21 dicembre 2023

Appunti fotografici di Luigi Ferrigno: uno sguardo profondo sulla Venezia contemporanea

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‘La Venezia di Luigi Ferrigno’ a cura di Lorenza Bravetta è presentata in mostra alla Fondazione Querini Stampalia fino al 1 aprile 2024

Luigi Ferrigno Macoi 4 – 2010 fotografia a colori

«Mi ritengo un fotografo di strada. Fotografo la gente di ogni giorno. Uso ancora una vecchia macchina analogica con pellicola in bianco e nero… Delle volte ti sogni certe cose. Hai come una visione. Poi vai in giro, vedi il sogno e scatti. E’ una cosa istantanea»

Ecco che nella cornice scarpiana della Fondazione Querini Stampalia di Venezia, la mostra Appunti Fotografici: La Venezia di Luigi Ferrigno, curata da Lorenza Bravetta, ci fa ripercorrere oltre cinquant’anni di storia lagunare, documentando con straordinaria sensibilità la vita quotidiana e le sfumature di Venezia. Fotografo di strada, nato a Venezia nel 1935, ha trascorso oltre cinquant’anni a immortalare Venezia, superando gli stereotipi da cartolina per catturarne l’unicità e le contraddizioni, coltivando una connessione intrinseca con la città lagunare.

Luigi Ferrigno
Spazio Olivetti – 1958
fotografia b/n

Tre sezioni, una narrazione. La mostra è suddivisa in tre sezioni che guidano il visitatore attraverso il percorso evolutivo di Ferrigno. La prima sezione, intitolata La città e il turismo, i mestieri e la produzione del vetro, ci trasporta negli anni Cinquanta e Sessanta. Le 59 fotografie in bianco e nero catturano la Venezia meno appariscente, dagli angoli nascosti del Ghetto ai mestieri, con particolare attenzione ai lavoratori del vetro. Un periodo segnato dal “Circolo Fotografico La Gondola” e dall’influenza di fotografi della generazione precedente.

Le Conterie: un viaggio nel tempo e nello spazio industriale. La seconda sezione ci proietta negli anni Novanta, introducendo il colore nelle opere di Ferrigno. Qui, l’artista documenta con 18 fotografie il salvataggio di un’area industriale a Murano dedicata alla produzione di perle e perline, le Conterie. Questo è un affascinante viaggio nel degrado e nella rinascita di un importante patrimonio industriale veneziano, una testimonianza della sua capacità di catturare non solo il presente ma anche il passato in evoluzione.

Luigi Ferrigno
Murano, Conterie, deposito dela sabbia di mare, mosaico – 1997
fotografia a colori

La terza sezione, Frammenti della terra, ci accompagna dagli anni Novanta fino alle sue opere più recenti. Qui, mescola la ricerca documentale con un’espressione artistica audace, esplorando il paesaggio, le archeologie industriali e le astrazioni visive. I Frammenti della terra sono dodici fotografie che trasformano frammenti di vetro in suggestivi paesaggi di luce e colore, rappresentando il passato come materia duttile alla sua ricerca artistica e documentale. Un archivio di tesori fotografici che nel 2021 l’artista ha affidato alla Querini Stampalia, composto da oltre 25.000 immagini. La mostra ne presenta solo una parte, ma significativa.

Luigi Ferrigno
Burano, la finestra del pescatore – 1960
fotografia b/n

Accompagnando l’esposizione, il catalogo “Appunti fotografici. La Venezia di Luigi Ferrigno,” pubblicato da Edizioni b-r-u-n-o.it nel novembre 2023, rivela una prospettiva nuova sulle opere esposte, attraverso i testi critici di esperti come Lorenza Bravetta, Carlo Birrozzi e Cristina Celegon. Visitando la mostra si prende così parte ad un viaggio intimo attraverso la storia di un uomo che si interseca alla metamorfosi di una città affascinante come Venezia. Un percorso che rende anche chiaro l’obiettivo della Fondazione Querini Stampalia, ovvero confermare il proprio ruolo di archivio vivo, contribuendo a una riflessione più ampia sulla fotografia come veicolo di crescita culturale.

Luigi Ferrigno
Murano, Conterie, primo piano: sala taglio – 1997
fotografia a colori

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