30 luglio 2025

Graphic Japan. Da Hokusai al Manga: la grafica giapponese tra tradizione e contemporaneità

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Al Museo Civico Archeologico di Bologna si apre un dialogo intenso e affascinante tra epoche e linguaggi visivi con la mostra Graphic Japan da Hokusai al Manga, in programma dal 20 novembre 2025 al 6 aprile 2026

Utagawa Hiroshige, Pesci ayu

Un viaggio che attraversa più di tre secoli di storia della grafica giapponese, tra maestri storici, artigianato e cultura pop, offrendo uno sguardo approfondito su un’arte che ha saputo rinnovarsi senza mai perdere il legame con le sue radici: ecco cosa sarà Graphic Japan Museo Civico Archeologico di Bologna.

La mostra, che si avvale del patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dell’appoggio del Consolato Generale del Giappone di Milano, si pone in continuità rispetto ai rapporti tra Italia e Giappone approfonditi nel contesto di Expo di Osaka 2025, che si concluderà il 13 ottobre 2025 e di cui Rossella Menegazzo è Responsabile Cultura del Padiglione Italia. Come sua simbolica prosecuzione in Italia, il progetto espositivo ne prende il testimone: Graphic Japan estenderà a Bologna il focus sulla cultura giapponese, con un approfondimento sulla grafica e le arti visive. La curatela di Rossella Menegazzo ed Eleonora Lanza, sostenuta da queste importanti istituzioni, arricchisce l’esposizione di un approccio multidisciplinare, capace di unire storia dell’arte, antropologia visiva e cultura popolare. Il risultato è una mostra che parla tanto agli esperti quanto a chi si avvicina per la prima volta alla grafica giapponese, rendendo accessibile un patrimonio visivo ricco e complesso.

Le opere in prestito infatti provengono da importanti istituzioni italiane e giapponesi, pubbliche e private,tra cui il Museo d’Arte Orientale “Edoardo Chiossone” di Genova, il Museo di Arte Orientale di Venezia, Biblioteche civiche e nazionali e da collezioni Giapponesi tra cui la Dai Nippon Foundation for Cultural ProMotion e la Adachi Foundation. Il percorso espositivo si struttura in quattro sezioni tematiche – Natura, Figure, Segno e Giapponismo contemporaneo – che non solo raccontano le trasformazioni tecniche e stilistiche dalla stagione delle stampe ukiyo-e fino alla cultura visiva del manga moderno, ma riflettono anche l’evoluzione culturale e sociale del Giappone.

Norito Shinmura, Muji Campsite

Dai paesaggi immaginifici di Hokusai, maestro indiscusso della silografia, alle storie e ai colori del fumetto giapponese, ogni opera è un tassello di un racconto più ampio, capace di parlare a un pubblico globale e di diverse generazioni. L’esposizione restituisce il carattere dinamico della grafica nipponica, dove la sapienza artigianale incontra l’innovazione creativa: i katagami – le mascherine per la tintura dei tessuti – si affiancano ai manifesti moderni, i libri illustrati alle stampe d’autore. Questa pluralità di linguaggi e supporti rende evidente come il segno grafico giapponese non sia mai stato un semplice mezzo decorativo, ma una forma espressiva in continua evoluzione e dialogo con le altre arti, aprendo una interessante riflessione sulle contaminazioni culturali che animano il mondo dell’arte.

Utagawa Kunisada

Il progetto espositivo si distingue anche per l’attenzione verso un pubblico molto ampio e variegato. Grazie alla collaborazione con “Senza titolo”, la mostra sarà accompagnata da un ricco calendario di attività didattiche, percorsi specifici per le scuole, visite guidate e contenuti multimediali. Queste iniziative sono pensate non solo per bambine, bambini, ragazze e ragazzi, ma anche per il pubblico adulto, offrendo così un’esperienza coinvolgente e accessibile a tutte le età.

Graphic Japan non è solo un omaggio a un’arte millenaria, ma una celebrazione della capacità della grafica di reinventarsi e di dialogare con il presente. Nel tempo in cui l’immagine si fa globale, questa mostra è un invito a riscoprire il valore del segno, della linea, e del colore come veicoli di memoria e innovazione.

La mostra è organizzata da MondoMostre.

Utagawa Hiroshige, Vista del monte Fuji dal punto di Satta nella Baia di Suruga, dalla serie Trentasei vedute del Monte Fuji

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