21 giugno 2023

L’istinto del goal: dieci artisti in mostra alla Fondazione Morra Greco di Napoli

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Dieci artisti di area campana in mostra alla Fondazione Morra Greco di Napoli, per raccontare, attraverso una serie di opere inedite, il momento spontaneo, onesto, inaspettato del goal

goal mostra morra greco
Giulio Delvè, Qualchetesta (detail), 2018, plaster, rust, brooms, mop and handles_ basalt, bricks, concrete, construction materials, glass, iron, ball, asphalt, variable dimensions, 3 elements, 160_140 x 40 x 35 ca.

Tempo d’estate e di scudetto a Napoli. Quale occasione migliore per celebrare la stagione (climatica e calcistica) con una mostra dallo spirito leggero e ironico? Con questo intento “Goal!” alla Fondazione Morra Greco chiama a raccolta un gruppo di artisti di provenienza campana favorendo confronto intergenerazionale e compresenza di linguaggi diversi. Un pretesto, quello calcistico, per realizzare opere inedite lasciandosi andare alla spontaneità, come quella di un’esultanza inaspettata.

goal mostra morra greco
GOAL!, Installation view at Fondazione Morra Greco, 2023, Naples. Ph. Danilo Donzelli
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GOAL!, Installation view at Fondazione Morra Greco, 2023, Naples. Ph. Danilo Donzelli
goal mostra morra greco
GOAL!, Installation view at Fondazione Morra Greco, 2023, Naples. Ph. Danilo Donzelli

«Eppure, questa mostra non è una mostra sul calcio, non è una mostra su Napoli, o una mostra che intende raccontare, riducendola, una qualche forma di identità. È una mostra di opere d’arte che performano (tematicamente o meno) il goal nella sua accezione all’inglese, dell’obiettivo, dritto e diretto verso un punto: l’esecuzione onesta e spontanea», puntualizza Giulia Pollicita, curatrice della Fondazione. E così il terzo piano di Palazzo Caracciolo d’Avellino si anima di lavori molto diversi, tra interventi più centrati sulla tematica sportiva e altri che invece allargano il campo di indagine, sempre tuttavia nella logica della velocità e istintività.

goal mostra morra greco
Nicola Vincenzo Piscopo, Campione, 2023, oil on canvas, 120 x 100 cm. Ph. Danilo Donzelli

Tra le opere che direttamente chiamano in causa il calcio vi sono quelle di Nicola Vincenzo Piscopo e Carmela De Falco. Il primo si autoritrae a olio come un calciatore effigiato sulle figurine Panini, riferendosi all’album del 1990 che segna sia la data di nascita dell’artista che il secondo scudetto del Napoli. Nella sua familiarità, l’immagine nasconde l’amarezza delle aspettative disattese: tutti avrebbero voluto diventare campioni in quell’estate del ’90, ma chi poi vi è realmente riuscito? De Falco si rifà invece alla rete regolamentare del gioco, installata a suggerire un diaframma nello spazio della mostra. La regolarità del pattern geometrico è alterata da un riquadro che rivela invece un Imprevisto – questo il titolo dell’opera – in ottone: un invito a scoprire l’inaspettato che incarna l’idea stessa del goal quale rottura improvvisa di un equilibrio.

goal mostra morra greco
Carmela De Falco, Imprevisto (detail), 2023, Soccer net and brass. © Danilo Donzelli Photography

Guardando all’aspetto generazionale e alla vita urbana, le opere di Giulio Delvé e Marco Pio Mucci risvegliano memorie relative a momenti di aggregazione. Le teste di Delvé, compatte a suggerire un’idea di gruppo cresciuto nella periferia postindustriale, naturalmente dialogano con le scocche di motorini raffigurate da Mucci, tratteggiate a penna biro e ricordo evanescente di un’adolescenza che non c’è più.

Giulio Delvè, Qualchetesta, 2018, plaster, rust, brooms, mop and handles_ basalt, bricks, concrete, construction materials, glass, iron, ball, asphalt, variable dimensions, 3 elements, 160_140 x 40 x 35 ca.
Marco Pio Mucci, L’opera struggente di un formidabile artista campano #1, 2023, biros on stretched cotton paper, 90 x 90 cm. Ph. Danilo Donzelli

La città è anche la fonte di ispirazione primaria di Vincenzo Rusciano che progetta un ipotetico portale (Nel rettangolo magico) nel quale far rivivere reperti urbani e archeologici come frammenti in necessario equilibrio tra loro, mentre Vedovamazzei affida a una coppia di guanti un ipotetico itinerario che collega lo Stadio Maradona con quello di Ponticelli, sede della squadra Campania presieduta da Antonio Morra Greco negli anni Ottanta e protagonista di una parabola di successo poi interrottasi. Rifacendosi all’uso in epoca vittoriana di utilizzare i guanti come mappe mnemoniche, il duo incrocia la vicenda biografica della famiglia Morra Greco con un percorso ben delineato all’interno della città che tocca alcuni dei suoi luoghi culturali e simbolici.

Vincenzo Rusciano, Nel rettangolo magico (detail), 2023, mixed media. Ph. Danilo Donzelli
Vedovamazzei, Napoli da MorraGreco, 2023, Inchiostro su guanti di pelle 24 x 30 cm, base bianca 110x50x50

Mappatura dei luoghi, stavolta più intimi, e vicenda biografica sono al centro anche dell’opera di Giulia Piscitelli, una serie di polaroid che ritraggono l’interno domestico di Mister Z., tifoso del gruppo ultras dei Fedayn della squadra di calcio del Napoli. Sullo sfondo di un intreccio che si snoda tra vicenda sportiva e politica, la solitudine degli oggetti in un interno apparentemente disabitato suggerisce il tentativo di ritrarre un personaggio ambiguo quanto radicale.

Giulia Piscitelli, Mr. Z (detail), 2008, Polaroid, 11 x 9 cm, each. Ph. Danilo Donzelli

Dal tono più leggero e ironico sono le opere di Piero Golia e Betty Bee, che invitano all’immaginazione. Si organizzano spettacoli di magia di Golia è una litografia che, nella sua semplicità di manifesto, cela il lungo processo che ne ha portato alla realizzazione per mettere in scena la magia dell’arte. Betty Bee parte invece dalla rete che, perdendo la sua capacità divisoria, si presta a essere attraversata da un aeroplano, passaggio che decreta la volontà di elevarsi per guadagnare un punto di vista differente.

Piero Golia, Si Organizzano Spettacoli di Magia, 2023, Litography, 47,5 x 57,5 cm. Ph. Danilo Donzelli
Betty Bee, Network, 2023, mixed media on round canvas, ø 150 cm. Ph. Danilo Donzelli

Infine, accogliendo con spiritoso e genuino entusiasmo l’invito a una nuova produzione, Antonio Serrapica presenta una quadreria di disegni e dipinti di vario formato, un’esplosione di forme e colori che, dietro immaginario infantile e matrice pop, cela una vena di sarcasmo che si condensa nei dettagli e nelle proporzioni tradite quali sintomi di un malessere sopito. Forse una nostalgia di fondo che si fa strada tra gioco e leggerezza, la stessa che permea il sentimento di una stagione irripetibile che, nel farsi storia, si è già tramutata in ricordo.

Antonio Serrapica, GOAL, 2023, Installation view at Fondazione Morra Greco, 2023, Naples. Ph. Danilo Donzelli

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