10 agosto 2020

The Stillness of Life: la forza dei paesaggi nelle foto di Don McCullin

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Dagli orrori della guerra alla tranquillità dei paesaggi, all' esposizione The Stillness of Life McCullin mostra gli scatti della campagna del Somerset

Dopo una vita trascorsa come reporter di guerra, Don McCullin non lascia la macchinetta fotografica, ma cambia il soggetto dei suoi scatti. Negli ultimi anni, lontano dagli orrori dei conflitti, preferisce immortalare i paesaggi, in modo particolare la campagna del Somerset, sua contea natale. Proprio qui, alla galleria Hauser & Wirth fino al 6 settembre è possibile ammirare la mostra The Stillness of Life, una esposizione di più di 60 fotografie di paesaggi realizzati da Don McCullin. Aperta a gennaio, durante il lockdown ha continuato con attività online a cui ha preso parte anche lo stesso fotografo.

Dall’Artico al Nilo, alcuni scatti di The Stillness of Life

Isole Svalbard, Norvegia, 2019

Nel 2019 il fotografo parte per le isole Svalbard. Il viaggio rappresenta la realizzazione dell’ambizione di immergersi nella natura, in un luogo ostile e isolato. Le istantanee del paesaggio artico catturano una bellezza travolgente, ma ci ricordano la fragilità del nostro pianeta.

Sito archeologico di Palmira in Siria, 2016

A partire dai primi anni 2000, McCullin ha iniziato a documentare i resti di diversi monumenti tra Libano, Siria, Giordania, Marocco, Algeria, Tunisia e Libia. Di recente è tornato in Siria, presso il sito archeologico di Palmira per documentare la decimazione di questi antichi reperti da parte del cosiddetto Stato islamico.

Meroë, la riva orientale del Nilo, Sudan 2012

La mostra The Stillness of Life, quindi, comprende fotografie scattate in tutto il mondo, in Europa, Asia e anche Africa, come dimostra quest’ultima istantanea che ritrae la riva del Nilo. Una delle caratteristiche di McCullin è quella di realizzare potenti composizioni di cieli selvaggi, vedute inquietanti e nature morte meditative.

La strada per la Somme, Francia 1999

Con questo scatto, invece, cambiamo continente e arriviamo in Europa, in Francia per la precisione. Secondo Don McCullin tutto è in continuo cambiamento. Al riguardo ha dichiarato: «Nulla rimane mai uguale nella vita. Trovi un posto che ami davvero e pensi che rimarrà così per sempre e non sarà così. Devi sempre aspettarti un cambiamento».

La centralità del paesaggio del Somerset

Il fiume Alham che attraversa il villaggio nel Somerset, metà degli anni ’90

Il paesaggio del Somerset riveste particolare importanza nella fotografia di McCullin. Il fotografo, infatti, ha sempre considerato la campagna britannica come la sua più grande salvezza dopo i periodi in cui ha assistito alle crudeltà delle guerre. Attraverso il bianco e nero e le crude immagini riesce ad evocare forti emozioni.

 

Batcombe Vale 1992-93

Per trovare sicurezza e pace, McCullin si rifugia nel Somerset, dove c’è il paesaggio agreste a cui è sempre rimasto legato. Nella mostra, infatti, molte sono le foto in cui il protagonista è la campagna che è in grado di offrire scenari unici. Così come nella foto precedente, anche questa ritrae la campagna che circonda la casa di McCullin.

L’importanza della stampe in platino

Il Nord Artico, Arcipelago delle Svalbard 2019 (stampa in platino)

In concomitanza con la riapertura di Hauser & Wirth Somerset il 1° luglio c’è stata una speciale mostra online delle stampe al platino di McCullin.

Lungo il Gange durante il Sonepur Mela Festival 1993 (stampa in platino)

A differenza del processo di stampa in argento, il platino giace sulla superficie della carta e ha la capacità di disegnare ed enfatizzare i dettagli sottili in più strati, ideale per i paesaggi riflessivi di McCullin.

Glencoe 1992 (stampa in platino)

McCullin spiega che i suoi platini sono un tentativo di portare un po’ di equilibrio alla sua attività e ai suoi ricordi. A questo proposito ha affermato: «Questo lavoro è terapeutico. Non potrei essere più felice di quando mi trovo in una fredda mattina d’inverno in attesa della luce giusta. I platini sono l’essenza. Sono il massimo che si può fare».

Somerset Levels, Glastonbury 1990 (stampa in platino)

La campagna brittanica offre a McCullin un senso di tranquillità. Il fotografo evoca drammatiche rappresentazioni pittoriche della sua contea natale, spostandosi tra le pianure inondate dei livelli del Somerset e i ruscelli boschivi, i monumenti vicini e i forti storici delle colline.

Fiera di Pushkar, India 1989 (stampa in platino)

Per McCullin il paesaggio è un soggetto vivo, e la sua fotografia impegna la sua energia – la sua storia, il suo carattere e la sua espressione – per registrare il fragile rapporto tra noi e il nostro ambiente naturale.

 

 

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