07 luglio 2020

Max Ernst, Coppia zoomorfica, Collezione Peggy Guggenheim

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Pezzo da Museo, la nostra rubrica dedicata alle opere più belle delle collezioni dei musei italiani, prosegue con Coppia zoomorfica, opera di Max Ernst, alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.

In Coppia zoomorfica la presenza di canali luminosi e sinuosi attraverso scure one dipinte crea un effetto di rilievo che ricorda il frottage. L’artista tuttavia ha creato questo effetto collocando dello spago o della corda intrisi di vernice sopra la tela e spruzzandovi sopra. L’immagine dell’uccello, che fin dal 1925 ricorre frequentemente nell’opera di Max Ernst, diventa quasi una preoccupazione ossessiva nel 1930.

In questa tela si possono distinguere una vaga forma di uccello e una forma umanoide che lo accarezza, emergenti dalla materia primordiale che dà loro sostanza. Il richiamo a una genesi e a un fermento evolutivo qui si accompagna alla creatività dell’artista che combina strati di colore pastello con vernici schizzati, soffiati o lasciati colare.

(Scheda a cura della Collezione Peggy Guggenheim)

Pezzo da Museo è la rubrica di exibart dedicata alle collezioni dei musei italiani: ogni settimana, schede e approfondimenti sulle opere più iconiche e suggestive oppure sui capolavori meno conosciuti e da riscoprire. Un viaggio nella storia dell’arte, dall’archeologia al contemporaneo, a portata di schermo. Per le altre puntate potete dare un’occhiata qui.

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