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Liquida Photofestival 2025: a Torino quattro giorni di fotografia, tra memoria e conflitti
Fotografia
di redazione
Il legame tra fotografia e memoria, in un’epoca segnata dalla smaterializzazione dell’archivio e dall’instabilità del ricordo visivo. Questo il tema della quarta edizione di Liquida Photofestival, la rassegna dedicata alla fotografia contemporanea che torna a Torino dall’8 all’11 maggio 2025. Diretto da Laura Tota e promosso da PRS Srl Impresa Sociale, il festival si terrà negli spazi del Polo del ‘900, luogo simbolico della storia della città, situato nei Palazzi di San Celso e San Daniele realizzati da Filippo Juvarra nel 1700, che diventa la cornice per una riflessione sull’immagine.
Intitolato Il giorno in cui ricorderò, Liquida Photofestival 2025 propone un programma articolato di mostre, talk, letture portfolio e incontri con professionisti del settore, offrendo uno spazio privilegiato alla fotografia d’autore emergente, italiana e internazionale.

Tra archivi e identità in conflitto
Fulcro del programma espositivo è il progetto speciale What Echoes Remain – Fotografie e archivi tra Palestina, Ucraina e identità contese, a cura di Laura Tota, che raccoglie i lavori di Sofya Chotyrbok, Greg C. Holland e Varvara Uhlik. Le opere interrogano le tracce invisibili lasciate dai conflitti – anche quelli non vissuti in prima persona – nelle biografie, nei corpi e negli archivi familiari. Dall’indagine sulle nuove generazioni palestinesi al racconto stratificato di chi ha radici sia russe che ucraine, la mostra propone la fotografia come strumento di riscrittura e resistenza.

Accanto a questa, nella sezione EdiTable, curata da Vittoria Fragapane, sarà presentato Yesterday We Were Girls della fotografa statunitense Katie Prock: un grande collage visivo e testuale in cui l’autrice rilegge la propria adolescenza trascorsa in una comunità mennonita. Il progetto affronta con delicatezza le questioni della storia familiare, delle norme religiose e del trauma invisibile.

Premi, progetti e nuove pubblicazioni
Diversi i premi assegnati nell’ambito del festival, a partire dal Liquida Grant Full Project vinto da Varvara Uhlik, il cui lavoro è incluso nella collettiva principale. Per la sezione collettiva One Shot, i dieci scatti vincitori sono firmati da Maria Siorba, Anton Bou, Antonella Castelnuovo, Chiara Tancredi, Federica Baruffi, Gerasimos Platanas, Lydia Toivanen, Cristian Iacono, Ronya Hirsma e Mirko Ostuni.

Il premio Artphilein Edition è stato assegnato a Francesco Pennacchio per il progetto Unlike Flowers, un viaggio intimo tra lutto e paesaggio che sarà pubblicato dalla casa editrice elvetica. La piattaforma Discarded Magazine premia invece Marinos Tsagkarakis e nuovamente Maria Siorba, mentre Giandomenico Veneziani riceve il riconoscimento ImageNation Milan per lo scatto Sleeping with the ghosts.
La sezione collettiva Exhibition riunisce infine le migliori proposte pervenute tramite open call, configurandosi come una panoramica vivace e caleidoscopica della giovane fotografia contemporanea.

Talk, incontri e letture portfolio
Ad affiancare le mostre, un ricco calendario di talk – anch’essi curati da Vittoria Fragapane – approfondisce il tema della memoria attraverso pratiche editoriali, fotografiche e narrative. Tra gli ospiti, Maximiliano Tineo (Boîte Editions), Giulia Brivio, Yvonne De Rosa, Jonathan Lorilla, Simone Azzoni e la stessa Laura Tota.
Ritornano infine le letture portfolio One to One, in programma il 10 e l’11 maggio, occasione gratuita di confronto diretto tra fotografi emergenti e professionisti. Tra i lettori: Gian Marco Sanna, Alex Urso, Rosa Lacavalla e le curatrici del festival.
