09 ottobre 2008

fino al 20.X.2008 Impossible World! Ancona, Mole Vanvitelliana

 
Ed è ancora Pop Art. Memore delle icone degli anni ‘60, ma alimentato da multiformi spunti tratti dalle subculture e dall’underground. Le opere new pop di quattro artisti internazionali proiettano Ancona nel più avanzato panorama dell’arte contemporanea...

di

Ci fossero ancora dubbi al riguardo, basta dare un rapido sguardo alle opere esposte alla mostra Impossible World!, inserita nella più ampia rassegna di eventi intitolata Pop up!, per capire che l’arte pop non solo è “up”, ma è viva, vitale e soprattutto è, come sempre, tra le pieghe della nostra società, ironica e disincantata lettrice di una contemporaneità sempre più multiforme.
Alla Mole di Ancona si conclude il lungo e articolato progetto culturale che per una stagione ha proiettato la città in un vivace turbinio di eventi e manifestazioni d’arte contemporanea. Risvegliato dal consueto assopimento culturale, il capoluogo marchigiano ha ospitato appuntamenti e performance artistiche che vedono nella mostra Impossibile World! l’evento conclusivo.Quattro sono gli artisti proposti, tutti degni dei migliori circuiti espositivi internazionali e tutti interpreti di un nuovo concetto di popular, che si nutre di fumetti, fanzine e dell’immaginario visionario tratto dalla cultura underground. Perché se la Pop Art degli anni ‘60 elevava gli oggetti della quotidianità a icone dell’arte e del consumismo, oggi l’eccesso di immagini, di miti e l’incessante tendenza a un protagonismo esasperante determina un’arte che ridicolizza non più l’oggetto, ma l’uomo stesso.
Raymond Pettibon - 1992 - The quality of the scene... (JFK) - inchiostro e acquerello su carta - cm 66x71
Così, nelle opere di Marcel Dzama, in cui la tecnica illustrativa giocata su smorzate tinte acquerello dalle sembianza fumettistiche solo apparentemente innocue, si rende ancor più forte l’impatto emotivo con una realtà crudele. L’artista ci mostra con cinica semplicità il volto animalesco dell’uomo, di cui i fatti di cronaca sono quotidiana testimonianza. Anche Raymond Pettibon, artista statunitense capace di cogliere con affascinante stile narrativo i contrasti della subcultura americana, utilizza un linguaggio vicino al fumetto con sfumature noir da cinema alternativo. Le sue opere rappresentano scene di vita ugualmente feroce, allucinate realtà delineate con intenso bianco e nero, per dare voce a una spietata, a tratti poetica satira sociale.
Si tratta invece di un universo immaginifico quello ricreato attraverso un paziente lavoro di assemblaggi e collage da Shiri Mordechay, che manipola tanto la carta e la figurazione quanto lo spettatore, rapito dai dettagli e incapace di riemergere dal voyeurismo di una visione fiabesca ma perversa. Il disegno accattivante che si trasforma in deformazione e la consistenza quasi scultorea dell’opera convivono con un’evidente complessità di concetti abilmente intrecciati. Mentre, nelle opere di Arlen Austin, il surreale mistero d’immagini inquietanti crea una rappresentazione quasi da genere fantasy, racchiudendo in essa complessi significati più evidenti nei lavori video.
Shiri Mordechay - Untitled (particolare) - 2007 - materiali vari su carta
Chiudono la mostra una serie di testimonianze filmate di writing & street art, esemplificazione di quella creatività fremente e vitale generata da una cultura non più solo sotterranea e nascosta, ma sempre più vicina alla vita reale e quindi fondamento della nuova arte pop.

articoli correlati
New Art, New Pop a Mogliano Veneto

vanessa caprari
mostra visitata il 27 settembre


dal 27 settembre al 20 ottobre 2008
Impossible World!
a cura della
Galleria Daniele Ugolini Contemporary
Mole Vanvitelliana
Banchina da Chio, 28 (zona Porto) – 60122 Ancona
Orario: da martedì a sabato ore 17-20; domenica ore 10-13 e 17-20
Ingresso libero
Catalogo Età con testo di Gabriele Tinti
Info: mac.ancona@tele2.it; www.popup2008.blogspot.com

[exibart]

1 commento

  1. Non capisco come si riescano sempre ad organizzare brutte mostre ad Ancona .
    Vai nei paesini della Romagna o in Toscana e vedi mostre meravigliose .
    Sarà perché nelle marche si fa sempre lavorare solo l’ amico di turno e non il vero professionista ?

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui