03 ottobre 2025

Padova celebra l’eredità di Giotto con le sculture di Gianfranco Meggiato

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Una mostra di sculture di Gianfranco Meggiato unisce il centro e la periferia di Padova in un percorso d’arte pubblica, celebrando la grande lezione di Giotto

Gianfranco Meggiato, Il bacio di Giuda, ph. Federico Di Dio

Padova riscopre la lezione di Giotto attraverso lo sguardo della scultura contemporanea. Fino al 31 marzo 2026, la città ospita Il Bacio di Giuda. Il ritorno alla plasticità. Gianfranco Meggiato: un omaggio a Giotto, un’esposizione diffusa che attraversa il cuore del centro storico e i quartieri periferici, collegandoli in un unico percorso di arte pubblica. Curata da Jon Wood e Nicola Galvan, promossa dal Comune di Padova e realizzata in collaborazione con la Fundación de Arte y Cultura Gianfranco Meggiato, l’iniziativa è scandita da 14 sculture monumentali.

Il fulcro del progetto è la scultura Il Bacio di Giuda, collocata lungo il percorso che conduce alla Cappella degli Scrovegni. L’opera di Gianfranco Meggiato prende spunto dall’omonima scena affrescata da Giotto, trasformandone l’intensità pittorica in una composizione tridimensionale. Otto figure scure circondano la figura centrale, luminosa, che rappresenta Cristo e che svetta in una spirale ascensionale. Accanto al gesto di Giuda, che abbraccia e bacia Cristo, la narrazione si completa con Pietro nell’atto di colpire il servo del Sommo Sacerdote e con le figure che evocano l’arresto. La scena, nelle parole di Meggiato, è metafora di un tradimento universale: quello che ognuno compie quando dimentica la propria essenza spirituale, cedendo a paure e ambizioni effimere.

«La mia scultura vuole essere un invito a ricordare chi siamo davvero: esseri spirituali in corpi fisici. Solo accettando questa consapevolezza possiamo comprendere che la realtà materiale non è altro che un pensiero reso visibile. Perché, consapevoli o no, siamo tutti Uno», ha spiegato Meggiato.

Gianfranco Meggiato, ph. Max Lazzi

«Il tema del bacio occupa un posto speciale nella storia della scultura moderna – ha evidenziato Jon Wood – con opere internazionalmente celebri di Auguste Rodin e Constantin Brancusi che hanno rappresentato in modi diversi l’intimità e la vicinanza umana. Gianfranco Meggiato affronta questo soggetto attraverso la lente del celebre affresco di Giotto, Il bacio di Giuda. La nuova opera di Meggiato interpreta questo atto di intimità e tradimento in tre dimensioni, ripensando pittura e plasticità in una nuova forma scultorea essenziale e slanciata. La plasticità viene riattivata mentre la scultura semplifica ed essenzializza le forme corporee della composizione originale di Giotto, concentrandosi su quei punti di contatto dinamici, su quelle scintille in cui l’energia si sprigiona tra le forme».

Gianfranco Meggiato, Lo specchio dell’assoluto, ph. Federico Di Dio

Accanto a questa installazione, altre 13 opere di Gianfranco Meggiato si distribuiscono in punti simbolici di Padova: dai Giardini dell’Arena Romana al Castello Carrarese, da piazza Eremitani al Listòn, fino ad arrivare a spazi periferici come piazza Azzurri d’Italia. Opere come Lo Specchio dell’Assoluto, Attimo Fuggente, Sfera Conchiglia o Mistral evocano il rapporto tra uomo e infinito, la brevità del tempo, la forza rigenerativa della natura, intrecciando temi spirituali, filosofici e scientifici.

Gianfranco Meggiato, Sfera Sirio, ph. Federico Di Dio

Le sculture, realizzate in bronzo e alluminio con tecniche di fusione tradizionali, raggiungono dimensioni imponenti, alcune fino a oltre sei metri di altezza, e si innalzano su basi in acciaio inox. Ogni opera è accompagnata da QR code che consentono al pubblico di approfondirne i significati e di seguire digitalmente l’intero itinerario.

«Le sculture di Meggiato, con le loro forme mutevoli e ascendenti, evocano l’impermanenza di ciò che ci circonda e ne rivelano il divenire nel tempo. In ciò che sembra non avere sostanza, l’artista cerca le tracce di un pensiero dell’Universo che tutto lega e raccorda, instaurando con lo spettatore un legame profondo che lo conduce a guardare la realtà e l’arte stessa attraverso uno sguardo trasformato», ha sottolineato Nicola Galvan.

Gianfranco Meggiato, Germinazione, ph. Federico Di Dio

Il progetto coinvolge anche le nuove generazioni con un albo illustrato dedicato ai bambini e attività didattiche nei musei e nelle biblioteche della città. Nel 2026 sarà inoltre pubblicato da Giorgio Mondadori il catalogo ufficiale della mostra, arricchito da immagini e contributi critici.

Percorso mostra con opere

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