31 luglio 2001

Fino al 16.IX.2001 Fabio Donato- Frammenti di un discorso amoroso Napoli, Libreria la Feltrinelli

 
In piazza dei Martiri, a Napoli, Feltrinelli ha aperto il primo e più grande megastore di libri e musica in Italia...

di

Una struttura all’avanguardia che offre in duemila metri quadrati libri, cd, spartiti, più di cento postazioni per l’ascolto di musica, cinque postazioni individuali per la visione delle novità in DVD, un home theatre, computer a disposizione dei clienti, spazi per la lettura, un’area ragazzi, un caffè e uno spazio per mostre e convegni. Poco tempo è trascorso dall’inaugurazione ma, per i napoletani, Feltrinelli è già diventata un luogo di incontro dove trascorrere parte del tempo libero. Uno spazio attivo nella vita culturale della città, che organizza settimanalmente eventi e mostre come quella in corso fino al 16 settembre del fotografo napoletano Fabio Donato: “Frammenti di un discorso amoroso”, già presentata in anteprima all’Avana e ora per la prima volta a Napoli.
La mostra, come illustra lo stesso Donato, è costituita da un lavoro inedito di foto a colori sul centro antico di Napoli e da foto in bianco e nero che rappresentano, invece, la Napoli artistica.
In questa sezione sono raccolti alcuni fra gli scatti più noti di Donato: l’esperienza del living theatre, di Eduardo, di Lucio Amelio ed Andy Warhol, ma ci sono anche le foto degli artigiani napoletani (alcuni presepisti, il “medico” delle bambole Luigi Grasso).
Queste foto, dice Donato, sono dei frammenti del rapporto di amore che io ho con questa città.
Il fotografo è stato trai primi a ridisegnare la città attraverso prospettive nuove rispetto ai canoni dell’iconografia classica, a dare una nuova forma alla bellezza della nostra città, scavando in quell’incredibile dedalo di vite e di vicoli che è il centro antico. La Napoli di Donato è la città porosa di Bloch, di Benjamin: una città in cui la confusione o commistione di età e di epoche, di classi e di miti è davvero sbalorditiva. Ed è proprio questo intreccio paradossale tra sacro e profano, tra preziosità e banalità, tra tradizione e modernità che Donato vuole filtrare attraverso i suoi scatti: la cifra di questa città, egli dice, è la sua contraddizione, è la convivenza tra gli opposti.
Le foto di Fabio Donato comprendono sempre un elemento fondamentale rappresentato da un frammento della città antica (un fregio, un muro antico in frantumi, una colonna), al quale si oppongono altri elementi (un secchio, un ombrellone, una sedia, una brutta automobile) che, se da un lato contrastano per loro natura con la bellezza e la preziosità dei fregi e delle colonne dei palazzi nobili, dall’altra immergono questi nel presente e nella vita quotidiana della città. FeltrinelliChiaramente le foto non sono solo questo, ma è quanto basta per comprendere la città che si vuole rappresentare; una città in cui tutto è ancora immerso nella storia, in cui ancora nulla è stato salvato dall’ibridazione monumentale. Un labirinto formidabile di pensieri e di esistenze, in cui tutto è messo ancora in discussione, e dove, quindi, tutto rischia ancora di perdersi. In quest’abisso ci conduce Donato, attraverso i suoi tagli, le sue inquadrature, un abisso in cui la bellezza non ha nulla di perfetto, solo qualche accenno all’inconoscibile, all’ineffabile.

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<a href=http://www.lafeltrinelli.it tLa Feltrinelli- Libri e Musica

Claudio Silvestri


Napoli
Fabio Donato, “Frammenti di un discorso amoroso”, personale.
Libreria “La Feltrinelli
Via Santa Caterina a Chiaia, 23 (ang. piazza dei Martiri)
fino al 16 settembre
dal lunedì al sabato ore 10/23
domenica ore 10/14 16.30/20.30
Informazioni: tel. 081 2405411



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1 commento

  1. Nell’era digitale post-tutto,in piena Dissolution Humani Generi Computer Docet,con le foreste ridotte ormai al lumicino,senza ossigeno e con l’ozono in distruzione libera,in un territorio oltre ogni limite degradato dall’odio e dalla faida fratricida e dal terrorismo culturale la signora Feltrinelli cosa pensa bene di fare? Di sbolognare ai terroni napulitani tonnellate di carta straccia e obsoleta…!!! Auguri!!!
    Nel frattempo sappiate che consumare alberi in questo modo barbaro,oggi,2001,non è affatto culturale e nemmeno di moda,fa solo Vomit!!!!!

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