20 giugno 2003

Giallo a Praga. Scompare un artista

 
Manco è cominciata e già strisciano le prime polemiche. Alla Biennale di Praga è scomparso un partecipante. L’artista partenopeo Zak Manzi, con un passato di trickster burlone e contestatore dell’arte, si è visto rifiutare la presenza in mostra dopo aver già inviato i lavori nella capitale ceca. Exibart l’ha intervistato per capire cosa è successo…

di

Zak, cosa succede? Non mi avevi detto di aver smesso con i sabotaggi artistici, le mostre false e tutto il resto?
Si, certo che ho smesso. Già da un anno. Perché?

Allora come mai non ti vedo tra gli artisti che parteciperanno alla Biennale di Praga? Tempo fa mi avevi annunciato una tua presenza in questa mostra!
L’associazione culturale “Prometeo” di Lucca qualche mese fa mi ha prodotto il progetto “war-mup”, successivamente alla realizzazione il materiale è stato presentato a Marco Scotini, uno dei curatori della Biennale di Praga. Le opere (mille disegni accompagnati da un video) hanno conquistato Scotini convincendolo della mia Zak Manzi - war-mup partecipazione alla Biennale di Praga nella sezione “Beautiful Banner” da lui curata.

E allora cosa non è andato? L’opera che presentavi aveva un contenuto particolare?
L’opera è da considerarsi sicuramente rischiosa dal punto di vista legale, i mille disegni riprendono immagini tratte da un programma militare trafugato, in cui sono annoverate tutte le armi (munizioni, mine, etc.) utilizzate negli ultimi conflitti. Il video anima i mille disegni in negativo simulando graficamente il programma originale. Risulta particolarmente toccante il video, grazie anche ad una suggestivo intervento sonoro dei “24 grana” pensato appositamente per l’opera. La prima cosa a cui ho pensato quando ho saputo della mia esclusione dalla biennale è stato al falso “flash art” (in una mostra di qualcheZak aveva esposto a Napoli delle pile di FlashArt perfettamente falsificati), ho pensato ad un pregiudizio nei miei confrontiZak Manzi. Pagina 70 verso un tipo di lavoro che mi ha caratterizzato per anni, successivamente ho riflettuto sui contenuti di “war-mup”. Probabilmente il direttore della Biennale di Praga, Giancarlo Politi, non ha intenzione di proporre un progetto palesemente anti militare. In realtà non conosco attualmente il reale motivo dal momento che tuttora non mi è stata data spiegazione circa la mia esclusione.

Chi ti ha comunicato la tua esclusione dalla Biennale di Praga?
Mi hanno chiamato Claudio ed Ida Poleschi.

E non sei riuscito a contattare gli organizzatori per farti dare almeno una spiegazione?
Non sono riuscito a contattare il direttore, il curatore Marco Scotini è stato molto gentile con me, l’esclusione è partita dall’alto e il suo apprezzamento al mio progetto è indiscusso, mi è sembrato mortificato. Ciò che mi rimane di questa Biennale sono le e-mail tra me e il curatore, circa il materiale (foto e testi) da spedire per il catalogo. Attualmente i mieiZak Manzi, gift293 lavori sono a Praga, tutto questo è o non è assurdo?

Bhe tutto sommato potrebbe trattarsi di una tua mostra di qualche anno fa. Annunciata e poi inesistente. Ti consola un po’?
Sì, potrebbe essere, è una combinazione curiosa, ma si è trattato indubbiamente di una discriminazione e non di una mia scelta, mi auguro che questa piccola intervista dia coraggio ai tanti artisti (spesso poveri) che non hanno voglia di stare zitti.

I FlashArt falsi di Zak Manzi
Exibintervista a Zak Manzi

massimiliano tonelli

[exibart]






8 Commenti

  1. Questa è fantapolitica critica: il buon Giancarlo Bollito Pollo Pollito, dopo avere offerto gentilmente ospitalità ad un pericoloso terrorista estetico è suo malgrado costretto a censurarlo, c’è qualcosa che ho già sentito a Praga, ricordate Oliviero Toscani? Quello che penso di tutta questa faccenda? E’ una splendida trovata pubblicitaria, come a suo tempo quella d’Oliver, si cerca di pubblicizzare Praga che altrimenti nessuno si sarebbe filato neanche quest’anno come a suo tempo Tirana, quand’è che questi pseudo artisti militanti invece d’affondare nel sistema s’ingegneranno per crearne un altro? Sembrate tanti pinocchio in bocca alla balena bollita, se lo stato dell’arte attuale è deprimente la colpa è anche di Zak Manzi e di chi enfatizza queste polemiche sterili ed inutili, è scomparso Zak Manzi, perfetto, un altro grande attore esce di scena, perpiacere, c’è qualcuno interessato ad un altro personaggio in cerca d’autore?

