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Gli Emirati Arabi Uniti si aggiudicano il Leone d’Oro per la migliore partecipazione nazionale alla 17ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Leone d’oro per la migliore partecipazione mostra “How will we live together?”, curata da Hashim Sarkis, a raumlaborberlin, colettivo interdisciplinare di base a Berlino. A deliberare e annunciare i premi, una giuria internazionale presieduta da Kazuyo Sejima e composta da Sandra Barclay, Lamia Joreige, Lesley Lokko e Luca Molinari.
“Wetland” è il titolo del progetto presentato dal Padiglione degli Emirati Arabi Uniti, negli spazi dell’Arsenale, promosso da Salama Bint Hamdan Al Nahyan Foundation di Abu Dhabi, «Un esperimento che ci incoraggia a pensare alla delicata relazione tra spreco e produzione sia a una scala globale che locale, proponendo un modello costruttivo capace di legare artigianalità e tecnologie avanzate», si legge nelle motivazioni. «Un approccio progettuale collaborativo di grande ispirazione, che chiama alla partecipazione e alla responsabilità collettiva» ha orientato invece il progetto di raumlaborberlin, che ha proposto una serie di interventi «Che sono modelli per una rigenerazione civica visionaria».
Due menzioni speciali sono state attribuite alle Partecipazioni Nazionali di Russia, con il progetto “Open!”, curato da Ippolito Pestellini Laparelli, «Per una ristrutturazione sensibile e attenta del padiglione storico ai Giardini che si apre allo spazio esterno e al futuro», e Filippine, con il progetto “Structures of Mutual Support”, a cura di Framework Collaborative, per «Un esemplare progetto comunitario che genera un archivio ricco di esperienze e pratiche collaborative di costruzione».
Il Leone d’argento per un promettente giovane partecipante alla 17ma Mostra “How will we live together?” è stato assegnato a FAST – Foundation for Achieving Seamless Territory, think-tank di architettura di base ad Amsterdam e New York. La Giuria ha inoltre deciso di assegnare una menzione speciale a Cave_bureau, collettivo di architetti e ricercatori con sede a Nairobi, per “The Anthropocene Museum: Exhibit 3.0 Obsidian Rain”.
Era stato inoltre già attribuito a Lina Bo Bardi, architetta, designer, scenografa, artista e critica italiana naturalizzata brasiliana, il Leone d’oro speciale alla memoria della 17. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Il riconoscimento è stato proposto dal curatore della Biennale Architettura 2021, Hashim Sarkis, e accolto dal Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia.