15 luglio 2025

Florence Biennale 2025: gli ospiti e i progetti speciali della XV edizione

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Arte visiva, fotografia, scultura ma anche design e cinema: linguaggi creativi in dialogo alla Florence Biennale 2025, che annuncia gli ospiti d’onore e i progetti speciali

Gabriel Isak, Balance

Dal 18 al 26 ottobre 2025, la Fortezza da Basso di Firenze ospiterà la quindicesima edizione della Florence Biennale, manifestazione internazionale d’arte e design contemporaneo, promossa e organizzata da Art Forte. Istituita nel 1997 dall’artista Pasquale Celona e dal fratello Piero, la Florence Biennale rappresenta un punto di riferimento per la creatività e si è distinta nel tempo per la sua vocazione indipendente e la capacità di far dialogare linguaggi, culture e generazioni attraverso il confronto tra artisti provenienti da tutto il mondo.

Il tema scelto per questa edizione, The Sublime Essence of Light and Darkness. Concepts of Dualism and Unity in Contemporary Art and Design, propone una riflessione sui dualismi che attraversano l’esperienza umana – luce e ombra, bene e male, visibile e invisibile – e sul potenziale creativo che può nascere dalla loro sintesi. Attraverso il dialogo tra arti visive, cinema e design, l’evento fiorentino vuole esplora le zone d’ombra del presente, al contempo invitando a cercare la possibilità di una luce condivisa anche nell’oscurità. All’interno di questo orizzonte concettuale si inseriscono le presenze appena annunciate.

Gli ospiti d’onore della Florence Biennale 2025

Tra gli ospiti della Florence Biennale 2025 spicca Nicole Albagli Iruretagoyena, jewellery designer cilena che lavora sul confine tra natura e industria, unendo pietre grezze e metallo lavorato in una dialettica di precisione e imperfezione. Il fotografo svedese Gabriel Isak porterà invece il suo universo visivo fatto di sogni silenziosi e figure sospese, in un linguaggio che affronta le profondità psichiche con grazia e rigore formale.

Nicole Albagli Iruretagoyena

L’artista italiano Andrea Prandi, già premiato in passate edizioni della biennale, presenterà una nuova installazione intitolata LIFE >< LINE, dedicata al doppio percorso della coscienza, logico ed emotivo, razionale e vibrante. A completare il gruppo dei primi ospiti confermati è Emily Young, definita dal Financial Times «La più grande scultrice di pietra vivente del Regno Unito», la cui ricerca coniuga evoca temi come la persistenza del tempo e l’urgenza spirituale del presente.

Andrea Prandi

Accanto a questi artisti, la Florence Biennale renderà omaggio a due figure significative del panorama italiano: Oliviero Leonardi, pittore, scultore e ceramista scomparso nel 2019, cui sarà conferito in memoriam il Premio Lorenzo il Magnifico, e Mario Pachioli, artista recentemente scomparso, autore della celebre medaglia simbolo della Biennale e membro della giuria internazionale nelle edizioni 2021 e 2023.

La Biennale assegnerà poi il Premio Leonardo da Vinci alla Carriera per il Design a Patricia Urquiola, architetto, designer e art director di fama mondiale, mentre il Premio Internazionale Lorenzo il Magnifico alla Carriera andrà anche all’iconico regista Tim Burton. La cerimonia di premiazione è prevista per il 23 ottobre 2025, durante le giornate della manifestazione.

I  progetti speciali

Il programma della XV edizione sarà arricchito da una selezione di progetti speciali, tra cui alcune importanti anteprime cinematografiche. Tra queste, Die Höhenluft – Für Alle und Keinen di Mika’Ela Fisher, opera tedesca che rilegge con ironia e tensione filosofica il pensiero di Nietzsche, mettendo in scena due personaggi opposti che incarnano il dualismo umano e interrogano il libero arbitrio. Con il cortometraggio Milk Teeth – Essere bambine in Afghanistan, il regista Amin Meerzad, affiancato da Giuseppe Carrieri e dall’attrice Alessandra Mastronardi, racconta la storia di Fatima, una bambina afghana che, per sfuggire a un destino di oppressione, intraprende un viaggio immaginifico per restare bambina. Il film, sostenuto dall’UNICEF Italia, sarà proiettato in anteprima nazionale.

The Sacred Art Movement

Dall’Argentina arriverà Tango en penumbras di Teresa Mular, toccante racconto di un uomo cieco che, dopo decenni di oscurità, riscopre la luce attraverso il tango. Il film riflette sul valore dell’esperienza sensoriale e sulle possibilità di bellezza al di là della vista, in dialogo con il tema della Biennale. Dalla Nigeria arriva invece The Sacred Art Movement di Olusola Otori, un documentario sulla figura di Susanne Wenger e sull’eredità della foresta sacra di Osun-Osogbo, tra arte, religione, ecologia e resistenza culturale.

Near Light

Infine, Near Light di Niccolò Salvato racconta la storia vera di Mattia, giovane detenuto condannato per omicidio, che trova nel percorso di reinserimento sociale una via di riscatto e trasformazione. Il documentario, selezionato dal comitato curatoriale della Biennale, affronta il dualismo tra colpa e speranza, mettendo in discussione le polarità morali più nette e indicando una possibile riconciliazione tra individuo e comunità.

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