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Sembra che la nuova sede del Breuer, a New York, continui a portare fortuna alla major Sotheby’s. Dopo la vendita straordinaria di arte moderna e contemporanea di novembre – incluso il Klimt da $ 236,4 milioni – ecco che la casa d’aste torna a fare la storia: la vendita Important Watches ha racimolato la bellezza di $ 42,8 milioni, polverizzando (e precisamente: più che raddoppiando) tutte le stime, fino a totalizzare la cifra più alta per un’asta di orologi mai organizzata dall’azienda.
Al centro di questo evento epocale c’era Exceptional Discoveries: The Olmsted Complications Collection, una delle più importanti collezioni private di complicazioni mai apparse sul mercato. Meticolosamente assemblata da Robert M. Olmsted nel corso di sei decenni, la collezione rappresenta una monumentale testimonianza dell’esperienza e della cultura orologiera americana. Solo questa sezione dell’asta, che contava 35 pezzi, per intenderci, ha chiuso con un totale di $ 22,4 milioni. Il top lot assoluto? Il “fiore all’occhiello” di Audemars Piguet, il cosiddetto Grosse Pièce, che nel corso di una bidding battle di dieci minuti ha superato le aspettative pre-asta ($ 500.000-1 milione), finendo aggiudicato per $ 7,7 milioni. Si tratta dell’orologio da tasca più complicato conosciuto del leggendario produttore ancora in mani private, e ora rivendica il suo posto come segnatempo Audemars Piguet più prezioso mai venduto all’asta (e il quarto prezzo più alto, in assouto, mai raggiunto per un orologio da Sotheby’s).

Altri esemplari che hanno animato la sala del Breuer: senza dubbio il cronografo John Motley Morehead Double Movement Minute Repeating Split Seconds del 1924 («L’unico Patek Philippe conosciuto con 6 lancette che ruotano dal centro, Movimento 197890, Cassa 410655», recita il catalogo), una meraviglia finora sconosciuta e nota solo attraverso gli archivi Patek Philippe. Ha scatenato un’asta frenetica e ha raggiunto i $ 3,7 milioni, vale a dire un record per un orologio da tasca con ripetizione minuti. E poi ancora l’orologio fermacarte in argento Patek Philippe risalente al 1927 circa, comparso in asta con una stima di $ 500.000 – 1 milione. Presto sorpassata, con un’aggiudicazione record di $ 2,7 milioni e una battaglia di offerte durata quattro minuti. «Questo raro orologio è uno dei soli tre esemplari conosciuti», spiegano da Sotheby’s, «insieme a quelli realizzati per i leggendari collezionisti James Ward Packard e Henry Graves Jr., entrambi ora conservati al Museo Patek Philippe di Ginevra. Prima della sua comparsa all’asta, l’esistenza di questo orologio era sconosciuta».
Al di là della collezione di Robert M. Olmsted, poi, Sotheby’s ha visto passare sotto il martello un Rolex Reference 6100 “Dragon” del 1963, un orologio automatico in oro giallo eccezionalmente raro con quadrante in smalto cloisonné raffigurante un drago arrotolato, attribuito al maestro smaltatore Nelly Richard, schizzato fino a $ 1,8 milioni (stima $ 450.000-900.000). Mentre un F.P. del 2012 circa, il Journe Centigraphe Souverain Formula Jean Todt “Ferrari”, ha raggiunto ben $ 1,6 milioni, oltre quattro volte la sua stima pre-asta ($ 200.000-$400.000).
Parla Geoff Hess, Global Head of Sotheby’s Watches: «Come nostra prima asta di orologi presso The Breuer, questi risultati hanno superato persino le nostre più alte aspettative. 1.850 partecipanti registrati da tutto il mondo hanno risposto con straordinario entusiasmo, ottenendo prezzi eccezionali sia per le icone vintage che per quelle moderne. L’intensità delle offerte internazionali sottolinea sia la resilienza del mercato degli orologi di alta gamma sia lo slancio di Sotheby’s nel presentare segnatempo importanti su uno dei palcoscenici culturali più prestigiosi di New York. Siamo particolarmente orgogliosi che questa asta abbia raggiunto il miglior risultato di sempre per un’asta di orologi nella storia di Sotheby’s, stabilendo un nuovo punto di riferimento per il mercato. I risultati di oggi confermano che il nostro approccio, che combina provenienza eccezionale, approfondite conoscenze e una presentazione di prim’ordine, continua a stabilire lo standard globale per le aste di orologi».














