23 dicembre 2020

A Napoli, Castel dell’Ovo si illumina con le opere di videoarte di Franz Cerami

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Fino all'1 gennaio, le mura di Castel dell’Ovo si illumineranno con le opere di Franz Cerami e degli studenti del laboratorio di digital storytelling promosso da Voiello

Foto Mario Laporta/KONTROLAB

Dal 22 dicembre, le possenti mura di Castel dell’Ovo, uno dei luoghi più iconici di Napoli e di tutta Italia, si illumineranno con le opere d’arte degli studenti vincitori del laboratorio artistico promosso da Voiello, storico marchio della pasta, fondato nel 1879 a Torre Annunziata, e tenuto da Franz Cerami, artista conosciuto per la sua ricerca nell’ambito dei linguaggi digitali e per le sue videoinstallazioni ambientali.

L’iniziativa ha visto il coinvolgimento degli studenti dell’Università Suor Orsola Benincasa che, nel corso del laboratorio di digital storytelling, hanno rielaborato il tema della Smorfia, interpretando i simboli più riconoscibili della tradizione partenopea, con un immancabile riferimento all’esperienza di gusto della pasta. Al termine del workshop, sono state quindi scelte tre opere particolarmente espressive, realizzate da Andrea Nappo, Alessandro Tione e Greta Pischedda, che ogni giorno, fino all’1 gennaio 2021, all’imbrunire, con un momento clou previsto per la notte di San Silvestro, saranno proiettate sulla facciata di Castel dell’Ovo.

Foto Salvatore Laporta

«Napoli è una città, da sempre, raccontata, dipinta, cantata. Una città rielabora costantemente forme e colori. Porta con sé un grande bagaglio di storia e di storie. Un grande serbatoio di immaginazione. Un artista contemporaneo non può non fare i conti con questa memoria, raccogliere un patrimonio culturale materiale e immateriale ma reinterpretarlo in forme contemporanee», ha spiegato Franz Cerami che, per questo progetto, ha presentato quattro videoproiezioni inedite, che si alterneranno con quelle degli studenti sulla facciata di Castel dell’Ovo.

«Il soggetto del progetto artistico si sviluppa intorno ai simboli tradizionali della napoletanità al confine tra memoria storica, realtà presente, simboli magici. Dalla Sirena Partenope all’Uovo di Virgilio, dal Vesuvio agli spettacoli pirotecnici, ed alle Luminarie, fino alla lavorazione del grano, elemento primario e civilizzatore di questa terra che ha portato allo sviluppo e all’imporsi della pasta come ingrediente principale e poliedrico dell’arte culinaria napoletana, italiana e internazionale», ha continuato l’artista che, sui temi della napoletanità, ha lavorato anche in altre occasioni, come nel caso di Eggs&Skulls, videomapping proiettato nel cortile del Museo Madre qualche anno fa.

«In un momento storico così complesso come quello che stiamo vivendo, abbiamo voluto regalare a Napoli, cuore pulsante del brand Voiello, un momento di festa che contribuisca a scaldare il Natale di questa meravigliosa città e che sottolineasse il nostro legame con tutto il territorio campano, le sue grandi tradizioni e la sua storia», ha dichiarato Francesco Del Porto, Presidente Regione Italia e Global Chief Customer Officer Barilla.

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