03 agosto 2025

Ad Arles e dintorni sulle orme di Vincent Van Gogh

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A un secolo esatto dalla morte di Johanna Bonger, la moglie di Théo Van Gogh, alla quale si deve in larga parte aver potuto conoscere e apprezzare le opere di Vincent, potrebbe essere interessante visitare Arles in Provenza e effettuare un itinerario ripercorrendo le tappe della vita di Van Gogh in questa pittoresca città della Francia e nella regione circostante

Espace Van Gogh. Courtesy Office de tourisme Arles Camargue

Vincent van Gogh (1853-1890) trascorse sedici mesi ad Arles, tra febbraio 1888 e maggio 1889, e in questi luoghi realizzò circa trecento opere, tra disegni e dipinti. In tutta la città di Arles, oggi è possibile vedere esattamente i punti esatti in cui l’artista installava il proprio cavalletto, seguendo i cartelli che ospitano la riproduzione dei suoi dipinti e assumendo lo stesso punto di osservazione dell’artista. 

Indubbiamente, una prima tappa non può che essere le quai du Rhône in cui è possibile ammirare la stessa visuale che ispirò al pittore la splendida opera La nuit étoilée sur le Rhône (1888), e poco oltre è possibile vedere la place Lamartine in cui Van Gogh dipinse La maison jaune (1888). Successivamente la place du Forum ad Arles per l’opera Terrasse du café le soir (1888) accoglie il visitatore riproponendo intatta l’atmosfera del celebre dipinto: l’edificio del caffè appare oggi verniciato di giallo per conformità col quadro di Vincent, anche se di fatto le scelte cromatiche del pittore erano dovute principalmente all’illuminazione notturna e non all’effettiva tinta dei muri del caffè.

La terrazza del Caffè in Place du Forum ad Arles
Vincent Van Gogh, Terrasse du café le soir, 1888

Non meno affascinante è la visita al Jardin d’Été vicino al boulevard des Lices che Van Gogh dipinse nell’opera Jardin public à Arles (1889): il Jardin d’Été si trova nel cuore della città, a sud della Montée Vauban e del Teatro Romano. Adiacente alle mura medievali, fu progettato nel 1840, ed esteso vent’anni dopo su progetto dell’architetto Auguste Véran fino alla Tour de Roland e al Teatro Romano. Oggi si estende su oltre 10.000 m² con due fontane, un parco giochi e numerosi alberi e aiuole ombrose. Un altro spazio molto suggestivo da visitare è quello dell’ospedale di Arles che appare nel dipinto Le jardin de la maison de santé d’Arles (1889), ossia il giardino del cortile del nosocomio di Arles, dove Vincent fu ricoverato tra il dicembre 1888 e il maggio 1889 a forza a seguito del celebre episodio del taglio dell’orecchio dopo una lite con Gauguin.

Inutile dire che anche le pont de Trinquetaille che corrisponde al quadro L’escalier du pont de Trinquetaille (1888) o la rue Mireille per apprezzare la veduta de Le vieux moulin (1888), sono altre due tappe che consentono di osservare la visuale di osservazione di Vincent e la trasposizione pittorica; allo stesso tempo, altre vedute significative sono riscontrabili sulla strada lungo il canale Arles-Bouc fino al ponte Langlois aux Lavandières, più comunemente noto come ponte Van Gogh, fuori dal centro città o nelle arene e agli Alycamps, ossia la necropoli di Arles, immortalati in numerose tele.

Pont Van Gogh. Credits M. Louvet

Infine non può mancare una visita alla Fondazione Van Gogh, che ospita mostre di artisti contemporanei posti in dialogo con l’opera di Vincent, esponendo anche opere originali dell’artista. Volendo poi continuare a seguire le orme di Vincent Van Gogh non può mancare una visita al Monastero di Saint Paul de Mausole à Saint-Rémy de Provence, dove l’artista venne ricoverato dal maggio 1889 al maggio 1890. Qui, grazie all’umanità e alle cure innovative messe in essere dal Dottor Peyron e dalle suore di Saint Joseph, il pittore poté ritrovare un po’ di serenità e proseguire nella sua opera che si arricchì di quasi centocinquanta tele nell’anno della sua permanenza in manicomio contribuendo ad aumentare la fama di questo luogo.

Anche a Saint Paul de Mausole è possibile osservare il punto esatto in cui Vincent metteva il suo cavalletto per dipingere alcune delle sue opere più note e bellissime: Irises (1889), Champ de blé derrière l’hospice Saint-Paul avec un faucheur (1889), Branche d’amandier en fleur (1890), la celeberrima La nuit étoilée (1889) e molti altri dipinti ancora. Chi scrive ha potuto seguire il percorso descritto nell’ambito del press tour organizzato dal Conseil Départemental des Bouches-du-Rhône, da Provence Tourisme, dall’Office de tourisme Arles Camargue e dall’opera fattiva e instancabile della Camera di Commercio Italiana per la Francia a Marsiglia.

Saint Paul de Mausole, veduta dal retro
Vincent Van Gogh, Champ de blé derrière l’hospice Saint-Paul avec un faucheur, 1889

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