02 novembre 2020

Combat Prize 2020: tutti i vincitori, le menzioni e i premi speciali

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Cinque premi in altrettante sezioni, tre riconoscimenti speciali e una targa commemorativa: ecco tutti gli artisti vincitori e le menzioni del Combat Prize 2020

1042 opere iscritte, provenienti da 46 Paesi diversi, tra cui scegliere 80 finalisti, in esposizione per la collettiva al Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno, in cinque sezioni dedicate a Pittura, Fotografia, Grafica, Scultura e installazione, Video. Avrete capito che stiamo parlando del Premio Combat Prize, diventato ormai un appuntamento simbolico per la città toscana e che, anche in questo 2020 così travagliato, ha scelto di proseguire la sua indagine tra le più interessanti proposte dell’arte contemporanea internazionale e ha annunciato tutti i vincitori e le menzioni speciali.

Ideato dall’associazione culturale Blob Art e aperto a tutti gli artisti di ogni nazionalità e senza limiti di età né vincoli tematici, il Premio Combat è promosso con la compartecipazione del Comune di Livorno, con il contributo della Fondazione Livorno e il sostegno della casa editrice Sillabe.

Combat Prize 2020: i vincitori delle cinque sezioni e le menzioni

La giuria, composta da Andrea BruciatiCAMPOBASE (collettivo curatoriale composto da Irene Angenica, Bianca Buccioli, Emanuele Carlenzi, Gabriella Dal Lago, Ginevra Ludovici, Federica Torgano, Stefano Volpato), Francesca BaboniKiki MazzucchelliLorenzo Balbi e Stefano Taddei, ha scelto come vincitore della sezione Pittura Davide Serpetti con l’opera The Pure And The Damned, «Per aver sviluppato la pratica pittorica attraverso una fluidità che ricorda per certi versi la qualità compositiva matissiana, aggiungendo e fondendo felicemente in sintesi segno e colore».
Menzione speciale della giuria a Francis Offman.

Davide Serpetti, The Pure And The Damned
olio, acrilico e spray acrilico su tela, tela
193 x 140 cm

«Per la sua capacità di indagare, attraverso un uso sofisticato della fotografia, il concetto di spazio, ponendo in risalto le contraddizioni tra dentro e fuori, presenza e assenza dell’attività umana come, al contempo, interrogando la percezione del pubblico che, pur messo di fronte ad un ambiente conosciuto, si ritrova ad esperire un contesto desolato e inedito, temporalmente sospeso». Queste le motivazioni della giuria per Thilo Seidel, con l’opera DSC99910 REGARDS SANS LIMITES, per la sezione Fotografia. Menzione speciale della giuria a Roberta Segata.

Thilo Seidel, DSC9910 REGARDS SANS LIMITES, fotografia-photography,stampa a pigmenti d’archivio archival pigment print, aluminum-framed, 80 x 60 cm

Per la sezione Disegno la giuria ha premiato Stefan Milosavljevic con l’opera Interrupded Rainbow, «Per aver posto in discussione gli ordini assiali della pratica disegnativa che stanno alla base della banda cromatica, mediante un’azione privata, intrusiva, curiosamente organica, e per questo, forse corrosiva». Menzione speciale della giuria a Giulia Dall’Olio.

Stefan Milosavljevic, Interrupted Rainbow testosterone e pennarello, carta 200g 42 x 59,4 cm

Per la sezione Scultura/Installazione, la giuria ha decretato vincitore Paolo Bufalini con l’opera Senza titolo, per aver saputo sintetizzare in una scultura diretta, ironica ed efficace le tensioni del rapporto tra uomo e specie animali, tema dibattuto e presente nella nostra contemporaneità. Menzione speciale della giuria a Paolo Peroni.

Paolo Bufalini, Senza titolo, serpente tassidermizzato, cappello 120x20x25cm

Infine, per la sezione Video, la giuria ha assegnato il premio ex aequo a Giovanni Chiamenti, con l’opera Overlaid Symbiosis, e a Valentino Russo con l’opera Videograms of a revolution rip mark fisher. Queste le motivazioni: «Giovanni Chiamenti per la capacità di coniugare sperimentazione sul formato e sul dispositivo di fruizione con la riflessione sull’agentività umana in una prospettiva ecologica, sviluppando una visione complessa, multifocale che evidenza relazioni osmotiche tra le materialità trattate nel video».

«Valentino Russo per la riflessione che pone sul capitalismo: la mancata proposta di felicità crea solo un desiderio continuo di possesso. La bellezza si sposta sugli oggetti, che hanno così un appeal ai più irresistibile. Dai salotti delle case costose, l’artista mette in scena la battaglia per accaparrarsi tali super-gadget. Ricchezza e povertà appaiono così figli della stessa miseria umana». Menzione speciale della giuria a Iocose.

I premi speciali

Ma il Combat Prize 2020 ha eletto anche i vincitori di tanti progetti speciali, realizzati in collaborazione con enti, istituzioni e società. Il premio SAC spazio arte contemporanea, che consiste nella realizzazione di un progetto site specific e una pubblicazione dedicata nella prossima programmazione 2021 del SAC, viene assegnato a Luisa Me. Il premio ART TRACKER, che prevede l’inserimento di un artista under 35 nella programmazione eventi di Lucca Art Far 2021 con un nuovo progetto curatoriale, è conferito ad Agnese Spolverini. Il premio Poliart è stato assegnato a Giulia Maiorano. L’azienda Poliart, leader nel settore del polistirene espanso, sosterrà la produzione di una nuova opera dell’artista.

La “targa Paolo Ristori”, in memoria del socio scomparso dell’associazione culturale Blob Art, è stata assegnata a Marco Dolfi con l’opera Fiori, «per la coerenza della sua ricerca, l’indagine sul medium del disegno e per aver costantemente messo in discussione il proprio fare artistico durante tutta la sua carriera, incarnando così l’autentico spirito del Premio Combat».

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