24 aprile 2003

biografie Vita di Manzù (il cigno 2002)

 
Un racconto. Il racconto di una vita narrato all’autore del libro nel corso di incontri e pomeriggi trascorsi presso lo studio di Giacomo Manzù, nella sua villa di Ardea. Dettagliato come la sceneggiatura di un film…

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Un percorso biografico non privo di contraddizioni, inevitabili in una figura complessa come quella di Manzù. Nato a Bergamo nel 1908, la sua profonda dedizione all’arte nasce dal ‘mestiere’, che apprende giovanissimo nelle botteghe artigiane che frequenta, già dall’età di 11 anni. Il primo incarico importante è a Milano, dove Cardinalesi trasferisce nel 1930, e collabora con l’Architetto Muzio alla decorazione di una cappella dell’Università Cattolica. Nello stesso anno la prima mostra alla Galleria Il Milione, dove presenta alcuni disegni e due teste dipinte.
A Milano l’incontro e il matrimonio con la bellissima Antonia Oreni, figlia della proprietaria della pensione dove l’artista viveva. Un’unione dilaniata dai tremendi lutti che l’hanno tragicamente scandita: la prematura scomparsa delle figlie Laurigna e Donatella, e poi, anni più tardi, dopo il divorzio, del figlio Pio.
Nel 1954, durante un viaggio a Salisburgo dove tiene un corso di scultura alla Sommerakademie, conosce la ballerina Inge Schabel, una giovane modella che diventerà la compagna della sua vita, moglie e poi madre di suoi figli Giulia e Mileto.
Il libro svela la personalità dell’artista, brutale e poetica come la sua arte. Violenta nelle Crocifissioni, che gli valsero la minaccia della scomunica, sublime nei Ritratti di Inge, nella meravigliosa Francesca Giacomo Manzù Blanc, nei Passi di danza, nelle Pattinatrici, negli ieratici Cardinali. Così come nella seggiola bronzea, ritratto di quella stessa sedia su cui il padre svolgeva il suo mestiere di ciabattino (attualmente conservata in una teca di cristallo nell’atrio della Villa di Manzù).
Costanzo Costantini illustra attentamente l’artista e la genesi delle sue opere più belle, tra cui la lunga e travagliata vicenda legata alla realizzazione della Porta della Morte in Vaticano. Pregio del libro, tra gli altri, è di farci entrare in Manzù direttamente, senza mediazioni. L’autore alterna le parti più strettamente narrative, con la voce dell’artista: ampi brani tratti dalle interviste, dal ritmo vivace e incalzante, sono riportati fedelmente. A tal punto da dare, a tratti, l’impressione di leggere la sceneggiatura di un film.

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daniela bruni


Vita di Manzù. Costanzo Costantini. 118 pp. – Illustrazioni in b/n. ISBN 88-7831-138-3. Euro 15. Il Cigno Edizioni (Roma, 2002); www.ilcigno.org

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