14 giugno 2006

fiere Basel Unlimited

 
Torna, puntuale come ogni anno, la regina indiscussa delle fiere d’arte. Apre oggi in Svizzera Art Basel, che con Liste, Volta e Balelatina forma un poker di eventi a dir poco succulento. 300 gallerie da ogni angolo del pianeta, la consueta sezione unlimited per le opere extralarge e un calendario fitto di incontri, conferenze, proiezioni. Una panoramica di quello che ci aspetta nella settimana più calda dell’art-system europeo e internazionale...

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Ed ecco Art Basel. La fiera per la quale è sempre difficile trovare uno spunto che la definisca, che la rappresenti, fra gli infiniti motivi di eccellenza che ne fanno l’indiscussa leader mondiale, l’appuntamento che tutto il mondo dell’arte segna sull’agenda da un anno per l’altro. E allora ci affidiamo ai particolari, che spesso riescono più di qualsiasi parola a dare la misura di tutto un insieme. Nell’iniziativa Art Lobby, uno spazio aperto e sperimentale di relax dove –nelle pause del tourbillon fieristico– si tengono incontri, interviste con ospiti speciali, presentazioni, può capitare di prendere un aperitivo con il mitico critico Jerry Saltz, o di spartirsi un’olivetta con artisti del calibro di Douglas Gordon o James Rosenquist. Un Francis Bacon -che in altre fiere è già un miracolo incontrare in uno stand– a Basilea lo potete trovare in 5 gallerie, un Kiefer in 4, Basquiat in 5, Freud in 6, Tillmans in 6, Olafur Eliasson in 7, Calder in ben 17, tanto per dare un’idea.
300 gallerie di tutti i continenti, oltre 2000 artisti del 20° e del 21° secolo, 56.000 presenze stimate: questi i numeri ufficiali. Oltre 800 le candidature pervenute al comitato, da cui sono state selezionate 68 gallerie dagli USA, 56 dalla Germania, 39 dalla Svizzera, 27 dalla Francia, 28 dalla Gran Bretagna, 17 dall’Italia, 9 dalla Spagna, 8 dall’Austria, 7 dal Belgio, 5 dal Giappone, 3 dal Brasile e 3 dai Paesi Bassi, 2 dalla Danimarca, Israele, il Canada, la Corea, il Messico, la Polonia e la Svezia, 1 ciascuna da Australia, Cina, Finlandia, Grecia, India, Irlanda, Norvegia, Portogallo, Puerto Rico, Federazione Russa, Slovenia, Repubblica Sudafricana e Turchia. Con tutti i giganti dell’art system internazionale: da Gagosian a White Cube, da Hauser&Wirth a Marian Goodman, Marlborough, Paula Cooper, PaceWildenstein, Waddington, Lelong, Kewenig. Tra le italiane presenza confermata per Franco Noero (Torino), Continua (San Gimignano), Minini (Brescia), le milanesi De Carlo, Marconi, Emi Fontana, Tega, Persano (Torino), Studio La Città e Galleria dello Scudo da Verona, e Artiaco (Napoli), mentre la sola Sonia Rosso (Torino) è assente quest’anno.
Art Basel 2006 - Courtesy Art Basel
Ben quattro invece le new entry, tre delle quali -de Cardenas, Invernizzi e Stein– vanno a rimpolpare la già ricca pattuglia meneghina, mentre il Magazzino salva la capitale dall’oblio. Ancora da Milano Zero si inserisce nella novità assoluta di questa edizione n° 37, il settore speciale Art Premiere, che ospita 12 giovani e promettenti gallerie internazionali; le altre sono Galerie Catherine Bastide (Bruxelles), China Art Objects Galleries (Los Angeles), gb agency (Parigi), Herald St (Londra), Galerie Johann König (Berlino), maccarone Inc. (New York), Nature Morte (New Dehli), Galerie Francesca Pia (Berna), Galerija Gregor Podnar (Ljubljana), Reena Spaulings Fine Art(New York), Winkelmann/Berlin (Berlino). Per chiudere la panoramica degli alfieri italiani, c’è Noire, di San Sebastiano Po (Torino) presente nella sezione Art Edition, dedicata alla grafica e ai multipli d’artista.
Festeggia quest’anno il decimo anniversario la sezione Art Statements, che offre a gallerie e a giovani artisti una piattaforma dedicata per richiamare l’attenzione di curatori, collezionisti e media internazionali, con 22 mostre personali.
È ormai un appuntamento consolidato anche Art Unlimited, lo spazio delle opere XL, grandi sculture, installazioni, videoproiezioni, pitture murali e performances generalmente non esposte a mostre d’arte canoniche per limiti spaziali, tecnici, finanziari. Di primissimo piano la lista degli artisti, che spazia da Ilya Kabakov, Sherrie Levine e Barbara Kruger fino a Douglas Gordon, Carsten Höller, Silvie Fleury ed Ernesto Neto.
Peres Projects, LosAngeles - Courtesy Art Basel
Per l’Italia –fra le sessanta proposte- vi espone Luca Pancrazzi, sotto le insegne di Continua di San Gimignano. Art Unlimited ospita anche –per il secondo anno- la sezione Artists’ Books, che quest’anno presenta soprattutto libri di artisti degli anni settanta, con l’Italia rappresentata da Maurizio Nannucci.
Torna anche Art Film, allo Stadtkino di Basilea, con un programma -proposto da Benjamin Weil, curatore per l’arte e i new media presso il San Francisco Museum of Modern Art- di alto livello, che vede il clou sabato 17 giugno con la presentazione del nuovo film di Bob Wilson. E non mancano le Art Basel Conversations, ancora in collaborazione con Bulgari, con collezionisti, direttori di musei, artisti, mecenati e curatori di biennali chiamati a parlare di temi come Collezionismo d’arte e filantropia, Le istituzioni artistiche nel Medio Oriente, Come gli artisti immaginano il museo ideale e I concetti delle prossime biennali.
Ma Basilea è diventata Basilea anche perché non è solo Art Basel. Il giro di parole si traduce in altre tre fiere, che fanno dei cinque giorni svizzeri una vera full immersion nel contemporaneo.
Ecco dunque Liste, che gira la boa del decennale espandendosi, sia a livello di spazi, sia per le ventidue nuove gallerie ospitate. Il taglio giovanile è garantito dalla regola che vuole a Liste solo gallerie con massimo cinque anni di vita. In totale di 59 gallerie da 24 paesi, con l’Italia che si presenta al via con le napoletane Fonti, T293 (confermate risptto allo scorso anno, mentre è assente 404) e Raucci/Santamaria, il ritorno anche di Maze da Torino, e l’ingresso della capitolina Monitor.
John Bock - Courtesy Art Basel
Seconda edizione invece per Voltashow, fondata lo scorso anno da Friedrich Loock (Wohnmaschine, Berlino), Ulrich Voges (Voges + partner, Francoforte) e Kavi Gupta (Kavi Gupta Gallery, Chicago), che trova una collocazione più adeguata dove si presenta con numero quasi doppio di gallerie e una ricca sezione di mostre personali. Per l’Italia presente la milanese –con filiale pechinese– Marella, con in stand opere di Shi Jinsong, Ma Liuming, Ouattara Watts, Huang Yan, Bai Yiluo.
A fare poker è invece un debutto assoluto, quello di Balelatina, nuova fiera completamente dedicata all’arte latina, con 21 gallerie, uno speciale progetto videobox ed una serie di installazioni esterne. Fra le partecipanti Casas Riegner (Bogota), Daniel Abate (Buenos Aires), Diana Lowenstein (Miami), Espacio Distrito Cuatro (Madrid), Latincollector (New York), Nina Menocal (Mexico City) e Sicardi (Houston).
Non manca anche qui una testimonianza italiana, con la neomilanese Prometeogallery, del resto piuttosto forte sul fronte dell’arte sudamericana (si veda l’esordio milanese con la personale di Regina José Galindo).

