’estero. La conferma che una volta aperto il canale sarà il curatore ad approfondire il dialogo con gli artisti a cui è interessato ci è stata data dai partecipanti delle passate edizioni della Residenza, che hanno continuato a collaborare e coinvolgere gli artisti italiani nei loro progetti. 

Visto il crescente interesse verso il programma sia a livello nazionale che internazionale, per la prima volta l’esposizione con cui si concluderà il programma di residenze, sarà allestita negli spazi di Torino della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La mostra aprirà il 29 maggio in contemporanea ad altre due rassegne dedicate a un giovane artista straniero e due artisti residenti a Torino.

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