23 gennaio 2012

fino al 16.IV.2012 Fausto Melotti Napoli, Madre

 
Invenzioni plastiche che nascono dall’immaginario. Apparizioni provvisorie, insostanziali, in attesa di un soffio di vento. Per rianimarsi, divenire viaggio, apparizione, racconto e tensione -

di

L’esposizione di Fausto Melotti (Rovereto, 1901; morto a Milano nel 1986) accoglie,  in maniera cronologica, oltre duecento opere tra terracotte, disegni, ceramiche, gessi e sculture in ottone,  in un arco di tempo che va dal 1930 al 1986. La sua scultura nasce tra tradizione, rinnovamento del linguaggio e della scultura contemporanea: sensitiva, volubile, capricciosa; per questo  sembra che voli tanto appare leggera e precaria. Sono apparizioni provvisorie in attesa  di un soffio di vento per rianimarsi, per divenire viaggio, essenza, racconto. Apparizioni  che non tentano di “definirsi in forma”,  ma vivono l’istante come  momento sfuggente, insostanziale. Presenze che hanno bisogno dell’aria e dell’atmosfera per sopravvivere, includendo nell’azione  forze che possono apportare nuovi sviluppi. 
 

L’artista non fa leva  sull’accostamento casuale e ironico dell’objet  trouvè di matrice  duchampiana, non cerca  la provocazione e neanche  fa leva sull’utilizzo degli oggetti tout court,  ma incentra tutto il suo lavoro  sulla manualità, sulla manipolazione dei  materiali semplici e soprattutto sulla trasfigurazione in base ad un emergente bisogno espressivo e comunicativo. Per tale motivo i materiali non vengono mai presentati per quello che sono ma trasformati in funzione di una sintesi, per la carica di suggestione che possono trasferire.  Sono  presenze che tendono alla tensione, al flusso indefinito, nel tentativo di trasformarsi in contrappunto poetico e per apparire come favola. Una visione in realtà complessa e intricata. Un transitare veloce,  decisamente solitario,  sospeso al di là del logico e del consueto. Quelli di Fausto Melotti sono segni poetici situati nella dimensione più oscura e vera della penombra, presenze senza tempo in cui la vita, per un attimo, si è rappresa. Una rappresentazione decisamente inconsistente, immateriale, transitoria, sospesa tra un apparire indeterminato  che  cerca,  anche per un solo attimo di  trasformarsi in vertigine e  svelarsi.

sandro bongiani

mostra visitata il 21 dicembre 2011

 
16 dicembre 2011 al 9 aprile 2012
Fausto Melotti
MADRE – Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina
Via Luigi Settembrini 79 – 80139 Napoli
orari: da lunedì a sabato, 10.30 – 19.30 ; domenica, 10.30 – 23.00
(la biglietteria chiude un’ora prima) martedì: chiuso
biglietti: intero 7 euro, ridotto 3,50;  lunedì: gratuito
Info: +39 08119313016 –
www.museomadre.it

[exibart]

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