-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Fino al 30 settembre 2025, la SyArt Gallery di Sorrento ospita Time Spent Loving, mostra collettiva a cura di Rossella Savarese che riunisce 23 artisti internazionali attorno a una riflessione sul tempo, sull’atto creativo e sulla tensione etica del fare arte nel presente: Sandro Chia, Marjan Fahimi, Emanuel Zoncato, Margherita Grasselli, Domenico Sepe, Giusy Lauriola, Piero Dorazio, Debra Hutton, Gabriele Luciani, Sayed Waked, Kristina Milakovic, Monk Vince Sangiorgio, Marina Falco, Angelica Romeo, Max Coppeta, Elvira Carrasco, Vincenzo Mascia, Marina Mancuso, Vittorio Iavazzo, Mariarosaria Stigliano, Alfonso Coppola, Mimmo Paladino, Francesco Cuomo.

L’amore per ciò che si fa nel “qui e ora”: questa la premessa da cui ci smuove il progetto. In un contesto in cui la cultura sembra sempre più oggetto di enunciazioni retoriche, gli artisti coinvolti offrono una testimonianza concreta e molteplice, operando con consapevolezza nei territori della forma, della visione, della narrazione. La mostra si configura così come un’indagine condivisa sul valore del tempo speso nella pratica artistica, intesa non come fuga o rifugio ma come atto espressivo e critico.

Pittura, scultura, fotografia, installazione e tecniche miste si intersecano in un percorso scandito da linguaggi ed esiti eterogenei, in cui ogni opera si inserisce in un dialogo che attraversa geografie, generazioni e poetiche differenti. La varietà dei temi trattati, dal paesaggio interiore a quello naturale, dal volto umano al mito, dallo spazio reale a quello visionario, restituisce una mappa di sensibilità che, pur nella diversità, costruiscono una narrazione comunitaria. L’arte diventa strumento di comprensione del presente, lente d’ingrandimento e insieme grandangolo che decifra e restituisce immagini a partire da ciò che si vive, si osserva, si interroga. Time Spent Loving mette dunque in mostra una costellazione di voci che insistono sulla necessità di abitare il tempo, senza scorciatoie né proclami.














