14 giugno 2023

Plessi sposa Brixia, e celebra il legame tra archeologia e arte contemporanea

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Con cinque installazioni site-specific multimediali e una mostra di disegni, "Plessi sposa Brixia" consegna un messaggio di fiducia e responsabilità nei confronti del patrimonio della Città di Brescia, che unisce nel Corridoio Unesco 2500 anni di storia

Fabrizio Plessi, Plessi sposa Brixia, 2023. Basilica di San Salvatore, Museo di Santa Giulia, Brescia. © Fondazione Brescia Musei. Ph. Petrò GIlberti

Plessi sposa Brixia sancendo il legame tra archeologia, storia e arte contemporanea, consacrato a sua volta con la realizzazione del Corridoio Unesco, che lega il complesso monumentale di San Salvatore – Santa Giulia e l’area del Capitolium in un percorso di un chilometro. 

A Brescia, Capitale della Cultura 2023, il Comune e la Fondazione Brescia Musei, promuovono due progetti etici, oltre che estetici, facendosi portavoce del valore che il passato ha nell’arte e nel tempo contemporanei. 

Il teatro romano di Brixia, sulla destra il passaggio del Corridoio UNESCO. © Archivio Fotografico Civici Musei di Brescia. Ph. Tomás Quiroga

Moderno alchimista, Fabrizio Plessi conia il titolo Plessi sposa Brixia nel 2020, quando incontra per la prima volta i beni museali bresciani. La mostra, curata da Ilaria Bignotti e articolata tra l’area archeologica del Capitolium e il complesso di Santa Giulia in cinque installazioni site-specific multimediali e oltre ottanta disegni mai fruiti prima d’ora, corona la ricerca artistica di Plessi e offre l’occasione di vivere la libertà e l’infinità che appartengono e contraddistinguono gli spazi mentali. 

Le installazioni create per il Capitolium, la Basilica di San Salvatore, le Domus dell’Ortaglia e le sezioni del Museo di Santa Giulia (Età Romana e Storia del Monastero) saldano il passato al futuro consegnando un significativo messaggio di fiducia e responsabilità. Riflette, Plessi, sul tempo, sulla memoria e sulla necessità di salvaguardare un sapere stratificato e complesso coniugando, senza mitizzazione alcuna, la storia all’artificio tecnologico della videoarte. 

Fabrizio Plessi, Capita Aurea, 2023. Aula occidentale del Capitolium in Brixia, Parco Archeologico di Brescia romana. © Fondazione Brescia Musei. Ph. Petrò Gilberti

Capita Aurea, nell’aula occidentale del Capitolium, rievoca il ritrovamento storico proprio in quest’area di tre teste scultoree di età romana esposte per l’occasione dinnanzi a tre grandi schermi in cui le stesse, in veduta posteriore, si stagliano nella loro potenza aurea per poi sciogliersi, lentamente e inesorabilmente, al ritmo di una drammatica sonorità ambientale. Lo scioglimento in un fiume di vanagloria che ci ricorda che tutto è Vanitas e che il potere si dissolve, è anche monito di rinascita: con il tempo ogni cosa si trasforma e il tempo rinasce dalle sue ceneri. 

Nella Basilica di San Salvatore una fede nuziale si incastona e sposa i beni e i valori storico-artistici dell’architettura longobarda. Plessi sposa Brixia, opera che dà il titolo anche alla mostra, è portatrice di valori profondi come la fede, il rispetto e l’amore per il passato, sorgente di virtù a cui ispirarsi e da cui muoversi, sempre, nel viaggio verso il futuro. 

Fabrizio Plessi, Colonne Colanti, 2023. Età romana, Museo di Santa Giulia, Brescia. © Fondazione Brescia Musei. Ph. Petrò GIlberti

Accendendo al museo di Santa Giulia, nella sezione dedicata all’Età romana Colonne Colanti si disciolgono lentamente fino a scomparire in una pozza dorata. Richiamandosi a Capita Aurea, l’installazione oltre a riflettere sulla vanagloria ricorda la bellezza straordinaria delle costruzioni umane, che oggi più che mai devono essere forti più di ogni odio e di ogni violenza. Colonne Colanti si pone in dialogo con pietre miliari anticamente disposte lungo le vie di accesso alla città: qual’è il lascito alla storia delle rovine storiche? Eterni valori, nel tempo e nello spazio, è la risposta artistica di Plessi, che con un’altissima tecnologia mette in luce moniti e insegnamenti. 

Poco distante, nella zona delle Domus dell’Ortaglia, Plessi realizza Underwater Treasure, una grande opere tecnologica in cui i mosaici – su cui l’artista lavora, insieme alle iconografie geometriche astratte che ne riprendono le forme naturali rendendole ornamentali – diventano maree in cui la memoria si increspa nelle onde dorate fino a depositarsi nei fondali della storia.

Fabrizio Plessi, Underwater Tresaure, 2023. Domus dell’Ortaglia, Museo di Santa Giulia, Brescia. © Fondazione Brescia Musei. Ph. Petrò Gilberti

Floating Santa Giulia, installata nella sezione del museo dedicata alla Storia del Monastero, è un sensibile e accurato studio che Plessi ha condotto sull’iconografia di Santa Giulia crocifissa. Il panneggio scolpito della figura della Santa è assunto dall’artista come simbolo del fluire del tempo, enfatizzato in forma digitale per rifondare, in epoca attuale, la forza della fede e il valore del sacrificio per superare la materialità e raggiungere la trascendenza. 

Fabrizio Plessi, Floating Santa Giulia, 2023. Storia del Monastero, Museo di Santa Giulia, Brescia. © Fondazione Brescia Musei. Ph. Pietrò Gilberti

Tutte questi imponenti e spettacolari macchine dell’artificio costruite da Plessi sono frutto di una metodologia rigorosa e tradizionale che considera il disegno manuale come irrinunciabile motore del processo creativo. Circa ottanta disegni realizzati nell’ultimo triennio, dedicato all’Età dell’Oro, confluiscono in La mia testa è un foglio A3, un prezioso archivio cartaceo, grembo da cui ha origine la produzione di sculture e installazioni allestito nella Sala dell’Affresco del Museo. 

Plessi sposa Brixia, emblematicamente costruita da un punto di vista narrativo su una fede nuziale, incita all’amore, all’educazione e al rispetto. Agli uomini come all’arte, perché Plessi parla a entrambi attraverso entrambi, è rivolta e al contempo richiesta una promessa di lealtà e di reciprocità. Omaggiando Brescia, dove il culto della Fede ispirava in tempo rinascimentale la dedica Fidelis Brixia fidei et iustitiae consecravit, Plessi ci offre in dono l’allegoria della ciclicità e della trasformazione, della palingenesi e della rinascita. 

A noi soltanto spetta dire «si lo voglio».

Fabrizio Plessi, Plessi sposa Brixia, 2023. Basilica di San Salvatore, Museo di Santa Giulia, Brescia. © Fondazione Brescia Musei. Ph. Petrò GIlberti

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