14 febbraio 2013

Fino al 23.II.2013 William Kentridge. Sketches for a Neapolitan mosaic Napoli, Galleria Lia Rumma

 
Per l'artista sudafricano, il nomadismo, il tornare sui luoghi e su se stessi sono tra i momenti essenziali dello stare al mondo. Una poetica presente, oltre che nella mostra in galleria, nelle sue due sue nuove opere permanenti ospitate a Napoli -

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Mappe, carte topografiche, piante sono “carte da decifrare” come scrive Fossati e “lunghe notti e giorni da calcolare”: sono gli itinerari delle nostre vite sbandate, sono i luoghi del nostro inutile errare. William Kentridge lascia sfilare il suo personale pantheon di figure-ombre sulla cartografia napoletana facendone emergere una topografia sentimentale e poetica. L’occasione da cui muove l’opera dell’artista sudafricano per questa serie di lavori è la realizzazione delle opere per la stazione metropolitana di via Toledo: una scultura equestre, Il cavaliere di Toledo, nata da una rilettura donchisciottesca de Il Naso di Gogol, è stata posta nella piazza soprastante – per inciso qualche dubbio mi assale sull’efficacia della collocazione – mentre un enorme mosaico ricopre le pareti interne della stazione illustrando in processione la storia urbana e civile di Napoli. Sketches for a Neapolitan mosaic è la ricostruzione, passo dopo passo, dei lavori che hanno portato alla realizzazione delle opere per la metropolitana.

La poetica di Kentridge fa del nomadismo, dell’errare, il momento essenziale dello stare al mondo: così, nella tappa napoletana, questa predisposizione esistenziale dei suoi figuranti si coniuga nel miglior modo possibile con la natura porosa della città, come la definì Walter Benjamin, e seguendo ancora le impressioni ricavate dal viaggio a Napoli dal filosofo tedesco nel 1928, sembra che “struttura e vita interferiscono continuamente… Dappertutto si conserva lo spazio vitale capace di ospitare nuove costellazioni. Il definitivo, il caratterizzato vengono rifiutati… nessuna forma afferma di essere cosi e non altrimenti”. Questa mutazione continua, quasi una costante e radicale trasformazione in corso d’opera, caratterizza la serie Sketches for mosaic, disegni china su carta, che formano la processione di figuranti. I segni eleganti e leggeri come degli ideogrammi calligrafici lasciano fluttuare le figure consegnandole nel loro incedere ad un’eterna progressione. Il grande collage Naples Metro, bozzetto dell’ancor più grande mosaico della metro, è percorso da una potente energia motoria; la lunga fila di personaggi, guidati da San Gennaro protettore della città, sembra mossa da una spinta cinetica, quasi una tensione cinematografica capace di costruire l’immagine nel movimento. Che tutto questo si svolga con una serie di particolari di mappe storiche di Napoli come fondo mi sembra la conferma più evidente di quanto detto.
Gli arazzi ed i mosaici che completano l’esposizione forniscono ulteriore materiale a supporto di una riflessione costruita su un profondo dialogo tra l’artista e la città. Se con gli arazzi tornano alla mente i grandi cicli di epoca borbonica, con il mosaico memore della tradizione musiva pompeiana, Kentridge rende omaggio, nel modo più nobile, alla storia artistica di un luogo.

Massimo Maiorino
mostra visitata il 28 dicembre 2012

dal 15 dicembre 2012 al 23 febbraio 2013
William Kentridge. Sketches for a Neapolitan mosaic
Galleria Lia Rumma
Via Vannella Gaetani, 12 – (80121) Napoli
Orari da martedì a sabato 11-13.30 e 14.30-19
Info: 081 19812354, info@liarumma.it, www.liarumma.it

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