25 maggio 2001

Fino al 21.X.2001 Io adriatico, Civiltà di mare tra frontiere e confini Ancona, Mole Vanvitelliana

 
Crocevia di popoli e civiltà l'adriatico , questo "cortile d'acqua" diventa spunto per
un'ampia riflessione...

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Continuano gli appuntamenti con l’arte nello splendido spazio della Mole Vanvitelliana. Da roccaforte settecentesca, questo spazio, da dieci anni a questa parte diventa di volta in volta suggestivo scenario di mostre più o meno importanti che spaziano dall’archeologia, alla pittura moderna, dalla fotografia alle più nuove tendenze contemporanee, ed è proprio il suo carattere di versatilità e la oculata gestione che ne fanno uno dei capisaldi per la promozione di eventi culturali nelle marche.17297(1) Questa è la volta di Io Adriatico civiltà di mare tra frontiere e confini , esposizione curata Da Giuseppe Papagano e da un pool di studiosi che ne formano il comitato scientifico, dedicata al nostro mare, alle terre che bagna ed alle genti che lo hanno popolato e tuttora lo popolano, amandolo e rendendolo il centro della propria attività quotidiana. In questo caso la Mole, voluta da Clemente XII per il suo progetto di riorganizzazione del porto Dorico, diventa una sorta di teatro della memoria, uno scrigno che dischiude agli occhi del visitatore importanti reperti archeologici, e diverse testimonianze artistiche e pittoriche provenienti dalle varie località disseminate lungo le sue coste, raccontando la storia di chi nei secoli lo ha attraversato. L’Adriatico , l’assoluto protagonista di tutto il percorso, non è semplicemente il tema della mostra, ma l’io narrante, il testimone intimo di tutto ciò che si vede, questo mare, crocevia di culture, che si è visto attraversare di volta in volta da greci, romani, turchi e saraceni, che è stato teatro di truci battaglie, sede di proficue rotte commerciali, ed in seno al quale si sono consumate nei secoli la disfatta e la gloria degli imperi, è soprattutto ed è sempre stato un crocevia di culture, un punto di incontro di diverse civiltà che grazie a lui entrano in contatto le une con le altre intessendo un proficuo rapporto di scambi socio-culturali.
Quattro sezioni compongono questa mostra, quattro sezioni dedicate ad epoche diverse, dove i pezzi esposti che siano un bastoncino di ambra, il ritratto di qualche nobiluomo veneto od uno scafandro parlano di loro stessi, dei popoli che li hanno utilizzati, diventano simboli dello scambio tra culture e civiltà diverse, sintetizzando nella loro particolarità di oggetto la storia dell’adriatico stesso.
Il percorso della mostra è un percorso storico-tematico, che lascia raccontare al mare più di duemila anni di storia. La prima tappa, Da Roma a Bisanzio ci pone davanti ad interessantissimi reperti archeologici, dalle anfore di epoca romana utilizzate per gli scambi commerciali, ritrovate nelle acque inserite nelle proficue rotte imperiali con l’oriente, ai magnifici mosaici distaccati a prova dell’influenza bizantina, dal vasellame alle punte di frecce, monete e contrappesi, fino alla magnifica crocetta votiva egiziana tutti a testimonianza di una commistione stilistica e culturale avvenuta in epoca tardo antica. La seconda sezione è dedicata a Venezia trionfante, alla città lagunare che ha saputo sfruttare il mare per estendere la sua egemonia economica al medioriente difendendola con ardite imprese belliche esaltate da Grewenbrook, da Maganza e da Francesco Guardi. Dai ritratti di nobili e funzionari Veneziani si passa poi agli Artisti dell’Adriatico, questi che di influenza veneta e bizantina formarono un nuovo ed originalissimo linguaggio, tanto da far parlare di un vero e proprio Rinascimento Adriatico. Dopo la breve parentesi dedicata al Ciriaco D’Ancona, si passa alla sezione dedicata all’Adriatico mare di città e mare di scambi dove si percepisce il ruolo della città di Ancona come luogo di smistamento delle merci Pontificie, e quindi della sua importanza in seno alle attività che si sono svolte nell’adriatico, testimoniata dalla presenza appunto di antiche carte, libri di mercatura e di navigazione, fino ai plastici dedicati alle modalità della pesca ed alle imbarcazioni. L’esposizione si conclude con una interessantissima videoinstallazione che ci mostra appunto attraverso le testimonianze di popoli diversi e gli spaccati di città e paesi il forte scambio culturale consumatosi nei secoli . Grazie alla curatela ed all’allestimento magistrali, Io Adriatico riesce a rendere senza appesantire, anche grazie a sofisticati supporti audiovisuali, una materia così complessa ed a raccontare con toni semplici ma di qualità una storia ormai millenaria e proponendo anche qualche spunto di riflessione sull’attualissimo tema dell’integrazione socio-culturale.


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Quante volte la visita ad un museo ha rappresentato una giornata particolare?

Stefano Verri
Mostra visitata il 9.V.2001




Io Adriatico, civiltà di mare tra frontiere e confini
Ancona, Mole Vanvitelliana
Orari: dal martedì alla domenica 10-13 17-20
Ingresso: intero L.10.000 ridotto L.8000 gruppi e scuole L. 5000
Per informazioni: 071.2225031 Ufficio Stampa: Economia&Cultura 0713580025
Sono previste visite guidate ed attività didattica per le scuole


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