03 marzo 2003

fino al 10.III.2003 La Route de Gênes Alassio (sa), Chiesa Anglicana

 
Ha ammaliato turisti di ogni epoca. Ha attratto viaggiatori di tutte le nazioni. È stata immortalata con grande sensibilità dai vedutisti romantici. Viaggio tra 100 litografie di una riviera che ancora oggi non smette d’incantare. Fascino di Liguria…

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Tante, tantissime le voci levatesi per omaggiare un tratto di costa che ha sempre saputo toccare le corde di un soffuso lirismo, in attesa di venire eternata dal passaggio della pittura, della poesia o della fotografia.
Fu solo nell’Ottocento, però, che il tragitto tra Nizza e Genova si trasformò in un punto di riferimento fondamentale per coloro che intendevano seguire i percorsi tradizionalmente meno noti del Grand Tour.
Non bisogna dimenticare, però, che questa gradevolezza ambientale era accompagnata da estreme difficoltà nell’affrontare un cammino di continui saliscendi, strapiombi e sentieri strettissimi, a cui pose rimedio Napoleone Jacques Guiaud Nice Vues et costumes 1860 recuperando lo schema dell’antica via Aureliana, e preparando il progetto per una strada litoranea successivamente portata a termine dai Savoia.
Ecco, quindi, che La Route de Gênes venne apprezzata per i suoi tratti sicuri, complessivamente carrozzabile e pronta ad offrirsi alla scoperta di uno spectacle indescriptible, di una terra accogliente e gentile, incline a lasciarsi ammirare da miniaturisti, da semplici turisti o pittori professionisti.
Nacque così una suggestiva produzione di vedute a stampa, la cui resa poetica venne affidata ai toni di un bianco e nero solo raramente acquerellato, com’è possibile osservare nell’interessante e dettagliata selezione presente in questa mostra.
In esposizione le immagini di Albenga e Bordighera di Jean-Jacques Champin (Sceaux,1796-Paris, 1860), abile a cogliere quegli aspetti emozionali e documentari atti ad esprimere contemporaneamente Jean Jacques Champin Genova 1850l’historique et pittoresque; i Capricci di Louis Albert Ghislain Bacler d’Albe (St. Pol-sur-Tornoise, Calais, 1761-Sèvres, 1824), che nell’illustrazione litografica trovò il modo più confacente per proiettare su inediti scorci paesaggistici il ricordo fuggevole di scene di vita genovese; le accattivanti inquadrature di Paul ĖmileBarberi (Roma, 1810-Nizza, 1847) ed i notturni di Jacques Guiaud (Chambéry, 1775-Paris, 1876), ove il porto di Nizza appare avvolto da un’atmosfera sentimentale carica di fascinazioni avventurose e di evasioni trasfigurate da una romantica luce lunare.
Infine gli scenari, pericolosamente travolti dal passaggio della modernità, di Nicolas Chapuy (Paris, 1790-Paris, 1818), e l’imponente monumento romano denominato La Turbie, eretto al tempo di Augusto per celebrare la definitiva conquista delle Alpi, e che Ferdinand Perrot (Paimboeuf, 1808-Paris, 1841) volle immortalare come impressionante testimonianza di un’antichità coinvolta nel fluido mutevole ed ininterrotto della vita. Cogliendone il sublime in termini di semplice e domestica quotidianità.

elena granuzzo
mostra visitata il 26 gennaio 2003


La Route de Gênes. La Riviera da Nizza a Genova nelle stampe romantiche francesi (1814-1864)
Alassio (sa), Chiesa Anglicana, via Adelasia 7 (zona centrale, vicino alla stazione)
orario di visita: venerdì e sabato 15-19; domenica 10-13, 15-19
ingresso: gratuito
per informazioni: tel. 0182.648078
catalogo a cura di Domenico Astengo e Giulio Fiaschini, Silvana Editoriale, costo 36,00 euro


[exibart]

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