10 luglio 2020

‘Homemade’: Magazzino Italian Art riapre con 8 artisti italiani a NY

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A Cold Spring Magazzino Italian Art da oggi torna ad accogliere il pubblico e presenta la collettiva con gli esiti del progetto commissinato all'inizio del lockdown a 8 artisti italiani residenti a New York

Francesco Simeti, Onlooking, 2020, video still, image courtesy the artist

Magazzino Italian Art, il museo a Cold Sping, New York, è tra i primissimi musei della sua area a riaprire al pubblico dopo il lockdown, oggi, 10 luglio. Lo fa adottando severissime misure di sicurezza e è il primo museo negli Stati Uniti a distribuire gratuitamente al pubblico, EGOpro, il nuovo dispositivo tecnologico che permette di rispettare il distanziamento sociale (avevamo spiegato qui il suo funzionamento).

Davide Balliano, Image courtesy the artist Photo by Maria Sprowls

Le mostre visitabili: “Homemade” e “Arte Povera”

Magazzino Italian Art torna ad accogliere i visitatori anche con una nuova mostra, nata dalla volontà del museo di reagire alla difficile situazione della pandemia fin dal suo inizio: “Homemade” (fino al 7 settembre) è la collettiva che porta nelle sale espositive una trentina di lavori realizzati da otto artisti residenti a New York – Alessandro Teoldi, Andrea Mastrovito, Beatrice Scaccia, Danilo Correale, Davide Balliano, Francesco Simeti, Luisa Rabbia e Maria D. Rapicavoli – per l’omonimo progetto «lanciato all’interno del programma digitale Magazzino da Casa, che culmina con l’esposizione odierna. I lavori esposti mostrano fino a che punto gli artisti hanno spinto la propria pratica artistica dutrante il lockdown, durante questo periodo, impiegando metodi e materiali nuovi e affrontando nuove sfide. Homemade testimonia il potere e la resilienza dell’arte e la sua capacità di unire tutti. In aggiunta ai nuovi lavori, saranno presentate una selezione di opere realizzate dagli artisti in precedenza, allo scopo di offrire uno spaccato più ampio della loro pratica artistica», ha spiegato l’istituzione.

I visitatori di Magazzino Italian Art potranno anche tornare a vedere la mostra “Arte Povera”, inaugurata pochi giorni prima del lockdown, con le opere di dodici artisti del movimento dell’Arte Povera: Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio.

«Lo staff di Magazzino ha lavorato alacremente per garantire che il museo soddisfi, e addirittura superi, i massimi standard di igiene e sicurezza previsti dal Centro di Controllo Malattie e dai presidi statali, regionali e locali. Siamo impazienti di riaccogliere i visitatori e iniziare questo nuovo capitolo”, “Durante questi mesi di isolamento globale, ci hanno molto rincuorato il riscontro e i dialoghi creativi che hanno avuto luogo all’interno del programma digitale Magazzino da casa. Siamo ansiosi di valorizzare ulteriormente tutto ciò, offrendo anche occasioni dal vivo che abbiamo adattato alla nuova realtà di distanziamento sociale, pur permettendo ai nostri visitatori di godere a pieno del nostro programma», ha spiegato alla stama Vittorio Calabrese, Direttore di Magazzino Italian Art.

Beatrice Scaccia, She Hoarded Her Intent, 2020, video still of stop motion animation, mage courtesy the artist

La programmazione estiva

In questa direzione si muove anche il programma estivo, di Magazzino Italian Art, che, oltre alle mostre in corso, ad agosto, proporrà «una versione drive-in di Cinema in Piazza, il festival cinematografico annuale che quest’anno presenta due film, in prima americana: Romanistan (2019) di Luca Vitone (primo agosto) e il lungometraggio Io non sono leggenda (2020) di Andrea Mastrovito (15 agosto). I film saranno visibili anche on line per un tempo limitato».

Il museo, inoltre, continuerà a realizzare e diffondere contenuti online a integrazione dei programmi in sede, che saranno gratuitamente disponibili sul sito web.

 

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