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C’è un lotto d’eccezione tra le fila dell’Arte figurativa tra XIX e XX secolo di Finarte. È un’Odalisca di Francesco Hayez, è stata dipinta nel 1880 e sarà offerta il prossimo 2 marzo con una stima di € 50.000 – 70.000. Una tela inedita, eppure ben documentata, lo spiega nel dettaglio il Prof. Fernando Mazzocca nella scheda di catalogo della maison. «La singolarità dell’opera», si legge, «sta nel fatto che rappresenta l’ultima versione di un tema caro al pittore, quello dell’Odalisca, rappresentata a mezza figura e con un turbante. La prima è quella del 1839 conservata alla Pinacoteca di Brera a Milano, la seconda è del 1860 (in collezione privata), mentre esistono diverse soluzioni altrimenti ambientate, come la grande l’Odalisca alla finestra di un Harem del 1838, la grande Odalisca sdraiata del 1839, l’Odalisca presso ad uno schiavo del 1864, l’Odalisca che legge e l’Odalisca nel sonno, entrambe del 1867». Una versione con il turbante colorato e il capo chino, che sfugge volontariamente allo spettatore, è stata venduta in Italia nel febbraio 2021 per € 93.750 (la ritrovavamo pochi mesi dopo da Bottegantica, tra i capolavori della BIAF 2022). Solo per rendere l’idea.
Prosegue Mazzocca: «Come negli altri casi, la figura risulta anche questa volta ripresa dal vero, basata sulla modella messa in posa. Mentre il termine “studio”, cui veniva indicata nell’ Elenco, sottolinea una caratteristica comune ai dipinti di Hayez degli anni Ottanta, che si presentano spesso come dei non finiti. Qui l’artista, in un’opera che doveva avere un carattere privato e che veniva destinata all’amico Giuseppe Clerici, dimostra ancora tutta la sua abilità nello scorcio proprio nel bellissimo dettaglio della mano, come le sue risorse di colorista nella splendida tonalità del verde utilizzato per il turbante».
Non solo Hayez. Uno sguardo agli highlights del catalogo
Saranno oltre 250, giovedì, i lotti protagonisti della vendita di Arte Figurativa tra XIX e XX secolo. C’è l’orientalista Giuseppe Haimann, artista riscoperto di recente dal dipartimento, sotto il martello con una rassegna eterogenea di dipinti dalle stime contenute. C’è Venezia, con una serie di popolani presso il Ponte di Rialto, ad opera di Vittorio Avanzi (stima: € 800-1200), c’è una preziosa tavola di Pio Semeghini (stima: € 1200-1500). Ma anche un lavoro di Leonardo Dudreville, si intitola Conchiglie, è stato presentato alla XVI Biennale (stima: € 1200-1800).
A proposito di Ottocento, non troviamo solo l’Odalisca di Hayez tra le fila della maison italiana. È il caso de Il teatro dei burattini di Angelo Inganni, del 1869 (stima: € 8000 – 12000), così come de il Trionfo di Fiori di Luigi Scrosati (stima: € 2500 – 3500) – «dimostrano», commentano gli esperti di Finarte, «a che grado il magistero hayeziano si sia potuto declinare felicemente».
Accademici di rilievo in catalogo: Eleuterio Pagliano, Eugenio Amus, Ettore Tito, ma soprattutto Ponziano Loverini, maestro all’Accademia Carrara di Bergamo, offerto da Finarte con nucleo unico di opere provenienti dagli eredi. E poi ancora il magnifico cartone di Francesco Coghetti, preparatorio per la decorazione della cupola del Duomo (stima: € 2000-3000).
Non mancano i nomi stranieri, da Juan Pablo Salinas a Max René Herrfeldt. E chiudiamo la rassegna con un lavoro di Eros Pellini, una delle sue ballerine colte in un momento di preparazione. «Maestro nella modellazione e riscoperto di recente», dicono da Finarte, «riesce a cogliere nel corpo della ragazza due opposti, la tensione e la compostezza» (stima: € 700-1000).
Appuntamento a Milano con l’Arte figurativa tra XIX e XX secolo.