12 novembre 2021

Marta Naturale, La passeggiata – Francesca Antonini

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Una sublime normalità in quindici piccole pitture su tavola: Marta Naturale ci conduce in un percorso di lenta esplorazione con “La passeggiata”.

Marta Naturale, La passeggiata, Galleria Francesca Antonini

Francesca Antonini Arte Contemporanea ospita la prima personale dell’artista Marta Naturale (Mirano, 1990), in mostra due cicli di opere inedite realizzate tra il 2013 e il 2021. Una serie di opere pittoriche di piccolo formato fanno insieme le tappe di “La passegiata”, che invita lo spettatore a osservare con lentezza, ricercando nel dettaglio, sulla spinta della curiosità nei minimi particolari. Con uno stile quasi ipperrealistico, l’artista ci porta dentro interni domestici e lungo strade urbane, dipinti in momenti “sospesi” che svelano il confine tra natura e artificio. A cura di Maria Chiara Valacchi, “La passeggiata” sarà visibile presso la galleria Francesca Antonini fino al 13 novembre.

La normalità extra-ordinaria di Marta Naturale

Dall’interno di silenziosi spazi domestici alle nature urbane, “La passeggiata” è il nome che Marta Naturale ha scelto con intento evocativo per suggerire allo spettatore un percorso di esplorazione votato alla lentezza. Così, prende forma quella calma apparente che sembra essere presente in ogni dipinto. Quindici pitture in piccolo formato che la curatrice Maria Chiara Valacchi definisce “piccoli scorci di trascurabilità ma, allo stesso tempo, di sublime normalità”. Dagli interni agli esterni, dall’ordinario all’extra-ordinario, il richiamo è quello all’aspetto simbolico della soglia, che si palesa tra le mura delle stanze e nei paesaggi dipinti. La luce che filtra dai vetri di una finestra socchiusa, la linea che disegna il guardrail tra la strada e gli alberi dietro di essa: l’occhio è invitato a fare un passo.

Exhibition view. Photo credit: Daniele Molajoli

La passeggiata: dettagli irrinunciabili

La pittura di Marta Naturale si nutre di un particolarismo quasi ossessivo che rappresenta le immagini prescelte nei loro minimi particolari. Tra gli alberi e i cespugli delle opere di “La passeggiata” sembra esserci l’impressione che, in queste linee così definite, da un momento all’altro stia per accadere un movimento. Allo stesso modo, un’ambigua luce accesa sulla facciata di una casa è la traccia del passaggio di una presenza umana. Infatti, quel che più cattura l’artista nella sua ricerca è quel lato straniante della realtà. Lo si percepisce passeggiando con lo sguardo da un dipinto all’altro, immersi in un’atmosfera che a volte sembra quasi cinematografica. Concentrando l’attenzione in queste opere di piccolo formato, l’occhio si sposta da un dettaglio a un altro, presto inseguito dalla sensazione che in quella finestrella sulla realtà stia per succedere qualcosa.

In “La passeggiata” Marta Naturale riversa quell’attitudine portata dal suo approccio alla pittura, linguaggio scelto in maniera naturale. Ad attrarre l’artista è quella «capacità di astrazione dalla realtà» che la pittura richiede «anche nelle sue manifestazioni più mimetiche». Ed è proprio quello che lei ci restituisce in queste piccole quindici pitture su tavola.

«Le mie immagini si prendono delle deroghe nei confronti della realtà, semplificando, geometrizzando, anche inventando. Ma ciò senza deviare mai troppo dalla visione realistica. Questa rimane sicuramente una componente fondamentale nella mia pittura. Non c’è nulla di più straniante, sorprendente, terribile, assurdo della realtà, e l’immagine che vi aderisce non può che amplificare questi aspetti».

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