16 ottobre 2000

Intervista di Davide Olivieri a Rosetta Marzola

 
Intervista di Davide Olivieri a ROSETTA MARZOLA referente del Centro della Creatività- ufficio politiche giovanili del Comune di Genova per l’iniziativa ”L’occhio in ascolto” la terza edizione della mostra Arti Visive di Genova...

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Come nasce quest’iniziativa?
R.M.- Quattro anni fa il Comune di Genova si propone di fare parte dei G.A.I. (Giovani Artisti Italiani), si mettono perciò in moto tutta una serie di meccanismi di promozione. La prima iniziativa è quella di un primo concorso nazionale di arti visive che si svolge a Palazzo Ducale e che poi si sposterà a Roma, Reggio Emilia e Catania.
Questo concorso ha creato aspettative molto forti da parte degli artisti, in quanto era sì una bella mostra, ma anche un prodotto qualificante.
La seconda edizione risulterà anch’essa molto bella e curata tanto da spingere il Comune di Genova a promuoverla biennalmente, diventando così una delle attività stabili più grosse come impegno economico e organizzativo del Centro della Creatività.


Quest’anno in Italia ci sono stati molti altri avvenimenti dedicati ai giovani artisti, italiani e non, per quanto riguarda le arti visive, ricordiamo in particolare la biennale di Spezia, Torino Big, Artissima oltre che le manifestazioni di Bologna capitale 2000 e Padova, cosa distingue Genova in questo panorama?
R.M.- Quest’anno si è pensato proprio di distinguere il concorso di Genova da tutti gli altri, e così un po’ per l’attività che ha fatto quest’ufficio nei confronti della musica e per la vocazione che questa città ha nei confronti della musica e storia dell’arte, la domanda che abbiamo fatto agli artisti è stata : ”la musica con le arti visive centra o non centra? Musica, rumori, sonorità che relazioni hanno con le tue opere?”.

Diciamo alcuni numeri di questa mostra, l’età, il numero degli artisti selezionati e di quante città.
R.M.- Il concorso è rivolto a giovani artisti dai 18 ai 35 anni, 29 sono le città che hanno partecipato a fronte di un circuito nazionale di 35 appartenenti al G.A.I. , quindi quasi tutte, solo a Genova 105 sono stati gli artisti che hanno presentato i propri lavori, mediamente dai 30-50 lavori dalle altre, quindi più di 1200 opere selezionate. Di queste, valutando il rispetto del tema e la loro qualità ne sono state scelte 42, molte di queste utilizzano il rumore concretamente, alcune solo dal punto visivo.

Gli artisti presenti fanno parte già del panorama artistico nazionale o ci sono anche giovani emergenti che fanno, per ora, dell’arte solo una passione?
R.M.- La giovane età dai 18 ai 35 anni ha permesso anche ad artisti finora sconosciuti, ma di alta qualità di essere scelti. Altri invece fanno parte già di una realtà artistica consolidata, inoltre ricordo che espongono anche 5 artisti internazionali, esternamente al concorso, che partecipano con delle installazioni alla Sala delle Grida già Borsa Valori di Genova questi sono: Oscar Wiggli, Muda Mathis, Sus Zwick, Ines Fontenla e Jean-Pierre Giovannelli.

Questa mostra non è finalizzata alla vincita di un premio in sé cosa offre?
R.M.- No, infatti, il premio per gli artisti, oltre a quello di essere stati scelti, è quello di esporre in spazi prestigiosi come la Sala delle Grida che per la prima volta viene utilizzata per una mostra, Palazzo Ducale e il museo di Villa Croce.
Inoltre agli artisti verrà consegnato il catalogo e il cd-rom della mostra a documentazione del lavoro svolto. Riteniamo che questo sia meglio che destinare una cifra, comunque piccola, ad un singolo artista.


Si sa di qualche giovane che ha partecipato alle passate edizioni, visto che questa è la terza, e ora in qualche modo ha avuto conferma in questi anni delle proprie qualità?
R.M.- Si sa. Alcuni artisti torinesi che hanno partecipato alla prima edizione oggi sono particolarmente citati dalla critica anche all’ultima edizione di “Artissima” di Torino per fare dei nomi: Borghi o Marzia Migliora, tra i genovesi la Galante, che sta andando in Giappone, ha vinto il premio “Duchessa del Galliera”. Senza voler dare il merito di tutto ciò al nostro concorso, almeno questo denota che dalla selezione escono artisti di sicuro valore.

A questo proposito, come avviene la selezione delle opere?
R.M.- Questo punto è molto importante, le città partecipanti selezionano già 10 opere da mandare qui a Genova, noi ogni concorso chiamiamo critici ed esperti di fama nazionale sempre diversi, anche per evitare il ricordo delle cose viste in precedenza.

Per concludere, quali sono le altre manifestazioni correlate al concorso?
R.M.- Oltre alle opere dei 5 artisti internazionali già citati, vi sono 14 giovani artisti berlinesi che, grazie ad una collaborazione con la Kunsthaus Tacheles e la Meinblau Galerie, espongono qua dopo che una selezione di 12 nostri artisti sono andati in Germania.
Inoltre a Villa Croce si sono delle installazioni di Roberto Masotti, inoltre il 26 Ottobre René Berger (mass-mediologo di fama internazionale) insieme ad Achille Oliva (grande critico, curatore di una edizione della Biennale di Venezia) e Giovannelli, terrà una conferenza su “Immagine e sonorità: i paradigmi mobili”. Il 4-5 Novembre seminario di approfondimento per i giovani critici condotto Michele Mannucci (critico e musicologo).
Il Seminario Critico si svilupperà partendo dalla mostra e comunque cercheremo con i relatori indagare questo tema: l’influenza della musica nelle arti visive.


Davide Olivieri

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[exibart]

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