28 settembre 2019

L’unione che arricchisce: i vincitori del Carapelli for Art 2019

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Le opere dei quattro vincitori della seconda edizione del premio Carapelli for Art, che esporranno alla Triennale di Milano

1357 partecipanti, provenienti da 52 Paesi, due categorie, 12mila euro in palio.  E, a vincere il premio Carapelli for Art 2019, sono stati in quattro: per la categoria Open, aperta a tutti gli artisti, Andrea Zucchini ed Enrico Boccioletti, con menzioni speciali a g.olmo stuppia e Laura Pugno, mentre per la categoria Accademia, dedicata agli studenti delle Accademie, vincono Mehrnoosh Roshanaei e Giacomo Alberico, con menzioni speciali a Carlos Casuso e Andrea di Lorenzo.

Decisamente attuale, oltre che in tema con Carapelli, storica azienda italiana specializzata nel settore dell’olio di oliva, fondata a Montevarchi il 23 settembre 1893, l’argomento di questa seconda edizione, dedicata all’ “Unione”, intesa come incontro tra varietà che porta a nuovo valore e condizione essenziale per arricchire il reale, oltre che la creazione artistica. Un argomento cruciale anche per Carapelli, la cui maestria olearia, da oltre un secolo, valorizza le diverse varietà di olio di oliva.

La giuria ha così deciso di premiare Dreamwalker, l’opera video di Andrea Zucchini (Brescia, 1987) ‹‹Per la capacità di mettere in relazione, in modo originale e creativo, la varietà del mondo naturale e dell’individualità umana, attraverso una serie di riferimenti eterogenei alla geologia, alla storia e alla psicologia››. Ambientato in Val Camonica, in uno dei siti archeologici più importanti al mondo per la presenza di incisioni rupestri, Dreamwalker è una esplorazione viscerale del luogo, alla ricerca di possibili definizioni dell’identità. ‹‹Per la capacità dell’oggetto di trattare in maniera aperta e trasversale diverse tematiche che sottendono il dibattito sulla contemporaneità››, la giuria ha premiato l’installazione scultorea LOOMER, di Enrico Boccioletti (Pesaro, 1984). L’opera esorcizza la perdita di materialità del corpo nel contesto delle relazioni umane post-digitali facendosi complice di un concerto di spettralità elettromagnetiche eccitate dalla vicinanza degli smartphone del pubblico.

La giuria ha assegnato una menzione a g.olmo stuppia (Milano, 1991) ‹‹per la logica e la qualità›› di Oloide –  progetto che avrebbe ripreso un processo scultoreo iniziato nel 2013 e parzialmente concluso con il sotterramento di una sua scultura, l’oloide, in un campo di ulivi siciliano – e a Laura Pugno, con  A Futura Memoria 09, oggetto scultoreo ottenuto versando della jesmonite sulla neve in alta montagna.

Per la categoria Accademia, la giuria ha assegnato il premio a Mehrnoosh Roshanaei (Teheran, 1988) apprezzando, nell’opera video Wonderland, ‹‹l’abilità di stimolare una riflessione sulla difficile questione dell’identità in rapporto alla provenienza, attraverso un’idea e una traduzione formale allo stesso tempo dirette e insolite››. Giacomo Alberico (Pescara, 1994), con Chieti, Indonesia, è riuscito a proporre, ‹‹con intelligenza e ironia, una diversa visione di un luogo – in questo caso la città di origine dell’artista stesso – ricorrendo in modo paradossale a uno strumento tecnologico attuale››.

La premiazione dei vincitori del Carapelli for Art 2019 si terrà il 23 ottobre, alle ore 11, alla Triennale di Milano. Le opere vincitrici saranno esposte in mostra in Triennale, presso lo spazio espositivo Triennale Lab ed entreranno a fare parte della collezione Carapelli.

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