30 novembre 2022

Elisabetta II, è record per una stampa di Andy Warhol all’incanto

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La casa d’aste Heffel, a Toronto, fissa un nuovo traguardo per il re del Pop (e del mercato internazionale)

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Courtesy Heffel

Non un nuovo record assoluto per il Re del Pop, s’intende. Resta ancora indisturbato, insuperato, osannato il ritratto seducente di Marilyn che lo scorso maggio, da Christie’s New York, toccava il tetto stellato di $ 195 milioni. Qui si parla di una stampa in edizione, di un supporto certamente caro ad Andy Warhol, così demografico, di massa, infinitamente moltiplicabile – proprio come i consumi dell’America del grande boom. Il soggetto: la Regina Elisabetta II, a pochi mesi dalla sua scomparsa. La provenienza: a dir poco preziosa, si tratta della Royal Edition della serie Reigning Queens del 1985, una tiratura deluxe, rarissima, di soli 30 esemplari. Ciliegina sulla torta: l’esemplare passato sotto il martello di Heffel, a Toronto, era impreziosito da vetro frantumato – o “polvere di diamante”. E il prezzo d’aggiudicazione ne ha fatto le spese, letteralmente, con quei $ 855.600 raggiunti dopo una bidding battle sofferta, a partire da $ 375.000 – $ 450.000.

La storia è questa. Nel 1982, il mercante ed editore europeo di Andy Warhol, George C.P. Mulder, scrisse al segretario privato della Regina Elisabetta, Sir William Heseltine, per esprimere il desiderio di Warhol di produrre una serie di ritratti serigrafici della monarca. La prima risposta, decisamente polite, non ottenne l’effetto desiderato. «Sebbene la Regina non voglia certo ostacolare il signor Warhol!», teneva a specificare Heseltine. Poi la svolta, tre anni dopo quell’educatissimo rifiuto, quando la sovrana vide le fotografie delle serigrafie di Warhol, si convinse. «Sua Maestà è stata molto contenta e interessata a vedere queste immagini», avrebbe scritto Heseltine a Mulder.

Ed eccolo il risultato di quella fortunata apertura. Warhol realizzò nel 1985 Reigning Queens, una serie di ritratti di grandi dimensioni, tutti basati su fotografie ufficiali delle uniche regine allora in carica: Elisabetta II del Regno Unito, Beatrice dei Paesi Bassi, la Margrethe II di Danimarca e Ntfombi Tfwala dello Swaziland (oggi Eswatini). Quello della Regina Elisabetta II venduto da Heffel, in particolare, è basato su una fotografia scattata da Peter Grugeon al Castello di Windsor nel 1975, pubblicata nel 1977 in occasione del suo Giubileo d’argento. «La regina è bellissima, splendente nella sua regalia della tiara di diamanti e perle della Granduchessa Vladimir e di una collana di diamanti e perle, e indossa una fascia blu con appuntato un medaglione con un ritratto in miniatura di suo padre, Giorgio VI», rivelano gli esperti della casa d’aste. «La sua espressione», aggiungono, «ricorda quella della Monna Lisa: ha un sorriso enigmatico e sembra guardare oltre il fotografo. È calorosa ma dignitosa, consapevole del fatto che è seduta per una fotografia formale».

Nel 2012 fu la stessa regina ad acquistare la suite di quattro stampe di Warhol dall’edizione deluxe di 30 con polvere di diamante. E poi più tardi, nello stesso anno, quelle stesse stampe sono state esposte al Castello di Windsor nella mostra The Queen: Portraits of a Monarch, con gli ultranoti esemplari di Annie Leibovitz, Dorothy Wilding, Lucian Freud. «Erano gli unici ritratti di sua proprietà per i quali non aveva commissionato e posato», specifica ancora la maison. Non esattamente un risultato inaspettato, insomma, per la casa d’aste canadese, che polverizza le stime e vola dritta a quota $ 855.600. Proprio nell’anno d’oro di Warhol, tra l’altro, con un fatturato monstre da$ 495,6 milioni e al primo posto, attualmente, nella classifica mondiale Artprice.

 

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