25 febbraio 2023

Photo London: torna a maggio la fiera della fotografia

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Dagli scatti surrealisti ai grandi report del presente, dai maestri della fotografia ai giovani talenti internazionali. Appuntamento in primavera alla Somerset House, ecco le prime anticipazioni

photo london 2023
Sasha Goldberger, Invasion Day One: Objects in mirror are closer than they appear, 2021. Courtesy of Sasha Goldberger and Galerie XII

Photo London, senza dubbio uno degli appuntamenti più attesi dai collezionisti e dagli appassionati di fotografia. La scelta non manca, anche nel 2023: «Dalle immagini documentarie che testimoniano la nostra epoca in rapido cambiamento», anticipano i fondatori Michael Benson e Fariba Farshad, «fino alle opere che si spingono oltre i confini della fotografia». Segnatevi queste coordinate. Sono oltre 110 le gallerie internazionali che parteciperanno all’edizione numero VIII della fiera, in scena nella bella cornice della Somerset House, a Londra, sotto la guida del nuovo direttore Kamiar Maleki. Le date da cerchiare in rosso: dal 10 al 14 maggio. Qualche anteprima sugli highlights degli stand.

Si parte dalla schiera – ben nutrita – di gallerie che sostengono fotografi iraniani, da LS10 Gallery (Londra) a Roya Khadjavi Projects /Nemazee Fine Art (New York) fino alla O Gallery (Teheran) – occhi puntati, qui, sulle rare stampe di Kaveh Kazemi, le cui fotografie della rivoluzione del 1979 rappresentano uno dei più importanti archivi del periodo.

Kaveh Kazemi, Photographs on Sale – Enghelab Street, 1979, Revolutionaries – the First Decade. Courtesy: O Gallery and the artist

Non solo. La crescente importanza della fotografia in Africa è evidenziata dalla selezione della 193 Gallery (Parigi/Venezia) – con i ritratti mascherati di Leon Nyaba Ouedraogo; ancora da Ed Cross (Londra) e dalla serie “Faith” di Mário Macilau, un progetto di lunga durata che documenta le vite spirituali e i rituali delle comunità nelle zone rurali del Mozambico e i paesaggi che le circondano; e poi ancora dalla Bonne Espérance Gallery (Parigi), con una mostra interamente dedicata a Jürgen Schadeberg (1931 2020), spesso definito il padrino della fotografia sudafricana.

Si cambia categoria. C’è la fotografia surrealista a fare da filo rosso nel booth della Galerie Sophie Scheidecker (Parigi), con opere di Man Ray, Erwin Blumenfeld, Manuel Alvarez Bravo, Kati Horna e Nan Goldin. E così anche nello stand di Open Doors (New York), che nell’VIII edizione di Photo London sottolinea l’eterna attualità del surrealismo con la mostra collettiva The Eye of the Beholder – sguardo qui ai lavori di Joe Webb, Connie Stewart, Max Miechowski e Laura Pannack.

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Justine Tjallinks, Jeweled Vision. Courtesy of Justine Tjallinks and Sophie Scheidecker

La Albumen Gallery (Londra) esplora attraverso quattro decenni l’identità di genere e i diritti LGTBQIA+, mentre nello stand di Catherine Edelman Gallery (Chicago) non passeranno inosservate le immagini manipolate chimicamente di Michael Koerner – l’obiettivo: trasmettere le continue conseguenze della bomba atomica sganciata su Nagasaki, che ha causato la morte per cancro di cinque membri della sua famiglia. Ancora due pit-stop consigliati: Fiumano Clase (Londra) presenta le opere di Sam Burford, che utilizza macchine fotografiche fatte a mano, stampa 3D e metodi di apprendimento automatico su misura per sondare i modi in cui la tecnologia genera nuove forme estetiche. Per gli appassionati di fotografia vintage, invece, Blue Lotus (Hong Kong) espone rare stampe del leggendario fotografo di strada cinese Fan Ho (1931 – 2016).

Elizabeth Waterman, Drag queens at Party, 2014. Courtesy of Elizabeth Waterman and Albumen Gallery

Spazio ai temi del paesaggio e dell’ambiente, che permeano senza interruzione tutte le sezioni della fiera. C’è Roland Belgrave (Brighton) tra i protagonisti dell’edizione 2023, il booth presenta una mostra personale dell’artista Mandy Barker – il suo lavoro sui detriti plastici marini, ormai avviato da oltre 12 anni, è stato riconosciuto a livello mondiale. ARTCO Gallery (Berlino) punta invece i riflettori sul fotografo, artista e attivista di fama mondiale Gideon Mendel, la cui pratica socialmente impegnata «equivale a un profondo atto di testimonianza dell’esperienza umana e degli impatti fisici dell’emergenza climatica».

Proseguiamo a zig zag tra le anteprime. Persons Projects (Berlino) offre uno sguardo contemplativo sulla ricerca della scuola di Helsinki, la fotografia qui è indagata come strumento concettuale di riflessione. Crane Kalman Brighton e Eleven Fine Art (Twickenham) si uniscono invece per presentare le opere di tre fotografe il cui approccio alla fotografia di paesaggio varia dal reale, all’immaginario, fino al fantastico. Poi una protagonista nostrana: da Alessia Paladini (Milano) la presentazione collettiva On Landscape presenterà i lavori di cinque fotografe internazionali, «le cui opere sono collegate dai fili rossi della memoria, del ricordo del passato, del cambiamento e della resilienza».

Lynn Saville, Lighted-Window, 2010. Courtesy of the artist and Alessia Paladini Gallery
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Gian Paolo Barbieri, Eva Herzigova, Rome, 1997. Courtesy of the artist and 29 Arts in Progress Gallery

Diverse le gallerie che celebrano il rapporto della fotografia con il mondo della musica, della moda e delle celebrità. Come Ira Stehmann (Monaco), che presenta opere della crème dei fotografi di moda, come Peter Lindbergh e il raramente esposto Steven Meisel. 29 ARTS IN PROGRESS (Milano) presenta fotografie di moda di Gian Paolo Barbieri, Rankin e Mario Testino. Camera Work (Berlino) presenta immagini di top model di Patrick Demarchelier e Herb Ritts insieme al ritratto di Mike Tyson di Albert Watson; mentre Iconic Images (Londra) include le fotografie di Terry O’Neill The Beatles Take Flight ed Elton John in the Starship.

«L’ultima edizione di Photo London», commentano ancora Michael Benson e Fariba Farshad, «è stata, a detta di tutti, una delle edizioni di maggior successo della fiera. Photo London 2023 si basa su questo successo con un’altra forte selezione di gallerie nuove e di ritorno. È meraviglioso poter accogliere ancora una volta gallerie provenienti da Cina, Perù, Giappone e Australia, e siamo entusiasti che anche dall’Iran artisti e gallerie abbiano trovato il modo di partecipare».

Federica Belli, The Island, 2022. Courtesy of Federica Belli and Galeria Valeria Bella
Prince Gyasi, They Were Gold, 2022. Courtesy of the artist and NIL Gallery, Paris
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Joe Webb, Long Distance, 2019. © Joe Webb. Courtesy of Joe Webb and Open Doors Gallery

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