11 novembre 2022

‘Hit! Super-micro art-fair’, arriva a Verona, alla galleria Studio la Città

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Dal 10 al 13 novembre negli spazi della galleria Studio la Città, a Verona, si svolgerà "Hit! SUPER-MICRO ART-FAIR. Fiera d’Arte nomade, condivisa, esotica, sostenibile e piccolissima"

Gabriele Basilico, Verona / 07A2-3, 2007. Pure pigmented print, 114 x 144 cm

Dopo il successo della prima edizione tenutasi a Palermo torna “Hit!, fiera d’arte nomade, condivisa, esotica, sostenibile e piccolissima“, che dal 10 al 13 novembre 2022 sarà ospitata a Verona presso gli spazi della galleria Studio la Città.

«Hit! – hanno ricordato gli organizzatori – è un progetto ideato da Eva Oliveri e Giovanni Rizzuto che si pone come obiettivo il superamento del concetto tradizionale di fiera, cercando contemporaneamente di rispondere alla necessità delle gallerie di esporre al di fuori della propria sede».

«Durante la manifestazione – hanno proseguito – la galleria ospitante invita nei propri spazi – gratuitamente e senza vincoli relativi alla scelta delle opere e degli artisti – gallerie provenienti da altre città, così da creare una rete di collaborazioni in un’ottica di reciprocità e di condivisione degli spazi».
Questa edizione vedrà partecipare Boccanera Gallery (Trento e Milano), Corraini Galleria e Edizioni (Mantova), Piero Atchugarry Gallery (Miami), RizzutoGallery (Palermo),  SARAHCROWN (New York), Studio la Città (Verona), Workplace (Londra).

Hélène de Franchis, fondatrice di Studio la Città, ha spiegato alla stampa come l’idea del format fieristico di Hit! sia nato l’anno scorso da un dialogo con Giovanni Rizzuto, fondatore di RizzutoGallery, in seguito alla partecipazione a una fiera, in cui erano emerse le criticità connesse: costi, scelte dei comitati delle fiere, spese aggiuntive, ecc. Hit! è stata pensata come possibilità di creare un gruppo di gallerie che si muovono e si spostano verso altre gallerie. Questo apre alla possibilità di uscire dal proprio territorio, di conoscersi meglio e di raggiungere un pubblico nuovo, con un ampliamento del potenziale se riuscirà a espandersi a macchia d’olio. Per ora non sono state stabilite regole, scadenze e prossime tappe, l’incontro a Verona sarà l’occasione per farlo.

Il progetto

Il concept di “Hit! SUPER-MICRO ART-FAIR. Fiera d’Arte nomade, condivisa, esotica, sostenibile e piccolissima” prevede che le gallerie ospitanti invitino gratuitamente nei propri spazi altre gallerie in base «al rapporto di stima reciproco e al riconosciuto lavoro di qualità. In virtù di ciò, alle gallerie invitate viene lasciata massima libertà di scelta in termini di linea espositiva e ciascuno potrà presentare in mostra ciò che riterrà più opportuno», hanno spiegato gli organizzatori.

La fiera ha individuato alcune parole chiave che ne orientano l’operato. Hit! è SOSTENIBILE: «la partecipazione è gratuita, l’host nulla richiede in termini economici alle gallerie invitate. L’accesso dei visitatori ad Hit! è anch’esso gratuito», CONDIVISA in quanto «ciascuna galleria partecipante potrà liberamente decidere di organizzare Hit! nei propri spazi – se, come e quando vorrà – ricambiando l’invito all’host e ospitando anche altre gallerie. Anche queste, a loro volta, potranno decidere di condividere i propri spazi con altre gallerie, innescando un effetto domino che potrebbe far diffondere Hit! a macchia di leopardo sul territorio nazionale e anche oltre».
La micro-fiera, inoltre, ha un’identità ITINERANTE: «in questa ottica, Hit! si preannuncia una fiera nomade con sedi e date sempre diverse, in funzione delle gallerie ospitanti dove i territori diventano protagonisti tanto quanto le gallerie e gli artisti», vuole essere ESOTICA: «Hit! è esotica perché nasce a Palermo e perché si svolgerà, di volta in volta, in regioni lontane e diverse. Flessibile e agile, Hit! avvicina l’arte contemporanea al pubblico delle diverse città con la proposta di gallerie esterne al territorio, provenienti potenzialmente da ogni parte del mondo», e punta a rimanere TRASVERSALE: «Hit! è un progetto trasversale il cui intento è quello di fare mercato con l’arte in modo sostenibile, snello e perché no anche divertente. Alla luce della qualità delle gallerie partecipanti, il contributo culturale e sociale per le città e per i visitatori sarà conseguenza inevitabile».

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