27 gennaio 2017

Fino al 31.I.2017 Codex. La forma del Messaggio Movimento Aperto, Napoli

 

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Un titolo chiaro, evidentemente descrittivo, per la nuova mostra inaugurata da Movimento Aperto, lo spazio napoletano lungo la ripida Via Duomo. “Codex. La Forma del messaggio” rimanda immediatamente a un immaginario remoto, come qualcosa che sappia di autorevolezza unicamente per quell’aspetto arcaico che certe cose conservano e che, mentre il mondo si precipita furiosamente altrove, alcuni continuano a esaltare, con una cieca tenacia. La mostra, presentata da Marcello Carlino e a cura di Ilia Tufano, sembra essere un inno al libro, o meglio a qualcosa che lo precede, di gran lunga più lontano e più atavico della semplice pagina scritta. Non è dunque il codex del titolo a sapere di antico, non l’idea di un primordiale complesso di fascicoli rilegati insieme da un filo sottile, quanto il bisogno comune di farsi un supporto, di crearlo prima di tutto per sé e poi per gli altri. 
Luigi Pagano, Origami, 2016
L’evento, dunque – promosso dalla Pinacoteca d’Arte Contemporanea “Giovanni da Gaeta”, con il lavoro congiunto dalle Associazioni Movimento Aperto di Napoli e Fuori Centro di Roma – raccoglie opere di un cospicuo numero di artisti che, individualmente e per ragioni differenti, si sono interrogati sul senso perduto di questo oggetto, la cui forma precisa, ben nota a tutti, sembra dare assicurazione che un senso debba esserci per forza. Si rischia cioè di precipitare nella più ingenua delle conclusioni, esaltando la forma come necessariamente qualificante, come una sorta di garanzia. «Amato dalle avanguardie del Novecento, piace anche oggi, quando la forma stessa del libro è in crisi. L’evento si propone di dar conto delle varie tipologie in cui si può riconoscere il libro d’artista, esplorandone il senso». Dati i presupposti coscienziosi ma ingenui, le opere così raccolte appaiono puri rimaneggamenti, esercizi di stile che non mostrano il frutto di una riflessione presentata con tale slancio: sono i diari di uno scolaro creativo che pur mutando la forma del “codex”, non vi si stacca mai e neppure ne restituisce un senso diverso, una stupefacente modalità d’uso, laddove la questione, il vero problema dell’esposizione è appunto lo scarso uso del libro. Dunque il messaggio resta lo stesso e il libro diventa un fermo immagine osannato, come messo sotto vetro da nostalgici amatori del tempo che fu.
Elvira Buonocore
mostra visitata il 16 gennaio 
Dal 13 gennaio al 31 gennaio 2017
Codex. La forma del messaggio
Movimento Aperto
Via Duomo, 290/C – 80138, Napoli 
Orari: lunedì e martedì dalle 17 alle 19, giovedì dalle 10.30 alle 12.30, e su appuntamento
Info: 333 2229274 – ilia.tufano@libero.it

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