19 maggio 2022

La Paris Drawing Week apre con un Michelangelo da record

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Parigi apre le porte della Drawing Week con le fiere dedicate alle opere su carta e la partenza è da record: da Christie's, un disegno di Michelangelo aggiudicato per 23 milioni

Drawing Now, 2022

Parigi accoglie la settimana del disegno di arte antica, moderna e contemporanea e di opere su carta, presso il Salon du Dessin, Drawing Now Art Fair e DDESSIN, ma anche nelle case d’asteacome Christie’s e l’hôtel Drouot, fino al 22 maggio. Il segnale di partenza di questo evento imperdibile per collezionisti e appassionati, è stato dato mercoledì, 18 maggio, dalla vendita di un disegno inedito di Michelangelo per 23 milioni di euro, mentre all’hôtel Drouot nelle prossime ore si batteranno disegni che vanno dal 1500 al 1900 (19 e 20 maggio).

Il Salon du Dessin, al Palais Brongniart, arriva alla 30ma edizione con 39 gallerie europee, statunitensi e asiatiche. I corridoi brulicano di curiosi mentre negli stand ci sono non pochi bollini rossi. Partecipano per la prima volta le italiane Enrico Frascione, Romano Fine Art e la Apolloni Laocoon, dopo due anni di assenza ritorna la galleria Maurizio Nobile Fine Art, con sede a Bologna e a Parigi, che vanta opere che vanno dal 1400 alla prima metà del 1900, come il disegno italiano e fiammingo. Sono diverse le opere qui proposte, tra cui una di Antonio Mancini (1852-1930), del periodo di Frascati – che val dal 1911 al 1918 – venduta a 95mila euro, o un olio su carta incollato su tela di Ubaldo Gandolfi (1728-1781) a 110mila euro. Si tratta di un magnifico bozzetto preparatorio per una pala d’altare che rappresenta un fanciullo.

Salon du dessin, 2022

Troviamo diverse opere di Giovanni Boldini, star di questa primavera parigina parallelamente alla mostra a lui dedicata fino al 24 luglio presso il Petit Palais a Parigi. Non manca il tratto riconoscibile di Edgar Degas in vendita in diverse gallerie ma anche i disegni di Dora Maar, sui 3.600 euro, o i bellissimi collage su carta di Jacques Prévert, venduti tra 8mila e 18mila euro, presso la Loeve & Co. C’è anche molto disegno contemporaneo, come presso la londinese Waddington Custot che propone Fabienne Verdier, di cui abbiamo scritto in passato. La parigina Taménaga ha portato, tra l’altro, Tom Christopher noto per i suoi murales espressionisti e coloratissimi, clin d’oeil a Basquiat di cui rivendica l’eredità. L’artista statunitense presenta dei disegni ispirati al periodo della pandemia in cui ritrae una New York semideserta, dove tra acciaio e cemento, si incontravano addetti alle pulizie urbane o fattorini.

Salon du dessin, 2022

La fiera accoglie diverse iniziative come la mostra dei vincitori del 15mo Premio di Disegno Contemporaneo della Fondazione Daniel & Florence Guerlain, oltre al Musée du Grand Siècle con la donazione Rosenberg, il cui cuore è l’arte del XVII secolo. Sono qui presenti una cinquantina di disegni che vanno dal XVI al XX secolo, come il bellissimo barbagianni del talentuoso Nicolas Robert (1614-1685), la cui collezione di pergamene è conservata oggi al Muséum national d’Histoire naturelle di Parigi.

Drawing Now, 2022

Non molto distante, al Carreau du Temple troviamo Drawing Now Art, la fiera dedicata al disegno contemporaneo e degli ultimi 50 anni, che arriva alla 15ma edizione con 72 gallerie internazionali provenienti da 12 Paesi e oltre 300 artisti. Performance, incontri, premiazioni o mostre tematiche come il progetto Hyperdrawing, realizzato in collaborazione con il FRAC Picardie, un fondo regionale dedicato all’arte contemporanea che possiede una delle più importanti raccolte di disegni contemporanei in Francia. Qui artisti come Stéphanie Mansy o Boryana Petkova sono invitati a creare davanti al pubblico durante tutta la durata dell’evento, le loro opere verranno distrutte subito dopo la fiera. Non più il disegno tradizionale realizzato nell’intimità dello studio, qui il gesto creativo è l’opera stessa.

Drawing Now, 2022

Partecipano per la prima volta la bolognese Studio G7 e la veneziana Michela Rizzo, che presentano insieme un progetto sulle pratiche contemporanee del disegno per un confronto intergenerazionale e multimediale, con artisti quali Giulia Dall’Olio, Giorgia Fincato, Kateřina Šedá e David Tremlett. La parigina Backslash presenta una serie di ritratti parlanti di Odonchimeg Davaador, tra poesia e preoccupazioni ambientali. La tedesca Drawing Room accoglie un solo show di Katharina Hinsberg, le cui opere rivelano essenziali linee del disegno, non restituite dalla grafite, ma create da ritagli nella carta rivelate da tracce di inchiostro di china, grafite o matita colorata, per una creazione tridimensionale.

Drawing Now, 2022

La giapponese Kitai presenta un bellissimo lavoro di Mizuho Koyama, che si piazza tra calligrafia occidentale e orientale, tradizione e modernità. È un insieme di 55 disegni in bianco e nero ispirati agli altrettanti capitoli di “Il racconto di Genji” (源氏物語 Genji monogatari), un classico della letteratura giapponese scritto da Murasaki Shikibu, soprannome di una scrittrice dell’inizio dell’XI secolo. Grande conoscitrice delle tecniche dello Shodō – antica arte della calligrafia giapponese – e delle sue rigide regole, Mizuho le ribalta per imporre uno stile innovativo, in cui incorpora graffiti liberi su carta, per oltrepassare ogni confine geografico e culturale, e toccare il mondo intero con il suo tratto libero e espressivo. La serie è venduta a 50mila euro.

Trampolino di lancio per la scena artistica francese e internazionale, la fiera DDESSIN è arrivata alla sua decima edizione. Questo evento, che punta molto sull’arte emergente, ospita nove gallerie francesi e una galleria cinese di Dalian che propone artisti che vivono in Francia.

E poi tanto altro da scoprire in questo folle fine settimana parigino.

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