  2. Siamo alle solite Mario (pesce a fore).

    Non riesci a capire che sei un tristissimo portatore di utopia stanca?
    Tu stesso dici che zak e gli altri artisti outqualcosa dovrebbero battersi contro il sistema dell’arte per farne uno “nuovo”.
    Non ti viene il dubbio che 5 minuti dopo aver abbattuto il vecchio e creato il nuovo sorgeranno altri mariopesceafore a contestare le inevitabili gerarchie e dinamiche finanziarie che sogeranno spontanee?

    contesta pure, è la tua vita, ma almeno fallo ridendo e dissacrando, altrimenti ti intristisci e ci fai appesantire le palle pure a noi.

  3. Si crea un altro sistema dell’arte delegittimando quello attuale, se contesto un sistema all’interno dell’ingranaggio l’avvaloro, lo legittimo, la lotta allo stato attuale dell’arte parte dalla delegittimazione attuale dello stesso…, ma mi comprendete o mi rispondete male perchè è trendy?

  4. Si! E poi tutti corrono e fanno a gara ad essere tra i primi MAGNIFIC(H)I 100 degli ultimi dieci anni…compreso i cosiddetti “Terroristi Estetici”,i “Mario Pesce a Fore” e dintorni…gli “incorruttibili zapatisti”, per apparire su Flash Art. Ma vi rendete conto che Politi(il Bollito Pollo Pollito,come dice il Gennariello Cilentano) con queste performances vi prende tutti per il culo…mettendovi alla prova,sulle vostre patetiche contraddizoni, e sulle nostre “miserie”, in un paese, dove la classe politica dirigente tutta, ci “piscia letteralmente in faccia”.Ma quand’è che si cresce in questo paese?
    Zapatisti ma di chè?
    Invce di combattere questo Stato Italia,che ci vuole tutti “BARBONI”.
    RADDRIZZATE IL TIRO. Cerchiamo di cogliere la Chiesa e non il “Campanaro”.
    Un caro abbarccio…malgrado tutto.

  5. Orfano di un amico geniale – orfano perchè lui ora vive a S. Francisco e non è più tanto rintracciabile qui a Napoli (sempre se la notizia che dà di se è veritiera)- come Helidon Gjiergji – che grazie al Polliti Bollito ha partecipato alla Biennale di Tirana- l’aver incontrato per un caso alquanto fortuito un altro amico geniale come Zak mi ha reso alquanto felice. Ci sono uomini che sono artisti per ciò che creano ed altri che anche se non creassero, già il fatto di mettere un piede sul suolo del pavimento di casa appena svegli, hanno il grande dono di rendere arte qualsiasi cosa andranno a compiere. Helidon & Zak fanno parte di quest’ultima schiera.
    Io non denuncio certamente un Politi, non vedo il perchè, grazie ad esso ci sono altre possibilità per artisti in gamba di far parlare di se. Quel video l’ho amato e visto a casa di amici, non sapevo che sarebbe stato destinato a questa biennale.
    Confessare la mia incredulità sulla veridicità o meno della descrizione della documentazione di certe operazioni degli artisti “Indiana Jones” è forse inutile, del resto quello che contava era il messaggio antimilitarista indubbiamente presente nel lavoro di Zak. Però per quello che concerne il mio modo di vedere le cose, che ci sia o non ci sia il lavoro alla biennale di Praga va bene lo stesso, quello che conta è il fatto che ci sia stato il giusto rumore intorno alla cosa. Anzi secondo il ruolo dell’artista “Indiana Jones” il fatto che il curatore appaia in difficoltà nel presentare un lavoro “scottante” non è che un punto in più a suo favore. Per cui io non sto qui a gridare all’ingiustizia – ci sarebbe stato un tempo in cui l’avrei benissimo fatto ma ero molto più ingenuo di oggi- piuttosto sono contento di ciò che ne è uscito fuori: un pò di pubblicità non ha mai ucciso nessuno.
    Spero che Zak non se la prenda per questo mio modo di vedere le cose, di certo tutto questo mio discorso non evira la indubbia stima che ho nei suoi confronti, anzi…

  6. Zakko, non so se questa è la tua mail ma me la tento, il tuo numero di telefono lo ho già depennato ma che te lo dico a fare….
    Ascolta sto cercando un minchionesco artista sistemico che mi sponsorizzi una operazione che ho in mente in una galleria alla moda, come sua opera s’intende, t’interessa?
    Piero Gola Profonda mi ha detto che è disposto a parlarne ma io prima realizzo i miei deliri meglio sto…
    Il progetto? Sarei una tua opera, vorrei tatuarmi sul bicipite la testata logo international che tanto amiamo, logicamente tu venderai la tua operazione ed io la denuncerò a modo mio….
    Tatuaggio (logiacmente vero) a tue spese….
    Cosa mi rispondi, Mimmo.

    http://www.mariopesceafore.ilcannocchiale.it

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui