21 aprile 2012

Ma che ci fa un olandese a Bergamo?

 
Al via la prima tappa di “The Blank Artist in Residence” che porta nella città lombarda un artista straniero. Un progetto centrato sugli scambi che un'esperienza vissuta di arte contemporanea può innestare nel tessuto urbano. Ce lo racconta la coordinatrice [di Cristina Rota]

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Finalmente è arrivato l’atteso olandese volante che, a differenza di quanto narra la leggenda, ha trovato una meta. Remco Torenbosch è olandese, classe 1982, il primo artista a prendere parte a “The Blank Artist in Residence”, sostenuta dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo e, in questo caso, dall’Ambasciata dei Paesi Bassi, a cura di Stefano Raimondi, Paola Tognon ed Elisabetta Brignoli. Il progetto è piuttosto ambizioso, vuole promuovere iniziative di arte contemporanea che mettano insieme istituzioni, spazi, gallerie e persone. Un macrocosmo, quindi, in cui si innesta la presenza di Torenbosch, dando avvio al programma “The Blank Residency” il cui obiettivo è la circolazione in città di artisti e autori.

L’idea di una residenza per artisti a Bergamo nasce all’interno dell’associazione The Blank, che vede la luce nel 2010 a Bergamo, con l’esigenza di sviluppare un progetto che arricchisse l’esperienza personale e professionale di tutti coloro che ne sono coinvolti, ma che lasciasse anche un segno d’apertura sul territorio a beneficio della comunità. Bergamo, città dove è nata la Lega, è piuttosto chiusa, non solo alla cultura contemporanea, ma pensiamo sia anche ricca di potenzialità.

Per dar vita a questa prima edizione si è scelto di invitare un artista grazie al contributo di una rete internazionale di curatori, professionisti dell’arte e direttori di musei che hanno segnalato uno o più di artisti stranieri, disponibili a vivere un’esperienza di tre mesi a Bergamo. Questo ha permesso in un periodo relativamente breve di ricevere numerose segnalazioni di artisti provenienti da svariate parti del mondo. Remco Torenbosch è stato selezionato per la sua capacità di interpretare i processi socio-politici ed economici a partire da oggetti essenziali che costituiscono il bagaglio del suo lavoro, come tessuti, giornali e altri materiali facilmente reperibili, che l’artista affronta attuando una riduzione delle forme di stampo minimalista che ne limita ogni tratto personale. Allo stesso tempo, esplora le dinamiche sociali attraverso il ricorso a performance e altri strumenti comunicativi come letture pubbliche. Sono queste caratteristiche, che culminano nella messa in scena di un linguaggio collettivo, ad aver fatto cadere la scelta su di lui in un momento storico in cui la politica e l’economia sono entrate a far parte della vita di tutti.

Le ricerche di Torenbosch saranno condivise durante diverse attività, a partire dal workshop che si terrà con gli studenti dell’Accademia Carrara di Belle Arti dal titolo “Between Act and Protest: Building the New Economy” e che si prefigura come una riflessione sulle nuove forme di scambio economico a partire dal processo artistico (7 e 8 maggio). Ma la residenza si caratterizza anche per la collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (GAMeC) dove sarà allestita la mostra personale dell’artista a conclusione della permanenza nella città e in cui verrà presentato il progetto concepito appositamente per i suoi spazi (12 giugno- 22 settembre).

In questi tre mesi, da aprile a giugno, Remco Torenbosch risiederà a Bergamo presso lo studio e la residenza messi a disposizione da The Blank in un’area molto affascinante della città, via Quarenghi, zona centrale vicina la stazione, vivacissimo crocevia multietnico per essere stata ripopolata negli ultimi anni da immigrati  africani, cinesi e sudamericani.

Durante il periodo di permanenza cercheremo di offrire il nostro sostegno affinché l’artista riesca a creare una relazione forte con il territorio e per facilitare l’interazione con le realtà, non solamente locali, favorendo l’incontro con operatori dell’arte, artisti, studenti e tutti coloro che vorranno avvicinarsi al mondo dell’arte per la prima volta, anche solo per la curiosità di incontrare Remco Torenbosch. La casa-studio dell’artista, che è anche sede dell’associazione, vuole essere un luogo aperto alla conoscenza e allo scambio di idee. Ci piacerebbe, anzi, che l’esperienza personale di Remco sia vantaggiosa anche per lui in termini di ricerca rispetto a quelle dinamiche sociali che sono parte del suo lavoro.

Il mio contributo, quale coordinatrice, è fare in modo che le sue e le nostre aspettative possano realizzarsi in maniera libera e articolata, aiutando l’artista e tutte le persone coinvolte nel progetto nella messa in pratica delle attività cui mira la residenza e della gestione delle relazioni che questa apre.

Per maggiori informazioni: www.theblankresidency.it

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