L’autore del Giovane Holden non era un tipo molto espansivo e, probabilmente, non avrebbe pubblicato molti post su Facebook. Ma bisogna pur aprirsi ai tempi e così la Little, Brown and Company, casa editrice storica di Jerome D. Salinger, ha deciso di rendere disponibili gli ebook di tutti i libri del grande scrittore americano. «Un primo passo di un più ampio rilancio che potrebbe riconfigurare la comprensione del mondo di Salinger e dei suoi scritti», ha commentato il New York Times.
Non sono poi tantissimi, contando che Salinger, la cui penna pure era prolifica ma nell’ambito di una scrittura compresa nel piacere privatistico, pubblicò solo quattro volumi, tra romanzi e raccolte di racconti, oltre ad alcuni racconti brevi sparsi su riviste quali il New Yorker: The Catcher in the Rye, nel 1951, Nine Stories, nel 1953, Franny and Zooey, nel 1961, Raise high the roof beam, Carpenters and Seymour. An introduction, nel 1963. Salinger stesso, diventato controvoglia un personaggio leggendario insieme al suo Holden, diede disposizione che tutto il materiale inedito fosse pubblicato 50 anni dopo la sua morte, avvenuta nel 2010, quindi nel 2060. Contravvenendo all’indicazione testamentaria dello scrittore, nel 2013 sono stati pubblicati tre racconti, The Ocean Full of Bowling Balls, Paula e Birthday Boy, per ironia della sorte proprio sul web, diffusi senza l’approvazione degli eredi e della casa editrice su un sito di file sharing.
Salinger, che in Normandia, durante la Seconda Guerra Mondiale, conobbe Ernest Hemingway, si ritirò molto presto dalle scene, evitando qualunque contatto con i suoi lettori e con i media, più per una questione di carattere che di mistero o di culto della personalità, similmente all’altro grande più-o-meno-ignoto americano, Thomas Pynchon. «C’è una pace meravigliosa nel non pubblicare. È una sensazione pacifica. Pubblicare è un’invasione tremenda della mia privacy. Mi piace scrivere, amo scrivere. Ma scrivo per me stesso e per il mio piacere», era solito dire. Insomma, Salinger non era certo un tipo semplice. Per esempio, vietò all’editore di commissionare una copertina per The Catcher in The Rye, onde evitare immedesimazioni con i personaggi o preconcetti sulla trama. Una scelta stilisticamente indovinatissima, perché la copertina candidamente vuota dell’edizione Einaudi – come le altre in altre lingue e filologicamente più curate – è diventata una vera icona da libreria (anche se la sovraccoperta dell’edizione del 1963 presenta un disegno di un ragazzino con un gelato).
In ogni caso, nel centenario della nascita, il 1 gennaio 2019, questo ingresso nel mondo digitale con ebook e audiolibri farà felici tutti i fan di Salinger. A dare la benedizione è stato Matt Salinger, il figlio nato dal secondo matrimonio, con Claire Douglas. In questi ultimi anni, Matt ha lavorato sull’ampio archivio lasciato dal padre, che comprende una enorme mole di testi scritti a mano e in diverse fasi di completamento. Una prima fase dei lavori sarà presentata in autunno, alla New York Public Library – sempre più un place to be, anche dopo l’acquisizione dell’archivio di Lou Reed – dove saranno esposti in una mostra oggetti personali, lettere e foto.
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