18 settembre 2023

Alberto Sordi e il suo tempo: la mostra nella casa museo a Roma

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Alla Casa Museo Alberto Sordi di Roma, va in scena una mostra che racconta la vicenda personale e artistica del grande attore, intrecciata alla storia italiana del Novecento, dal Dopoguerra ai giorni nostri

È stato uno degli attori più noti e apprezzati del cinema italiano, vera e propria icona dello schermo ma cosa c’era dietro le tante maschere comiche ma anche drammatiche, grottesche o struggenti, indossate nel corso di centinaia di film? In occasione del ventennale della scomparsa di Alberto Sordi, un progetto espositivo ne racconta la vita e l’arte, partendo dalla sua posizione di protagonista della nostra storia. “Alberto Sordi e il suo tempo” è appunto il titolo della mostra, a cura di Alessandra Maria Sette, che sarà visitabile dal 22 settembre al 26 novembre 2023, presso la Casa Museo Alberto Sordi, la villa di Roma in cui l’attore trascorse una lunga parte della sua esistenza, dal 1958 al 2003, attualmente sede dell’Archivio Storico e della Fondazione Museo che dal 2011 tutela, divulga e valorizza la sua figura a livello nazionale e internazionale e che, per l’occasione, aprirà al pubblico il Grande Salone e il Teatro, dove Sordi usava proiettare in anteprima le pellicole dei suoi film.

La mostra esplora la figura di Alberto Sordi con una chiave totalmente nuova, in ideale continuità con il progetto che l’attore condusse in RAI alla fine degli anni Settanta, dal titolo Storia di un italiano, in cui si faceva conduttore / narratore di un secolo di storia attraverso i personaggi dei suoi film. Dall’amicizia giovanile con Federico Fellini ai film di Mario Monicelli, Dino Risi, Luigi Comencini, Alberto Lattuada, Nanni Loy, la straordinaria carriera professionale di Alberto Sordi si intreccia dunque con le vicende del nostro Paese. Il primo e secondo dopoguerra, il boom economico, gli anni di piombo, il referendum sul divorzio, l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, sono solo alcuni degli eventi del secolo scorso, in cui importanti conquiste si alternano a forti tensioni sociali. Un’Italia della ricostruzione e del cambiamento che Sordi interpreta attraverso una, cento, mille maschere in un cinema che ha fatto la storia.

Alberto Sordi è nato nel 1920, la sua vita termina nel 2003: la mostra a Roma attraversa questo denso arco temporale. «È un destino incrociato: l’Italia del Novecento, il “secolo breve” durante il quale il Paese si trasforma da società rurale in una Nazione moderna e complessa, ha avuto un testimone che ha saputo interpretare e rappresentare questi rapidi e travolgenti cambiamenti», spiegano gli organizzatori. Protagonisti, avvenimenti, fatti di cronaca, curiosità, tra fotografie e video, scorreranno lungo il percorso espositivo, durante il quale verranno ricordati i momenti salienti della nostra storia, attimi di vita e fatti epocali che hanno creato emozioni collettive, coinvolgimento popolare, in sostanza la partecipazione di tutti.

«Nel racconto viene invertito il punto di vista: non sono gli spettatori a guardare Sordi, ma è Sordi a guardare l’Italia e gli Italiani, e a interpretarli con il suo linguaggio, quello universale del cinema. È lo stesso Sordi a condurci in questo viaggio: le immagini, infatti, sono accompagnate da molte citazioni di sue dichiarazioni, brani di interviste, racconti diretti di episodi significativi della sua vita e della storia italiana».

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