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«Eva è tornata al futuro oggi. Ha lasciato questo mondo ed è entrata nella scena eterna. La sua fede nel potere dell’arte era infinita». Con questo messaggio è stata annunciata la scomparsa di Eva, dell’iconico ed enigmatico duo artistico EVA & ADELE, i cui nomi di battesimo e gli anni di nascita non sono mai stati resi pubblici.
«L’amore per l’arte e per la bellezza sono fondamentali, così come la voglia di continuare a scoprirle: noi viaggiamo spesso per visitare i musei e vedere architettura», raccontavano in una nostra intervista. «È, inoltre, necessario riuscire ad essere indipendenti, perseguire il proprio sogno in libertà. Da parte nostra ci siamo assunte un rischio enorme: dare non solo il nostro lavoro, ma la nostra intera vita, il nostro corpo per l’arte, per la libertà e per la società, ma amiamo moltissimo ciò che facciamo e che abbiamo fatto fino ad ora, perché si tratta sempre, anche per noi, di continuare a scoprire EVA & ADELE».

Si identificavano come «Hermaphrodite twins from the future» e ambasciatrici del futuro giunte a Berlino con una macchina del tempo dopo la caduta del Muro. EVA & ADELE erano apparse sulla scena dell’arte all’inizio degli anni ’90, arrivando a piedi dal futuro alla Biennale di Venezia del 1991: un atto performativo che le consacrò immediatamente come creature al di fuori del tempo, né maschile né femminile, incarnazione di un’utopia queer portata avanti con grazia ma anche con disciplina.
Sempre insieme, inseparabili nei loro abiti scintillanti, nel make-up identico – anche se con qualche minima, impercettibile differenza – e nell’eleganza simbiotica, EVA & ADELE hanno fatto della loro esistenza una performance continua, spingendo i confini dell’identità, del genere e dell’intimità pubblica. La loro casa a Berlino, con le pareti rosa e gli armadi colmi di vestiti e costmi, era una vera e propria Wunderkammer contemporanea. Ma la loro dimora era il mondo: fiere, inaugurazioni di mostre, musei, piazze, aeroporti.

Nell’arte hanno trovato il linguaggio più potente per interrogare le convenzioni e riscrivere le regole del vivere insieme. E lo hanno fatto con coerenza estrema, facendo coincidere l’opera e la vita in un unico gesto continuo. Fotografie, disegni, video, profumi, installazioni ma soprattutto la presenza: EVA & ADELE erano l’opera. Con la scomparsa di Eva il duo si è spezzato ma possiamo immaginare che non si dissolverà.