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Secondo l’ultimo rapporto dell’Unesco decine di siti “patrimonio dell’umanità” nel Mediterraneo sono minacciati dall’innalzamento del livello del mare, dall’erosione del suolo e da altri pericoli ambientali.
La ricerca è stata condotta da Lena Reimann della Kiel University e i risultati sono stati pubblicati da Nature Communications: secondo gli studi pare che se anche se il riscaldamento globale restasse limitato a soli due gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali, molti dei tesori culturali nella regione del mare nostrum sarebbero comunque in pericolo. Solo due dei 49 siti culturali riconosciuti sarebbero al riparo.
I ricercatori hanno classificato Venezia, la Basilica di Aquileia, Ferrara e il suo Delta del Po come i siti a più alto rischio di innalzamento per il livello del mare. Tiro in Libano, i siti archeologici di Tarraco in Spagna e Efeso in Turchia sono invece minacciati dall’erosione costiera.
Nel 2013 il dipartimento di scienze climatiche delle Nazioni Unite aveva annunciato che i livelli degli oceani sarebbero potuti aumentare fino a 76 centimetri entro il 2100, ma studi più recenti stimano che la fusione delle calotte glaciali potrebbe alzare i mari più di quanto si pensasse.
Fonte: Artnet