07 luglio 2003

fino al 10.VII.2003 Gio Batta Airaldi – Lo spazio e il simbolo Genova, Palazzo Ducale e sedi varie

 
Uno spazio espositivo che da Palazzo Ducale si dirama per la città e la regione. La riscoperta delle opere che Airaldi pensò ed eseguì per luoghi pubblici e privati. Un excursus attraverso i quasi sessant’anni d’attività del poliedrico scultore ligure…

di

Giovanni Battista Araldi (Albenga, 1914 – Genova, 1998), ha attraversato buona parte del ‘900 lavorando per oltre cinquant’anni su committenza sia laica e civile che religiosa. Durante questa lunga e fertile attività ha eseguito altari, fonti battesimali ed arredi per più di trenta chiese a Genova, tombe e monumenti funebri per il famoso cimitero di Staglieno, alcuni intensi busti commemorativi ed assunto incarichi di rilievo a Roma e fuori dall’Italia.
Nonostante la formazione classica (allievo di Guido Galletti) e vincolato dalla scelta di operare su committenza, ha il merito di aver saputo sviluppare un linguaggio espressivo Gio Batta Airaldi Eva originale, prestando attenzione alla ricerca contemporanea e alle forme d’avanguardia cimentandosi con materiali diversi, talvolta innovativi.
Dal marmo utilizzato nella “testa di giovane” presentata nel 1936 alla sua prima mostra pubblica, alla pietra per la scultura intitolata monaco del 1939, passando più tardi al bronzo ampiamente impiegato per altari e statue, fino alla scoperta e sperimentazione del perspex nelle “colonne nella cattedrale del cosmo”, esposte per la prima volta nel 1984.
Nelle realizzazioni di Araldi è immediatamente riconoscibile l’importante ricerca sul simbolo, presente soprattutto nelle opere a tema religioso, che egli sviluppò in maniera costante nel tempo associandola ad un processo di semplificazione della forma.
Ricerca che negli anni ‘50 e ‘60 s’intensificherà sino a raggiungere forme scarnificate,Gio Batta Airaldi - Genova rarefatte per giungere negli anni ottanta ad esiti astratto geometrici di forte valenza simbolica e comunicativa.
La mostra allestita nella saletta e nel porticato di Palazzo Ducale ripercorre buona parte di questa inesauribile ricerca esponendo disegni, bozzetti preparatori e sculture fra le più significative delle sue realizzazioni e legate alle varie esperienze e periodi.
L’itinerario esterno, ampiamente descritto nella monografia ad egli dedicata e dotato di mappa, riporta i percorsi in tutta la città dove le sculture di Araldi sono collocate, gli stessi spazi che egli studiò con attenta minuzia prima di intervenivi. Un omaggio doveroso ad un artista recentemente scomparso ed all’importante ruolo delle sua opera nella storia artistica ligure e italiana del XX secolo.

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angelisa leonesio
mostra visitata il 21 giugno 2003


Gio Batta Airaldi – Lo spazio e il simbolo.
Sede della mostra: Saletta al Porticato, Palazzo Ducale, Piazza Matteotti 9 – 16123 Genova
Orario:dalle ore 11.00 alle ore 18.00 tutti i giorni, lunedì chiuso
Informazioni: Tel. 010.5574004-013 Email : palazzoducale@palazzoducale.genova.it
Ingresso libero.
Monografia €25 : saggio critico di Alessandra Gagliano Candela, testimonianze di Tiziana Leopizzi, Paolo Lingua e Raimondo Sirotti. Progetto editoriale e grafica Ellequadro Documenti
La mostra, curata da Tiziana Leopizzi ed Alessandra Gagliano Candela è promossa dall’Accademia Ligustica di Belle Arti, dalla Banca Carige ed in collaborazione con Palazzo Ducale S.p.A.
Nell’ambito di Palazzo Ducale, guardaroba gratuito, carrozzelle per disabili, ristorazione, bookshop, Audioguide


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