09 giugno 2003

fino al 28.VI.2003 Florian Hüttner Napoli, Galleria Raucci/Santamaria

 
Il sorriso di una persona, l’abbaio di un cane, il tracciato di un filo, l’alzato di un palo, il grido di un ragazzino, la superfici di una pozzanghera. Ecco da cosa è attratto l’artista in giro per Napoli. Poi, questi stimoli diventano arte. Disegni, mappe e un video…

di

Napoli è diventata per Florian Hüttner un luogo da scoprire, come è stata per lui prima Monaco e poi Amburgo. Egli non sembra tanto interessato all’aspetto esteriore della città (alla sua conformazione urbanistica, ai suoi edifici), quanto a quei particolari nascosti e apparentemente di poco conto che ne denotano il genius loci ed il carettere indiscutibilmente unico.
Il sorriso di una persona, l’abbaio d’un cane, il tracciato d’un filo, l’alzato d’un palo, il grido d’un ragazzino, la superfice d’una pozzanghera sono alcuni esempi di particolari che attraggono la curiosità dell’artista e che guidano il suo girovagare in città. Più volteFlorian Huttner - Spaten2 inchiostro e bianchetto su carta 2003 ha compiuto questi insoliti percorsi conoscitivi lungo le strade e i parchi napoletani prima di questa personale. In una lunga serie di schizzi l’artista, esposti nella prima sala della galleria, ha tracciato la direzione e il verso dei suoi tour in città; ogni cambio di direzione ed ogni linea è accompagnata dalla spiegazione del particolare che l’ha attratto e che ha inteso seguire; nella stessa sala un video/documentario offre al pubblico alcuni esempi del suo metodo d’osservazione: scene riprese in varie zone di Napoli con inquadrature e montaggio che accompagnano di pari passo la sua ricerca di insoliti particolari.
Tanto è documentaristica la prima sala della galleria, tanto è estetica la seconda. L’attenzione è catturata da alcuni disegni di grandi dimensioni in (penna o pennarello) nero su carta bianca che ritraggono dal vero — e con grande dovizia di particolari — alcune aree naturali. “Ho visitato con molto interesse il bosco di Capodimonte, l’orto botanico e la Villa Floridiana”, dichiara l’artista attratto probabilmente dal modo in cui gli abitanti di una città riescano a manipolare, secondo i propri scopi e negli spazi a loro congeniali, anche gli elementi naturali. In questi disegni, infatti, ciò che appare particolarmente curiosa è la presenza di piccoli cartelli vicino agli alberi (probabilmente i pannelli espicativi dell’orto botanico), che non fanno altro cheFlorian Huttner - Spaten inchiostro su carta 2003 sottolineare il fatto che gli elementi naturali si trovano in quel determinato luogo solo per volontà dell’uomo.
In un angolo della stessa stanza due curiosissime fotografie. Sono immagini apparentemente nere, ma che ad una più attenta osservazione —lasciando che l’occhio colga le lievissime sfumature— si rivelano come scatti di paesaggi notturni. Queste due piccole foto sono il contraltare esatto dei grandi disegni: se in quest’ultimi ciò che attrae è la minuziosità del disegno, nelle due piccole foto ciò che incuriosisce è il mistero che nasconde l’infinita possibilità metonimica che si cela dietro quei pochi “segni” riconoscibili.

marco izzolino


Florian Hüttner –Investigation
Galleria Rauchi/Santamaria
Piazza S. Maria La Nova, 19 (adiacenze Posta centrale – Piazza Municipio)
Info: 0815521000 raucciesantamaria@interfree.it
Orari : dal martedì al venerdì 16-19.30 sabato 10-13


[exibart]

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