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Immaginate un viaggio che inizia qualche milione di anni fa e, partendo dalle lussureggianti valli della Laurasia giurassica, arriva fino al più elegante salone newyorkese, dove l’alta finanza e la paleontologia si incontrano di fronte a una mascella di 150 milioni di anni. Questa è la storia del giovane Ceratosauro diventato l’ennesimo coup de théâtre delle aste di Natural History di Sotheby’s. Protagonista assoluto della vendita, l’unico subadulto noto di Ceratosaurus nasicornis, che verrà offerto all’incanto il prossimo 16 luglio. Le stime degli esperti si aggirano tra i quattro e i sei milioni di dollari, ma dopo l’aggiudicazione stellare di Apex (2024), uno stegosauro venduto per 45 milioni di dollari, non resta che attendere la risposta del mercato per l’antico lucertolone.
Vissuto nel tardo giurassico, è riconoscibilissimo tra i vari teropodi grazie al suo caratteristico corno nasale e benché fosse coevo di predatori grandi il doppio di lui, come il temuto Allosauro, nel suo habitat prevalentemente fluviale il ceratosauro era in cima alla catena alimentare. Rinvenuto nel 1996 al Bone Cabin Quarry, nella Albany County in Wyoming e montato per la prima volta, l’esemplare, composto di 139 ossa fossili, raggiunge a malapena i 2 metri di altezza e 3 di lunghezza. Da ciò si presuppone la sua giovane età, dato che un maschio adulto, dal corno alla punta della coda, poteva arrivare a misurare anche a 6 o 7 metri. Le ossa sono finemente mineralizzate, di uno scuro grigio-nero, e ricche di dettagli – anche le parti più fragili hanno conservato forma e consistenza, comprese le nasali cornee e le creste orbitali.

Montata per l’esposizione Sotheby’s, l’intera struttura dell’esemplare viene rivelata per la prima volta al grande pubblico, sorretta da un telaio metallico su misura che ne esalta le dimensioni. Accostato in posa dinamica, il dinosauro è ritratto con le fauci spalancate, a mostrare un’impressionante dentatura.
«Questo giovane Ceratosaurus è un prodigio di conservazione preistorica», afferma Cassandra Hatton, Vice Chairman del dipartimento di Science & Natural History di Sotheby’s. E continua poi: «un esemplare straordinario che coniuga rarità scientifica e bellezza naturale tra i più bei fossili di dinosauro mai offerti all’asta, questo esemplare unico sottolinea l’impegno costante di Sotheby’s nel presentare i tesori più importanti e preziosi del profondo passato del nostro pianeta». In un gioco tra scienza e collezionismo, tra valore estetico e racconto geologico, Sotheby’s restituisce al pubblico e ai collezionisti un frammento di eternità custodito nei fossili. Un dialogo col passato, un intreccio tra scienza e meraviglia, dove il collezionismo sfiora il mito.