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Il resoconto delle fiere dello scorso anno

massimo mattioli


Art Basel 37 – 14 / 18 giugno 2006
Messe Basel
Messeplatz Basel, Hall 1, 2
orari: 11-19
professional Day su invito: 16 giugno 2005, h. 11-14
tickets: CHF 30
info: info@artBasel.com
www.artbasel.com 

Liste 06 – 13 / 18 giugno 2006
Burgweg 15 – Basel
orari: 13-21
tickets: CHF 18
info:tel +41 61 693 03 47, +41 61 693 34 38
info@liste.chwww.liste.ch

Voltashow 02 – 14 / 18 giugno 2006
ULTRA BRAG, Südquaistrasse 55, CH-4019 Basel
orari: 11-21
info: +49 30-2790 7826
info@voltashow.com

Balelatina 2006 – 15 / 18 giugno 2006
“Brasilea” Kulturhaus – Westquai 39, Dreilandereck – Basel
orari: 11-21
info: (33) (0)1 74 30 63 97
balelatina@yahoo.com


[exibart]

2 Commenti

  1. sinceramente ho trovato un po’ deludente il volta show… a parte kavi gupta, canada (ny) e ziehersmith (con il suo eddie martinez) mi sono sembrate davvero poche le proposte di qualità… quanto a marella poi basti considerare che mi sono presentato come un collaboratore di exibart e curatore free-lance per sentirmi rispondere in modo concitato dall’ assistente -evidentemente con una grande attitudine per le public relations- “guardi, stiamo lavorando è il giorno inaugurale della fiera”… veniva naturale rispondere “ah scusi io mi sto divertendo: dopo avere attraversato l’intera zona industriale di basel sotto 35 gradi di sole e senza che uno solo dei residenti nel raggio di 2 chilomentri daal fiera sappia minimamente interpretare la la piantina stampata dalgi organizzatori del VOLTA show “… marella (che poi l’assistente nn mi pare si chiami marella, marella è il cognome del direttore) e che diamine! manco daniel reich o zach feuer (non certo noto per la sua simpatia) accoglievano in quel modo i giornalisti e gli operatori del settore presenti alla preview.. essennò gli organizzatori cosa ce lo dano a far il pass per il giorno inaugurale?! comunque, polemiche a parte ho trovato molto buona questa edizione di liste.. una fiera ormai matura, un’ottima struttura organizzativa e tante gallerie di alto profilo che nulla avevano da invidiare alle altre “grandi” presenti ad artbasel.. che conserva pienamente il suo primato… volta secondo me può e DEVE ancora crescere.. sotto tanti aspetti… per concludere con qualche altra nota sarcastica: a VOLTA non esiste un servizio di deposito bagagli, o melgio non esiste una cloack-room, sicchè il deposito bagagli è stato improvvisato alla bell’e melgio tra i panini del bar e le magliette del bookshop… ovviamente un deposito bagagli del tutto incustodito quindi se si aveva con se un laptop o una valigia con dentro qualcosa di valore occorreva affidarsi a qualche santo o trascinarseli per tutta la fiera… il catalogo? manco le addette alla reception o al bookshop sanno se c’è…. o melgio una dice che non l’hanno fatto.. l’altra che arriverà nel pomeriggio… gli orari della navetta? boh! “ogni mezzora, ma non si sa esattamente quando arriva e quando parte”…
    scusate per lo sfogo… comunque, nonstante tutto, visitare basel in questi giorni non può che essere un esperienza straordinaria per qualsiasi art-addict che si rispetti.

    L. Vona

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