26 marzo 2024

C’è una wunderkammer di arredi e dipinti antichi in vendita da Il Ponte

di

Oltre 650 i lotti selezionati dalla casa d’aste milanese. Da un servizio di piatti della serie “Medusa”, su disegno di Versace, a un dipinto proveniente dalla collezione di casa Barberini

Manifattura di Rosenthal su disegno di Versace, secolo XX. Parte di servizio di piatti della serie "Medusa". Stima € 2.200 - 2.400. Courtesy Il Ponte Casa d'Aste

Quattro sessioni d’asta per oltre seicentocinquanta lotti, tra mobili, tappeti, strumenti musicali e porcellane preziose, in ottima compagnia con sculture e dipinti antichi. C’è proprio tutto, a Palazzo Crivelli, a Milano, una sfilza di oggetti senza limite di tempo né categorie, pronti a sfilare sotto il martello de Il Ponte Casa d’Aste da oggi, 26 marzo, fino al 28 marzo. «Ogni lotto proposto», rivelano dalla maison, «racconta la tradizione, l’influenza e il gusto di aree geografiche differenti, dal sud al nord Italia, per approdare nel cuore dell’Europa». Una wunderkammer in vendita, rigorosamente fuori dall’ordinario.

Si parte dai mobili settecenteschi: la coppia di cassettoni siciliani al lotto 145, € 14.000 – 16.000), il cassettone a balestra toscano (stima: € 2200 – 2400), la selezione di mobili laccati liguri (stima: € 2800 – 3000), l’esile ed elegante cantonale piemontese storicamente attribuito a Prinotto (stima: € 14.000 – 16.000), fino a una selezione di mobili stampigliati francesi, tra cui una commode di Macret (stima: € 1300 – 1400) e una commode svedese (stima: € 6500 – 7000). Solo per iniziare.

Tra i lotti più singolari, senz’altro una collezione di bastoni («emblema dell’interazione culturale tra Oriente e Occidente», spiegano da Il Ponte), di cui alcuni con prese Shibayama realizzate in Giappone per il mercato europeo (stima: € 350 – 400); ma anche la scatola musicale Reuge al lotto 67 (stima: € 3000 – 4000), una serie di uova in vetro, in argento, decorate e smaltate, ancora un globo celeste in legno dell’inizio del XVII secolo (stima: € 2000 – 2500). Poi un trionfo di oggetti preziosi dedicati alla tavola, a partire da un Rosenthal su disegno di Versace (lotti 231, 279 e 303), i calici al lotto 82 impreziositi da cristallo di rocca e pietre dure (stima: € 3300 – 3500), c’è perfino un portastuzzicadenti zoomorfo in argento con occhi in cabochon, firmato Fabergé (lotto 61, € 1800 – 2000).

Giovanni Francesco Romanelli ( Viterbo 1610 – 1662 ). “Allegoria della Fama (Clio?)”. Olio su tela (cm 130×100)
in cornice del secolo XIX. Collezione Sciarra. Collezione privata. Stima € 11.000 – 12.000. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

I dipinti, presenti. Vedi l’Allegoria della Fama di Giovanni Francesco Romanelli: i colori cangianti, l’atmosfera lussuosa, la provenienza blasonata da casa Barberini. Stima: € 11.000 – 12.000. E vedi La Carità Romana del pittore lucchese Girolamo Scaglia, che incrocia per la prima volta lo sguardo del mercato. La vicenda è quella di Cimone, l’anziano condannato a morte e privato di cibo, nutrito in carcere dal seno della figlia Pero, ne scrive Valerio Massimo nel suo De pietate in parentes. «Rappresenta un’opportunità unica per gli amanti dell’arte di possedere un’opera intrisa di storia, emozione e maestria tecnica», commentano gli esperti, «capace di dialogare con il passato e il presente con straordinaria eloquenza». Stima: € 25.000 – 30.000. Al lotto 140, un altro top lot della selezione de Il Ponte: è il cinquecentesco Ritratto di Bartolomeo Concini attribuito a un seguace di Angelo Bronzino – bello il dettaglio del calamaio con una figura femminile che regge un sole e una lucerna, simboli del giorno e della notte. La valutazione pre-incanto, qui: € 16.000 – 17.000.

Ultima tappa nella wunderkammer de Il Ponte, la scultura. C’è la Primavera di Vincenzo Pasquali tra i pezzi forti della sessione (stima: € 3.500 – 4.000), «una versione realizzata per un committente privato», si legge sul catalogo, «di quella scultura in marmo che nel giro di un secolo è divenuta il più noto monumento della città di Sanremo», il riferimento è alla scultura della dea lungo la Passeggiata dell’Imperatrice. Mentre la Venere di maestro lombardo di inizio del XIX secolo, distesa su un cuscino e in marmo bianco di Carrara, potrebbe passare di mano per  € 3.500 – 4.000. Appuntamento a Milano. 

Girolamo Scaglia ( Lucca 1620 – 1686 ). “La carità romana”. Olio su tela (cm 153,5×114,5). Stima € 25.000 – 30.000. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui